MONREALE (20 GIUGNO 2021) Un bambino di sette anni ieri pomeriffio, intorno alle ore 18, è stato morso da un cane randagio mentre giocava in Piazza Guglielmo II. Il padre, molto preoccupato, ha deciso di portarlo al pronto soccorso dell’ospedale dei bambini di Palermo, “Di Cristina”, dove dal referto del triage si legge “ferita da morso di cane, con perdita di sangue”. Adesso il bimbo è stato affidato alle cure dei sanitari. Nulla di gravissimo ne irreparabile, purtuttavia la vicenda ha scatenato l'ennesima coglia di molti di chiedere l'abbattimento dei cani randagi che come sappiamo a Monreale nella zona, nonostante l'impegno dei volontari sul territorio sono tanti. Sulla vicenda intervengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente con un comunicato nel quale da una parte si dicono disponibili al recupero del cane che ha morsicato il bimbo e dall'altra non sottovalutano il problema del randagismo nell'isola. "Come prima cosa ci auguriamo che il bimbo morsicato guarisca presto e che questo fatto non lasci nessuno strascico. Siamo vicini a lui ed alla sua famiglia alla quale vogliamo fare sentire tutto il nostro affetto- scrive in una nota l'associazione animalista AIDAA- non possiamo però dimenticare che molto spesso le situazioni in cui si verificano questi fatti vanno analizzate tenendo conto del quadro generale in cui avvengono, per questo siamo pronti se necessario a fare i passi necessari per salvare e rieducare questo cane. Tutto ciò premesso non possiamo non ricordare che il problema del randagismo esiste in quella zona e solo una seria campagna di sterilizzazioni dei randagi può in prospettiva mettere fine al fenomeno stesso, per questo occorre da una parte che la regione Sicilia intervenga rapidamente con un piano di sterilizzazione, e supporto ai volontari che operano in quella zona senza alcun supporto se non la loro buona volontà e che sono degli eroi, e che si metta fine alla tratta dei cani verso il nord che purtroppo in alcuni casi è diventata la prima fonte di reddito di alcuni finti volontari che non fanno sterilizzare le femmine per alimentare il mercato dei cani inviati nel nord. Per questo- conclude il comunicato di AIDAA- nei prossimi giorni presenteremo una serie di idee per constrastare entrambi i fenomeni sia del randagismo che del mercato nero dei cani".