SYDNEY Si rinnovano in Australia gli appelli di esperti, perché sia nuovamente permessa l’uccisione di coccodrilli da parte di turisti internazionali e cacciatori di trofeinel territorio del Nord dell’Australia, dopo il ritrovamento di resti umani nello stomaco di un coccodrillo di tre metri che si crede abbia divorato sabato scorso una bambina di 7 anni mentre nuotava in un lago con altri bambini.
La polizia era stata allertata dopo che la bimba era scomparsa nel lago. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un coccodrillo trascinarla dentro l'acqua. I resti sono stati portati nella città di Darwin per i necessari test per l’identificazione, che richiederanno del tempo.
La popolazione di coccodrilli di acqua salata, la specie piu’ grande e pericolosa, nel nord dell’Australia è aumentata di 20 volte e la loro biomassa media di 100 volte da quando sono iniziati gli sforzi di conservazione verso la fine degli anni ’70, portando gli animali a contatto piu’ vicino con gli esseri umani. Molti esperti ritengono sia tempo di avviare un piano di gestione che non consideri piu’ gli arcipredatori come specie a rischio e protetta.
Graham Webb, presidente del Gruppo Specialista Coccodrilli dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, si è detto a favore della ripresa di safari organizzati di caccia ai trofei, che tra l’altro darebbero impulso all’industria turistica.
La polizia era stata allertata dopo che la bimba era scomparsa nel lago. Alcuni testimoni hanno riferito di aver visto un coccodrillo trascinarla dentro l'acqua. I resti sono stati portati nella città di Darwin per i necessari test per l’identificazione, che richiederanno del tempo.
La popolazione di coccodrilli di acqua salata, la specie piu’ grande e pericolosa, nel nord dell’Australia è aumentata di 20 volte e la loro biomassa media di 100 volte da quando sono iniziati gli sforzi di conservazione verso la fine degli anni ’70, portando gli animali a contatto piu’ vicino con gli esseri umani. Molti esperti ritengono sia tempo di avviare un piano di gestione che non consideri piu’ gli arcipredatori come specie a rischio e protetta.
Graham Webb, presidente del Gruppo Specialista Coccodrilli dell’Unione Internazionale per la Conservazione della Natura, si è detto a favore della ripresa di safari organizzati di caccia ai trofei, che tra l’altro darebbero impulso all’industria turistica.