APPELLO AL CONI. ABOLIRE LA CACCIA COME PRATICA SPORTIVA
Roma (1 ottobre 2018) - "La caccia ancora oggi viene considerata uno sport e le federazioni ed associazioni dei cacciatori riconosciute dal CONI come promotrici di attività sportive, mentre sappiamo tutti che la caccia è un'azione violenta che porta alla morte di centinaia di migliaia di animali ogni anno ed anche alla morte ed al ferimento di centinaia di persone (cacciatori e non) ogni anno, tra cui anche il giovane Natanh ammazzato con un colpo di fucile da un cacciatore in Liguria. Il ragazzo non aveva ancora diciannove anni. Questo fatto di sangue ci indigna, come ci hanno indignato in passato i morti ed i feriti umani ed animali causati da questa vergognosa attività che si continua a chiamare sport. Per questo motivo chiediamo al signor Ministro dell'Ambiente di avviare la procedura per l'abolizione per decreto della Caccia, ed al presidente del Coni di abolire da subito la definizione di caccia come sport, con la immediata espulsione delle federazioni di caccia dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano." Questo l'appello del presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente (AIDAA) Lorenzo Croce inviato questa mattina al presidente del CONI chiedendo che la caccia non venga più annoverata tra le pratiche sportive.
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