Il presidente della Regione Piemonte, Sergio Chiamparino, ha formalizzato la richiesta di stato di emergenza per gli incendi che da giorni devastano centinaia di ettari di vegetazione nella Città metropolitana di Torino e in provincia di Cuneo. Nella richiesta, indirizzata al presidente del Consiglio Paolo Gentiloni e al Capo Dipartimento della Protezione Civile Angelo Borrelli, si indica in "2 mila ettari" la superficie al momento percorsa dal fuoco.
Bruciano senza sosta le vallate piemontesi e, con il fuoco, preoccupa il fumo che ha saturato anche l'aria di Torino, spingendosi fino alla Valle d'Aosta. Il capoluogo di Regione è da ieri sera avvolto dalla caligine e il livello delle 'polveri sottili' è salito, quattro volte oltre i limiti previsti, a 199 microgrammi per metro cubo, ha rilevato Arpa (Agenzia Regionale per la Protezione Ambientale).
In Valle di Susa il forte vento in quota ha accerchiato all'alba, a Mompantero, una squadra dei Vigili del Fuoco, che sono state messe in salvo dopo un'ora. Il fronte di fuoco continua a spostarsi, rendendo difficile l' intervento dei soccorritori.
In valle Orco, a poca distanza dal parco nazionale del Gran Paradiso, il fuoco è arrivato a lambire alcune frazioni e il sindaco invita gli abitanti a restare in casa, fino a quando non sarà cessata l'emergenza. L'Unione Montana ha convocato un "tavolo tecnico urgente" con Arpa, Asl To4, Aib (Antincendi boschivi), carabinieri e vigili del fuoco per valutare le condizioni di salubrità della zona. E' sempre vasto il fronte di fuoco anche in Valchiusella, un'altra vallata del Torinese, ed è ancora fuori controllo il rogo in Valle Varaita (Cuneo) che sta devastando il vallone di Bellino, incenerendo centinaia di ettari di boschi e pinete.
Un altro fronte critico è in Valle di Stura, dove per il terzo giorno consecutivo è chiusa la statale 21 che porta al Colle della maddalena, valico per la Francia. Fiamme anche sulla collina torinese: i vigili del fuoco sono intervenuti nella notte per domare un incendio divampato a Pecetto, nella frazione San Luca.
E' migliorata, invece, la situazione nel pinerolese: a Cantalupa è salvo il rifugio montano 'Casa Canada', per giorni minacciato da un vasto rogo. Per ora, gli incendi non avrebbero creato pericoli per la salute umana. "Le analisi effettuate permettono, al momento di escludere rischi - spiega l'assessore regionale alla Sanità, Antonio Saitta - occorre però rilevare che se, sulla base dei rilievi dell'ARPA, si evidenziassero pericoli, l'Asl To3 proporrà senza indugio ai sindaci gli interventi necessari".
"Purtroppo, non si vede un miglioramento significativo delle condizioni e resta lo stato di massima allerta fino alla settimana entrante, una situazione che rende necessario mantenere la massima presenza di mezzi e persone". Lo ha affermato, a margine della giunta regionale, il presidente del Piemonte, Sergio Chiamparino: "Abbiamo formalizzato - rivela - la copertura finanziaria atta a mantenere questa massima presenza. Ed abbiamo formalizzato l'avvio della proceduta dello stato di calamità".