mercoledì 20 febbraio 2013

STRAGE: MORTE DIFREDDO MILLE TARTARUGHE AFFIDATE AL WWF


MORTE DI FREDDO MILLE TARTARUGHE D'ACQUA SOTTO SEQUESTRO
erano come lei i 1000 cuccioli di tartarughe morte di freddo


Milano (20 Febbraio 2013) – Salvate dall'importazione clandestina, ma poi costrette a morire di freddo in quanto ospitati in una struttura del WWF (Bosco di Vanzago) non attrezzata per la gestione di cuccioli di tartarughe d'acqua dolce. Questa è l'orribile fine riservata ad oltre 1000 delle 1.500 tartarughe d'acqua sequestrate nei mesi scorsi nei magazzini di un corriere postale a Pregnana Milanese dalla polizia locale del comune dell'hinterland milanese e successivamente affidate dal giudice al WWF (Struttura del bosco di Vanzago) nonostante questa struttura non fosse attrezzata per ospitare questi animali ancora in tenera età. Il risultato finale è stata una vera e propria strage che ha visto morire oltre i 2/3 dei cuccioli sequestrati, mentre 450 sono state salvate ed accasate presso altre associazioni dopo che AIDAA venuta a conoscenza di quanto stava capitando aveva lanciato l'allarme e anche grazie all'impegno del comando della polizia locale di Pregnana Milanese che si è impegnato per evitare che tutte le tartarughe finissero morte di freddo. La storia di questi animali è conosciuta. Importate clandestinamente da un rivenditore dell'hinterland milanese nascoste in pacchi postali, furono scoperte per caso dentro il deposito del corriere postale che doveva portarle a destinazione. Una volta sottoposte a sequestro sono state affidate al WWF nonostante la struttura in questione non fosse attrezzata per la loro sopravvivenza causando una vera e propria strage. Solo poche settimane fa il presidente di AIDAA informato di quanto stava accadendo e attraverso una serie di comunicati stampa e segnalazioni e con il contributo determinante della polizia locale di Pregnana ha messo in moto un meccanismo che ha permesso di salvare circa 450 delle 1.500 tartarughe e riaccasarle anche grazie all'impegno di altre associazioni. (http://aidaa-animaliambiente.blogspot.it/2013/02/ecco-dove-han-trovato-casa-le.html). In realtà le richieste di adozione erano superiori al numero delle tartarughe salvate, ma purtroppo le tartarughe erano gia morte. “Non vogliamo dare colpe a nessuno, ma una strage di queste proporzioni non può passare sotto silenzio- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- vogliamo capire come mai questi animali sotto sequestro siano finiti in una struttura probabilmente non adatta e come mai nessuno si sia preoccupato di ricollocarle prima che per il freddo ne morissero un migliaio visto che le richieste di adozione non sono mancate non appena noi venuti a conoscenza della moria ci siamo concentrati su una campagna di adozioni e come si può facilmente verificare abbiamo avuto richieste di adozioni per oltre un migliaio di tartarughe, sarebbe bastato saperlo prima e molte non sarebbero morte. Ora però qualcuno ci deve delle spiegazioni e noi andremo fino in fondo a questa vicenda se non altro perchè non possa più accadere in futuro”.
il presidente Aidaa Lorenzo Croce

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