venerdì 26 gennaio 2018

MILANO. SCOPERTA LA "FABBRICA DEI CANI DA ELEMOSINA"

Milano (26 gennaio 2017) - Da oltre un anno e due mesi l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente segue costantemente il problema dei cani dei clochard, distinguendo in maniera chiara i cani che di fatto sono compagni di vita dei clochard, e quelli che invece vengono utilizzati per raccogliere l'elemosina. Nel primo caso, si tratta di una sessantina di cani che vivono con i loro clochard e che dividono con loro gioie e dolori, in alcuni casi questi animali sono l'ultimo baluardo che serve a tenere in vita persone disperate che hanno perso casa e famiglia e che si ritrovano con fido in mezzo a una strada da un giorno all'altro e che quindi si devono reinventare una vita aggrappandosi spesso "alla coda" del loro fedele amico (per modo di dire), diversa invece la questione dei cani utilizzati specialmente dagli zingari per raccogliere l'elemosina in questi ultimi casi AIDAA e i suoi volontari intervengono per far sequestrare dalle forze dell'ordine i pelosi che spesso vengono utilizzati anche come merce da queste persone senza scrupoli che li vendono al primo offerente, alcuni di questi personaggi sono sottoposti al racket delle elemosine. Dopo una serie di segnalazioni sulle quali l'Associazione ha lavorato per diversi mesi è stata individuata presso il campo nomadi di Via Negrotto e presso alcuni appartamenti situati in via Bolla un vero e proprio centro di allevamento di cani di piccola taglia che vengono spesso fatti cucciolare e poi i cuccioli distribuiti ai rom che li usano per impietosire e raccogliere i soldi. Ora AIDAA sta predisponendo una denuncia penale che sarà presentata nei giorni prossimi alla procura di Milano con i dettagli delle zone dove i rom vengono abitualmente dislocati con i cuccioli di cane utilizzati per raccogliere l'elemosina. "Si tratta di una vera e propria fabbrica dei cani da elemosina, gestita da famiglie zingare di etnia Rom- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- noi abbiamo fatto un lavoro di controllo capillare durato diversi mesi proprio sui clochard che incontravamo nella nostra operazione di distribuzione del cibo e siamo arrivati ad una vera e propria mappatura del territorio di questi delinquenti che usano i cani per accattonare, ora è arrivato il tempo di chiudere questa situazione, che non è solo gestita da famiglie di origine bulgara come già denunciato nei mesi scorsi da una nota trasmissione televisiva, ma che hanno in alcuni personaggi un vero e proprio epicentro di gestione e raccolta delle elemosine attraverso l'uso di cani accompagnati agli zingari che agiscono come un vero e proprio racket".
immagine di repertorio