giovedì 1 maggio 2025

CANLE IN PESSIME CONDIZIONI CHIUDE IL CANILE DI BEVAGNA

 Troppi cani nella struttura e nessuna autorizzazione, il comune di Bevagna chiude il canile e ordina il trasferimento degli animali in una costruzione adeguata.

La titolare del canile privato, difesa dagli avvocati Corrado Cocchi e Giulia Gradellini, fa ricorso al Tribunale amministrativo regionale per l’Umbria chiedendo l’annullamento dell’ordinanza e contestando le motivazioni.

Il Comune con l’ordinanza ha stabilito “il divieto di introdurre nuovi cani nella struttura detenuta dalla ricorrente e l’ordine di provvedere entro tre giorni al trasferimento degli animali presenti presso un canile autorizzato”. Un provvedimento emesso a seguito del verbale dell’accertamento effettuato il 21 luglio 2022 dal Comando carabinieri per la tutela della salute di Perugia, da tre dirigenti veterinari dell’Azienda unità sanitaria locale Umbria 2 e dal Comandante della polizia locale. Nel corso del controllo era stata accertata la “presenza di un canile/allevamento privato privo delle autorizzazioni sanitarie previste” dalla legge “nel quale risultavano ospitati diciassette cani di diverse razze”.

Chiusura e trasferimento erano state adottate “in considerazione della circostanza che la struttura versa in precarie condizioni igienico-sanitarie e non è idonea per ospitare gli animali suddetti non rispettando le linee guida in materia di detenzione degli animali da affezione” e dai controlli dei tecnici comunali era risultato “che sul suddetto terreno adibito a canile sono state accertate varie opere realizzate in assenza di titolo abilitativo”. Per l’autorità “tale comportamento può causare danni alla salute e al benessere degli animali”, dando luogo al provvedimento contestato nel ricorso.