VI RICORDATE IL CASO DEL CANE LASCIATO MORIRE NEL CATRAME? BENE ORA IL CASO APPRODA IN PARLAMENTO ECCO DI SEGUITO IL TESTO DELL'INTERROGAZIONE PARLMENTARE A FIRMA DELL'ONOREVOLE FIORELLA CECCACCI RUBINO.
ATTO CAMERA
INTERROGAZIONE A RISPOSTA IN COMMISSIONE 5/07212
Dati di presentazione dell'atto
Legislatura: 16
Seduta di annuncio: 657 del 27/06/2012
Firmatari
Primo firmatario: CECCACCI RUBINO FIORELLA
Gruppo: POPOLO DELLA LIBERTA'
Data firma: 27/06/2012
Commissione assegnataria
Commissione: XII COMMISSIONE (AFFARI SOCIALI)
Destinatari
Ministero destinatario:
MINISTERO DELL'INTERNO
MINISTERO DELLA DIFESA
Attuale delegato a rispondere: MINISTERO DELL'INTERNO delegato in data 27/06/2012
Stato iter:IN CORSO
Fasi iter:
MODIFICATO PER COMMISSIONE ASSEGNATARIA IL 27/06/2012
Atto Camera
Interrogazione a risposta in Commissione 5-07212
presentata da
FIORELLA CECCACCI RUBINO
mercoledì 27 giugno 2012, seduta n.657
CECCACCI RUBINO. -Al Ministro dell'interno, al Ministro della difesa.- Per sapere - premesso che:
organi di stampa il 19 giugno 2012 hanno diffuso la notizia di un cane lasciato morire, in un fusto di catrame, per l'inerzia delle competenti istituzioni chiamate ad intervenire. L'episodio, avvenuto nella frazione di Sambatello a Reggio Calabria, risale al 16 giugno 2012;
dalla relazione del dirigente di sanità animale dell'ASL di Reggio Calabria, intervenuto sul posto, viene, infatti, constatato che il cane di razza meticcia era quasi completamente immerso in un fusto ricolmo di catrame, da cui restavano libere solamente la testa e parte del torace, e che l'animale era già al suo arrivo in deficit respiratorio, in grave stato di prostrazione e quasi del tutto privo di risposta neurologica;
dalla nota stampa del direttore generale dell'azienda sanitaria provinciale di Reggio Calabria, Rosanna Squillacioti, viene inoltre specificato, che l'ASL competente è intervenuta tempestivamente svolgendo tutte le operazioni possibili per salvare l'animale, ma che ciò è risultato impossibile fin dal principio per la solidificazione del catrame che aveva inglobato il corpo dell'animale, esercitando una pressione a carico del torace causa di deficit respiratorio;
considerando la gravità della situazione il medico veterinario ha tentato più volte e senza successo di rivolgersi telefonicamente ai vigili del fuoco e al Corpo dell'Arma dei carabinieri di zona, gli unici, a sua detta, con la strumentazione idonea a tirar fuori dal fusto l'animale;
dalla dettagliata relazione del medico veterinario emerge palesemente che tali forze dello Stato, sempre in prima linea nelle emergenze, inopinatamente hanno opposto un rifiuto a tale richiesta di intervento;
in relazione all'episodio, che ha scosso l'opinione pubblica tutta non solo per la tragica sorte del cane ma per l'inerzia delle istituzioni preposte alle operazioni di soccorso, è stato chiesto l'intervento della magistratura per accertare eventuali estremi di reato per il mancato intervento delle autorità competenti -:
se i Ministri interrogati non ritengano opportuno svolgere indagini interne per accertare, per quanto di loro competenza, tutte le responsabilità per tale grave omissione di soccorso. (5-07212)