Catania (17 agosto 2016) "Troppe cose non quadrano nella vicenda del piccolo di diciotto mesi sbranato dai due dogo nella sua casa a Catania per questo motivo AIDAA chiede alla procura di fare indagini a tutto raggio partendo dalle eventuali responsabilità della madre che secondo la prima versione avrebbe lasciato il piccolo nella piscina in balia dei due dogo argentini che poi lo avrebbero aggredito e per questo motivo non si devono abbattere quei cani, ma devono essere rieducati loro non sono colpevoli ma hanno presumibilmente obbedito a un ordine impartito forse in maniera involontaria magari dallo stesso bambino attraverso un gesto o un suono. Vogliamo chiarezza e giustizia MA NON SULLA PELLE DEI CANI"