Napoli (16
aprile 2012) Rex è un cane la cui storia inizia per le strade di Afragola, vive
come molti altri cani per strada, fino a quando Luisa una giovane volontaria
ventenne non inizia a prendersi cura di lui. Dopo averlo sottoposto a tutte le
cure del caso ed averlo microchippato Luisa con altri volontari si mette alla
ricerca di una casa per Rex e nel frattempo per non lasciarlo ancora per strada
con tutti i rischi che quella vita comporta anche per un cane Luisa decide di
affidare Rex a un rifugio di Pesaro denominato “Lo stallo di Pesaro” e nel
frattempo insieme ad altri volontari raccoglie i soldi che vengono inviati
sulla carta post-pay di questo rifugio per poter provvedere al mantenimento di
Rex in attesa di una famiglia che lo ospiti meglio se nel centro o nord Italia.
Le cose vanno avanti cosi per alcuni mesi, fino a quando Luisa trova una
famiglia di Grosseto disposta a prendersi Rex e lo comunica alla responsabile
di questo “rifugio”. Ma la situazione precipita quando una volontaria parte da
Roma per andare a recuperare Rex a Pesaro e portarlo dalla sua nuova famiglia.
Una volta giunta allo stallo la volontaria scopre che di Rex non c’è più alcuna
traccia. La responsabile del rifugio (che si presenta anche su facebook con un
nome falso) biascica una serie di giustificazioni, prima dice che il cane ha
trovato un'altra famiglia, poi racconta che sarebbe stato dato a una volontaria
che lo deve riportare a Napoli per farlo combattere (?). La vicenda va avanti
cosi, bugia su bugia ed intanto Rex non salta fuori fino a quando la scorsa
settimana Luisa e la sua mamma partono da Napoli per andare a Pesaro e cercare
di capire qualcosa. Ne esce un parapiglia con la mamma di Luisa ricoverata in
ospedale per un malore. La responsabile dello stallo di Pesaro continua a
sostenere che il cane è tornato a Napoli per essere affidato a chi lo farà
combattere.Parte una catena di solidarietà sulla rete una campagna intitolata
“CI DICA DOV’è REX”. Luisa si mette in contatto anche con AIDAA e
l’associazione animalista si schiera subito dalla sua parte. Pochi giorni per
scoprire che la responsabile dello stallo di Pesaro la sedicente Maria Rossetti ha un passato di denunce per scomparsa di
cani a lei affidati (l’ultimo caso lo scorso anno), diverse visite e una multa
di mille euro da parte dei veterinari pubblici per la maltenuta del canile,
conti correnti da cui risulta che i soldi raccolti per mantenere i cani vengono
usati per fare benzina. Ma non solo, si scopre anche che la donna e gli altri
volontari al rifugio ci stanno solo una due ore al giorno e che i sessanta cani
presenti nel rifugio rimangono da soli per 22 ore al giorno (cosa succederebbe
se per disgrazia dovesse scoppiare un incendio? Visto che il rifugio è tenuto
in condizioni precarie?). Dopo un consulto con i propri legali AIDAA ha
stabilito di garantire la tutela legale gratuita a Luisa fino a quando non
tornerà in possesso del suo Rex o fino a quando non sarà possibile sapere che
fine ha fatto il cane. Ed inoltre nei prossimi giorni presenterà una serie di
denunce contro la signora per i reati di furto, maltrattamento di animale,
cessione di animali a fini di attività criminali (reato legato a quanto da lei
dichiarato in merito alla cessione di rex per i combattimenti), e per una serie
di reati fiscali e tributari. “Quello che a noi interessa è che la signora ci
dica dove si trova Rex e lo tiri fuori- ci dice Lorenzo Croce presidente
nazionale di AIDAA- o ci dica dove Luisa può andare a recuperare il suo cane. E
soprattutto ci chiediamo cosa aspettano le forze dell’ordine a chiudere quel
posto visto anche le diverse denunce presentate contro questa persona che tra
l’altro ha ospitato anche cani spagnoli arrivati irregolarmente in Italia. Noi
non ci fermeremo- conclude Croce- fino a quando non si farà luce sulla vicenda
di Rex e fino a quando il cane non tornerà a casa da Luisa”.