venerdì 19 aprile 2013

VICENDA ENPA. UN DANNO PER TUTTI GLI ANIMALISTI.

La vicenda delle case acquistate sul mar rosso dal tesoriere dell'Enpa, è una vicenda brutta, brutta e sporca che danneggia tutti noi che in qualche modo ci occupiamo con amore e passione degli animali e della loro tutela. Ma seppure con la presunzione di innocenza che noi riteniamo di accordare a chiunque ed in qualunque momento fino alla sentenza definitiva di eventuale condanna, questa sporca storia merita una seria riflessione. Non è la prima volta che i vertici di questo Ente fondato da Giuseppe Garibaldi finiscono agli onori della cronaca per questioni giudiziarie legate all'appropriazione di fondi destinati agli animali. E' stato in passato il caso di un ex presidente nazionale ENPA ed oggi del cassiere. Non sono mancate nel tempo anche le polemiche delle sedi locali e le litigate e le tessere strappate proprio per questioni di non chiara gestione economica. Non è la prima volta che gli organi dirigenti di questa associazione cercano di salvarsi in calcio d'angolo dando la colpa ai singoli dirigenti ladri o presunti tali. Ma in questo caso non è semplice chiamarsi fuori, la presidente Rocchi conosce bene questo signore accusato di aver comperato le case sul mar rosso con i fondi Enpa destinati agli animali, che ammonterebbero a quasi un milione di euro (qualcuno dice di più) questo signore in passato è stato tesoriere dei Verdi, e non dimentichiamo il passato parlamentare dell'attuale presidente Enpa, non dimentichiamo nemmeno il legame parentale tra il tesoriere e la presidente di ENPA Genova.Sostenere, come sostiene la signora Rocchi che le ruberie sono state scoperte dai revisori dei conti dell'Ente se non una bugia è sicuramente una mezza verità. Tutti ricordiamo e possiamo trovarne traccia in Internet dell'inchiesta apparsa su Genova Oggi in tempi non sospetti in cui si accusavano i vertici Enpa Genova, ma non solo di ruberie e di strane storie di testamenti non rispettati. Enpa con la supponenza che la contraddistingue, non pensò minimamente di aprire un inchiesta, rispose al giornale on line Genova Oggi minacciando querele. Altro che scoperta dei revisori dei conti, altro che contabilità nascoste! I soldi rubati e scomparsi a Genova ma non solo erano fatti conosciuti da mesi, e per questo crediamo che la magistratura andrà fino in  fondo, vorrà capire se ci sono delle complicità, non diciamo nei furti dei denari destinati agli animali, ma almeno per scoprire se ci sono state delle connivenze, dei silenzi consapevoli su quanto accaduto e su chi combinava questi guai. Non potevano non sapere i vertici Enpa, a rubare i denari non è stato uno sconosciuto funzionario, ma il tesoriere nazionale, marito della responsabile di una delle maggiori delegazione Enpa di questo paese, e gia tesoriere dei verdi e amico della presidente. Non potevano non sapere. Ma hanno taciuto. Se lo hanno fatto inconsciamente sono solamente dei fessacchiotti sprovveduti, ma non ci crediamo, noi pensiamo che lo abbiano fatto scientemente, che qualcuno di questi signori sapeva ed ha taciuto. Allora se cosi fosse, queste persone sono dei criminali due volte. Criminali perchè hanno taciuto e criminali perchè hanno coperto un ladro che prendeva soldi destinati agli ultimi tra ultimi: gli animali. Non voglio protrarmi oltre, ma siamo certi, e lo dico con cognizione di causa, che nei prossimi giorni ne usciranno delle belle. Peccato che questa vicenda che rischia di sfiorare se non di penetrare anche i potenti palazzi romani sarà una tragica vicenda per tutti coloro che ogni giorno si prodigano a loro spese a favore degli animali, dalle gattare ai veterinari di strada. Due anni fà Enpa fece un comunicato nazionale per annunciare che ero stato condannato ad una multa per averli diffamati. Si dimenticarono di dire la motivazione di quella condanna. Dissi che erano dei ladri. CAZZO AVEVO RAGIONE.!!!