SANT’ANGELO IN VADO – Bocconi avvelenati nel parco Pietro Viscera a Sant’Angelo in Vado. L’inquietante ritrovamento è stato fatto alcuni giorni fa da una signora che stava passeggiando nei pressi del parco in compagnia della sua cagnolina. La donna si trovava in un’area verde limitrofa al fiume Metauro quando ha notato che il suo animale domestico aveva in bocca un oggetto anomalo che ben presto si è rivelato un pezzo di carne ricoperta da numerosi granuli blu, presumibilmente il veleno utilizzato contro lumache o parassiti per difendere gli orti.
Purtroppo, nonostante la donna sia riuscita a strappare dalla bocca l’esca avvelenata, alcune parti sono comunque state ingerite dall’animale. Grazie all’aiuto però di un conoscente, la proprietaria sarebbe riuscita a far vomitare l’animale quasi subito evitando conseguenze ben peggiori. Dell’accaduto sono stati subito informati i Carabinieri Forestali di Mercatello sul Metauro e Urbino. La donna, oltre ad averli allertati, ha fornito quello che rimaneva dell’esca che è stata inviata all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale, struttura competente per l’analisi di esche/bocconi avvelenati, per la ricerca delle sostanze nocive.
L’area è stata comunque subito bonificata con l’intervento del Nucleo Cinofili Antiveleno dei Carabinieri Forestali del Reparto Parco Nazionale Monti Sibillini di Visso costituito da cani addestrati per fiutare e trovare una vasta gramma di sostanze pericolose. Purtroppo il ritrovamento non sarebbe un fatto isolato: episodi analoghi sono stati segnalati anche nei mesi scorsi. In un caso addirittura, un cane perse la vita a causa dell’ingestione di una esca avvelenata.