mercoledì 1 febbraio 2012

L' 88% DEGLI ITALIANI NON VUOLE LA VIVISEZIONE. COMBATTIAMO LA LEGGE CRIMINALE IN DISCUSSIONE IN PARLAMENTO


Un sondaggio EURISPES del 29 gennaio del 2011 mostrava sulla vivisezione questi risultati: 88% di italiani contrari, 8,2% favorevoli e di questi solo il 7,4% dichiarava questa pratica tollerabile. A margine di questo sondaggio il presidente della Lav Gianluca Felicetti dichiarava testualmente: ““Nel sondaggio Eurispes diffuso oggi, in tema di caccia, pellicce, circhi, sperimentazione animale, lotte tra cani, abbandono di animali, alimentazione vegetariana, gli intervistati dimostrano maturità e sensibilità in materia di tutela degli animali…- Questi dati sono un nuovo forte monito alla classe politica nazionale ma anche alle amministrazioni locali, a realizzare al più presto le indispensabili riforme in questi settori: le proposte non mancano, come ad esempio quelle da avanzate da tempo dalla LAV in tema di caccia, di riconversione dei circhi in spettacoli senza animali, di incentivazione dei metodi di sperimentazione senza uso di animali, di opzione vegetariana nelle mense pubbliche e di alimentazione etica e salutare”. (TRATTO DAL SITO http://rosalbaangiuli.myblog.it/archive/2011/01/29/vivisezione-sondaggio-eurispes.html). Un anno dopo esatto, cioè oggi in un convegno che si è tenuto alla Camera dei Deputati lo stesso presidente della LAV insieme ai presidenti di altre associazioni tra cui OIPA, LEGA DEL CANE, ENPA ed altre minori ed insieme all’onorevole Michela Brambilla si sono ritrovati a sostenere l’appoggio alla legge in discussione sulla vivisezione compreso l’articolo del governo di cui abbiamo gia abbondantemente parlato nei giorni scorsi in cui non si vieta, anzi si amplia la vivisezione e che prevede alcuni piccoli incentivi alla sperimentazione senza animali (senza specificare in quali campi e come verrà finanziata) mentre sancisce la possibilità di uccidere e torturare milioni di animali in esperimenti scientifici superati dai fatti per testare i prodotti medici, e per gli esperimenti bellici. L’onorevole Michela Brambilla nel suo intervento odierno ha sostenuto che la chiusura di green Hill (che non incide minimamente nella lotta alla vivisezione) era l’unica cosa sulla quale si poteva ottenere un risultato. Lei stessa la definisce “un piccolo passo di una lotta più grande e lunga”. Cosi facendo questi signori danno un’alibi criminale alla possibile introduzione della normativa europea (contro la quale tutti lo scorso anno ci siamo ribellati) che prevede tra le altre cose la possibilità di catturare i cani ed i gatti randagi (in teoria tutti i gatti possono essere ritenuti randagi in quanto non esiste un anagrafe felina) per essere venduti ai laboratori di vivisezione (in Italia è proibita la vendita diretta, ma non è affatto proibito la cattura ed il trasporto verso quei paesi con finte adozioni dove poi possono essere venduti alla vivisezione). Tutti questi signori che di fatto hanno creato un fronte alibista e fiancheggiatore della lobby della vivisezione (magari in cambio di un po di soldi provenienti dalle multinazionali del farmaco responsabili della vivisezione e della tortura su milioni di animali per finanziare qualche piccolo progetto di sperimentazione senza animali che non avrebbe alcun valore pratico) si sono ben guardati oggi dal ricordare che un anno fa esultavano a fronte di sondaggi che danno la stragrande maggioranza di italiani contraria alla vivisezione. Ora non entreremo nel merito del convegno dei fiancheggiatori al quale hanno partecipato poche persone quasi tutte precettate dalle sezioni romane delle singole associazioni (che vedono contrari a questa posizione anche buona parte dei loro iscritti che stanno scrivendo indignati alle sedi nazionali per chiedere spiegazioni di questa assurda posizione)  oltre a qualche giornalista, prendiamo spunto proprio dai dati del sondaggio dello scorso anno, tanto esaltato dalla Lav non solo per sottolineare il vergognoso voltafaccia rispetto alle posizioni di un anno fa, ma per annunciare una grande mobilitazione contro questa legge sulla vivisezione che deve coinvolgere tutti gli animalisti al di la delle singole sigle di appartenenza. Obbiettivo primario spiegare ai nostri parlamentari che QUESTA LEGGE E’ PEGGIORATIVA RISPETTO A QUELLA ATTUALMENTE IN VIGORE IN ITALIA e che quindi deve essere considerata inaccettabile e quindi respinta. In seconda battuta dobbiamo fare pressioni perché il governo chiuda Green Hill con un proprio decreto ad hoc. Ma soprattutto che se questa legge criminale PROVIVISEZIONE dovesse passare noi saremo pronti a rivolgerci alla consulta e se del caso a promuovere un referendum per la sua abolizione. Siamo forti, siamo l’88% degli italiani. Perché dobbiamo sottostare a questo imbroglio di palazzo dei politici, dei vivisettori e dei loro complici alibisti? Ribelliamoci abbiamo la possibilità di vincere e di realizzare finalmente una svolta per dire NO ALLA VIVISEZIONE IN MANIERA TOTALE SENZA ALIBI E IN SPREGIO AI FIANCHEGGIATORI DEGLI ASSASSINI.