PREGNANA. GATTI
RANDAGI MALTRATTATI IN VIA CERVI
PREGNANA (18 maggio 2014) Lunedi mattina il presidente AIDAA Lorenzo
Croce incontrerà il comandante della polizia locale di Pregnana Milanese
colonnello Alessandra Dall’Orto per parlare dei maltrattamenti che stanno
subendo i gatti randagi che vivono nella zona di Via Cervi a Pregnana Milanese.
Secondo alcune segnalazioni giunte all’associazione che ha la sua sede
nazionale proprio nel piccolo paese alle porte di Milano alcuni gatti della
colonia stanziale di Via Cervi sarebbero stati fatti oggetto di violenza da
parte di non meglio precisati residenti dei condomini della zona che alla vista
dei gatti lancerebbero oggetti perfino dai balconi con il chiaro intento di
allontanare o fare del male ai gatti violando di fatto i dettati della legge
281/91 che salvaguardia il diritto di vivere liberi dei gatti di colonia.
Secondo alcune testimonianze giunte all’associazione inoltre nei giorni scorsi
nel corso dell’assemblea di uno dei condomini si sarebbero levate anche
proposte di uccisione dei medesimi gatti. Ora tutto questo finirà nero su
bianco in un esposto che il presidente AIDAA presenterà lunedi al comando della
polizia locale di Pregnana ed indirizzato alla procura della repubblica di
Milano. “I gatti sono tutelati per legge e dopo le segnalazioni ricevute altro
non ho potuto fare che chiedere un appuntamento al comandante della polizia
locale per depositare un esposto su quanto sta succedendo da diverso tempo a
quei gatti- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- come al solito
da parte della comandante ho trovato una grande preparazione e cordialità e
lunedi oltre a presentare l’esposto lavoreremo per trovare una soluzione
definitiva alla questione, come primo obiettivo rimane quello di regolarizzare
la colonia con alcune persone che si sono rese disponibili in modo da garantire
non solo la tutela dei mici presenti ma anche la loro sterilizzazione in modo
che gli stessi non aumentino a dismisura, oggi i gatti presenti sono nove, per
alcuni di loro cercheremo adozioni mentre gli altri potranno tranquillamente
vivere nella zona, al riparo anche da eventuali rischi di maltrattamento che
saranno denunciati senza guardare in faccia a nessuno”.