cerchiamo di evitare questo scempio dando esempio noi stessi |
AIDAA: DIAMO IL NOSTRO CADAVERE ALLA SCIENZA PER LIMITARE LA VIVISEZIONE
Roma (5 Febbraio 2013) - Dare il nostro corpo da morti alla scienza può aiutare a ridurre gli esperimenti sugli animali e di conseguenza la vivisezione. Unire questa scelta personale alla battaglia quotidiana per chiedere che gli esperimenti "in vivo" sugli animali possano essere condotti in forma alternativa, vietando di fatto la sperimentazione animale che costa la vita a circa 900.000 animali l'anno solo in Italia è una delle priorità della battaglia AIDAA per questo 2013. Da sempre l'associazione italiana difesa animali ed ambiente è impegnata contro la vivisezione nella sua totalità, da sempre AIDAA ha sostenuto che la legge che il nuovo parlamento sarà chiamato a ratificare è una legge criminale e truffaldina, in quanto contenendo il famoso emendamento "chiudi Green Hill" di fatto però apre la strada ad una strage sempre maggiore di animali e da sempre AIDAA sostiene che questa legge deve essere rinviata al parlamento Europeo in quanto "irricevibile". Ma allo stesso tempo la nostra associazione si batte affinchè queste affermazioni importanti ma che rischiano di rimanere generici intendimenti siano accompagnati da un impegno personale che si caratterizza nel rifiuto dell'uso dei farmaci testati e la loro sostituizione con i farmaci generici e che da oggi si caratterizza in un impegno personale a donare dopo la morte il nostro corpo alla scienza con lo scopo chiaro che sia utilizzato solo per esperimenti che permettano la riduzione della sperimentazione sugli animali. Per questo motivo nasce il Movimento dei donatori del proprio corpo alla scienza contro la vivisezione. In Italia le donazione di corpi di cavaderi alla scienza è in diminuzione e spesso le università sono costrette a "comperare" cadaveri dall'estero per eseguire gli esperimenti. La legge consente attraverso un semplice testamento olografo di dichiarare che il proprio corpo una volta morti possa essere donato alla scienza. Il movimento proposto da AIDAA subordina questa donazione del nostro corpo post-mortem solo all'utilizzo per sperimentazioni che portino alla riduzione del numero di esperimenti sugli animali. Per aderire al movimento basta mandare un email all'indirizzo di posta elettronica corposcienza@libero.it attivo si riceverà la consulenza legale gratuita per la predisposizione del proprio testamento olografo. "Noi siamo obbiettivamente coscenti che si tratta di una scelta molto personale e delicata- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma siamo anche fermamente convinti che non basta essere contro la vivisezione a parole, dobbiamo esserlo anche con i fatti e la scelta di donare dopo la nostra morte il corpo alla scienza con lo scopo di ridurre la sperimentazione animale crediamo sia un fatto concreto che se fatto in maniera massiccia aiuterà a ridurre sensibilmente alcuni esperimenti sugli animali e di conseguenza a ridurre fortemente il numero degli animali che ogni anno vengono torturati ed uccisi per gli esperimenti cosi detti scientifici".
Roma (5 Febbraio 2013) - Dare il nostro corpo da morti alla scienza può aiutare a ridurre gli esperimenti sugli animali e di conseguenza la vivisezione. Unire questa scelta personale alla battaglia quotidiana per chiedere che gli esperimenti "in vivo" sugli animali possano essere condotti in forma alternativa, vietando di fatto la sperimentazione animale che costa la vita a circa 900.000 animali l'anno solo in Italia è una delle priorità della battaglia AIDAA per questo 2013. Da sempre l'associazione italiana difesa animali ed ambiente è impegnata contro la vivisezione nella sua totalità, da sempre AIDAA ha sostenuto che la legge che il nuovo parlamento sarà chiamato a ratificare è una legge criminale e truffaldina, in quanto contenendo il famoso emendamento "chiudi Green Hill" di fatto però apre la strada ad una strage sempre maggiore di animali e da sempre AIDAA sostiene che questa legge deve essere rinviata al parlamento Europeo in quanto "irricevibile". Ma allo stesso tempo la nostra associazione si batte affinchè queste affermazioni importanti ma che rischiano di rimanere generici intendimenti siano accompagnati da un impegno personale che si caratterizza nel rifiuto dell'uso dei farmaci testati e la loro sostituizione con i farmaci generici e che da oggi si caratterizza in un impegno personale a donare dopo la morte il nostro corpo alla scienza con lo scopo chiaro che sia utilizzato solo per esperimenti che permettano la riduzione della sperimentazione sugli animali. Per questo motivo nasce il Movimento dei donatori del proprio corpo alla scienza contro la vivisezione. In Italia le donazione di corpi di cavaderi alla scienza è in diminuzione e spesso le università sono costrette a "comperare" cadaveri dall'estero per eseguire gli esperimenti. La legge consente attraverso un semplice testamento olografo di dichiarare che il proprio corpo una volta morti possa essere donato alla scienza. Il movimento proposto da AIDAA subordina questa donazione del nostro corpo post-mortem solo all'utilizzo per sperimentazioni che portino alla riduzione del numero di esperimenti sugli animali. Per aderire al movimento basta mandare un email all'indirizzo di posta elettronica corposcienza@libero.it attivo si riceverà la consulenza legale gratuita per la predisposizione del proprio testamento olografo. "Noi siamo obbiettivamente coscenti che si tratta di una scelta molto personale e delicata- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- ma siamo anche fermamente convinti che non basta essere contro la vivisezione a parole, dobbiamo esserlo anche con i fatti e la scelta di donare dopo la nostra morte il corpo alla scienza con lo scopo di ridurre la sperimentazione animale crediamo sia un fatto concreto che se fatto in maniera massiccia aiuterà a ridurre sensibilmente alcuni esperimenti sugli animali e di conseguenza a ridurre fortemente il numero degli animali che ogni anno vengono torturati ed uccisi per gli esperimenti cosi detti scientifici".