AIDAA:
QUESTO GOVERNO FERMI LA VIVISEZIONE
NON VOGLIAMO PIU VEDERE QUESTE COSE |
Roma
( 5 maggio 2013) – Sono oltre 53 milioni gli italiani contrari
alla vivisezione ed alla sperimentazione animale (per
la precisione 53.140.506 fonte Pet Live: animali domestici e dintorni
rapporto Italia 2011 di Eurispes pubblicato il 28 gennaio 2011).
Parte da qui la pressante richiesta dell'Associazione Italiana Difesa
Animali ed Ambiente – AIDAA al nuovo governo ed in particolare al
nuovo ministro della salute Beatrice Lorenzin ed al sottosegretario
Paolo Fadda affinchè tra i primi atti di governo inseriscano il
blocco della vivisezione e della sperimentazione animale a livello
medico-scientifico, sperimentazione che ogni anno solo in Italia
costa la vita a oltre 960.000 animali (fonte Gazzetta Ufficiale del 5
marzo 2011). AIDAA chiede al governo due atti di coraggio: il primo
riguarda un nuovo parere di irricevibilità per la normativa europea
sulla vivisezione che nei prossimi giorni riprenderà il suo iter
parlamentare, parere che consentirebbe di rispedire al mittente
normativa comunitaria sulla sperimentazione che nasce già vecchia e
che si basa ancora principalmente sulla ricerca ( e le sofferenze)
degli animali. Il secondo atto che AIDAA chiede al governo è un
decreto di poche righe dove siano contenuti i principi di”probizione
di allevamento e importazione di qualsiasi animale destinato a
sperimentazione animale in Italia”. Un
decreto di questa natura permetterebbe da subito il blocco della
tortura su milioni di animali in tutta Italia ma sopratutto
chiuderebbe senza appello Green Hill e tutti gli altri stabulari, e
bloccherebbe da subito i viaggi di morte degli animali importati nel
nostro paese e destinati alle camere di tortura. “Non si può
ignorare la richiesta dell'88% degli italiani in materia di
contrarietà alla sperimentazione animale- ci dice Lorenzo Croce
presidente nazionale di AIDAA- serve invece un semplice atto di
coraggio da parte di questo governo e dei responsabili del settore
della salute. Basterebbe leggere i dati pubblicati dalla Gazzetta
Ufficiale della Repubblica per scoprire che la maggior parte degli
esperimenti sugli animali, primati, cani e gatti compresi sono
assolutamente inutili rispetto alla sperimentazione medica e
farmacologica”.