CANI RANDAGI VITTIME
DELL’INTOLLERANZA
AIDAA : più tutela per i cani
randagi accuditi sull’habitat
Brindisi ( 20.10.2016
)- Bella e Tommy sono due meticci che
vivono nella periferia della città , presso lo stabilimento ENIPOWER inserito nel polo petrolchimico di Brindisi.
Entrambi sono regolarmente accuditi e curati da una
volontaria anche per la periodica profilassi e tutti gli aspetti sanitari di
cui si fa carico, ma, fondamentalmente la dedizione e l’amore sono gli elementi
basilari rivolti a queste due creature, così come ogni animale, già abbastanza
sfortunato in strada, dovrebbe ricevere.
“Il randagismo è un fenomeno sociale che continua ad
insistere sul nostro territorio, una piaga di rilevanza esponenziale già
normativamente affrontato nel lontano 1991 e recepito a livello regionale nel
1995 , in modo tale da contrastarne la proliferazione con metodi non cruenti e in linea con i
percorsi legislativi europei in atto.
La situazione dei canili in Italia, nel Sud ed in
particolare in regioni come la Campania, la Sicilia,
la Calabria, è il risultato di un concepimento errato e distorto
rispetto ai principi universali dei diritti degli animali, al loro riconoscimento
di esseri senzienti e di animali sociali , cui sola cattura, in realtà ormai
impraticabile , ha visto la nascita e il mantenimento “ad vitam” degli animali
recuperati e destinati a luoghi di
detenzione, concentramento di viventi privi dei basilari principi di libertà
che devono essere soddisfatti per garantire il benessere psico-fisico
dell’animale, strutture che dovrebbero
avere il solo compito di “cura e
transito. “
Bella e Tommy vivono stabilmente sul territorio da diversi
anni, e sono sotto tutela dell’autorità sanitaria locale, quale il Sindaco, che
secondo i dettati del codice civile ne risulta responsabile.
Come spesso accade , gli animali liberi sull'habitat sono amati da tanti e odiati da alcuni, ma ciò non autorizza nessuno a ledere
il diritto all'esistenza altrui, infatti, da alcuni mesi, i due cani sono
oggetto di intolleranza e dispetti da parte di ignoti a tal punto da metterne a
rischio l’incolumità psico-fisica.
Bella è stata accalappiata e condotta in canile a
seguito di una segnalazione, entrambi sono scomparsi per circa dieci giorni per
poi essere rinvenuti in precarie condizioni fisiche, deperiti e disidratati
come se qualcosa avesse impedito loro di ritornare nel luogo abituale dove
ricevono sostentamento, altre fonti rivelano che qualcuno voglia eliminarli, e
proprio per tale motivo sono state avviate delle indagini con il monitoraggio
della zona in questione.
Per una maggiore tutela- afferma Brunetti- sarebbe
necessario dare immediata esecuzione all'istituzione del cane di quartiere per
tutti quei cani che vivono da anni sul nostro territorio, già accuditi da un
tutore-volontario e risultano compatibili con la vita urbana o comunque dare
compimento alla LR n. 26 del 9 agosto 2006.
La gestione dei
cani randagi da parte di figure zoofile è garanzia di animali in buone condizioni
di salute , soprattutto attenendosi a elementari regole di civile convivenza, e
potrebbe favorire una condotta rispettosa da parte del cittadino poco
tollerante.
BELLA E TOMMY |