martedì 3 ottobre 2017

SAN FRANCESCO. I PRETI CACCIATORI SI PENTANO

Roma (3 ottobre 2017) - Domani la Chiesa celebra la festa di San Francesco, il poverello di Assisi, il santo che parlava con gli animali e che amava la natura autore del cantico delle Creature, Santo che è anche patrono d'Italia. In questa occasione il presidente di AIDAA rivolge ancora il suo appello ai preti cacciatori affinchè depongano per sempre le armi. "La giornata di domani è quella in cui maggiormente si evince la contraddizione tra l'amore per gli animali e la natura del santo di Assisi e i preti che ogni giorno imbracciano il fucile dopo aver celebrato l'eucarestia e vanno nei boschi ad ammazzare senza pietà le creature di quel Dio di cui poco prima hanno celebrato i riti. Invito i preti cacciatori ad una riflessione e di prendere domani la decisione di abbandonare la caccia e gettare le armi". Queste le parole del presidente di AIDAA Lorenzo Croce rivolte ai circa 40 preti cacciatori ancora in attività. AIDAA rivolge un appello anche al Papa: "Gli facciamo gli auguri perchè impari da colui che ha preso il nome ad amare natura ed animali come il santo di Assisi, anche se- conclude Croce-da uno che sognava di fare il macellaio e mangia carne molto spesso non  ci aspettiamo molta coerenza con i principi del Cantico delle Creature".
SI CHIAMA COME IL POVERELLO DI ASSISI, MA VOLEVA FARE IL MACELLAIO E MAGNA SPESSO CARNE