domenica 1 gennaio 2012

BOTTI DI CAPODANNO: UCCISI 132 CANI E 105 GATTI: 950 GLI ANIMALI IN FUGA


BOTTI DI CAPODANNO: UCCISI 132 CANI E 105 GATTI. 950 GLI ANIMALI IN FUGA

Roma (1 gennaio 2012) – Si conferma meno grave il bilancio di animali morti, feriti e fuggiti dai a causa dei botti di capodanno, alle ore 16 odierne le segnalazioni arrivate via email, ed al telefono amico di AIDAA parlano di 132 cani uccisi, 450 fuggiti, mentre sono 105 i gatti morti e oltre 500 quelli fuggiti. Un dato assolutamente positivo rispetto ai 500 cani ed altrettanti gatti che erano risultati uccisi lo scorso anno sempre a causa dei botti di san Silvestro. La maggior parte delle segnalazioni di cani rinvenuti morti  (la stragrande maggioranza di proprietà)arrivano dalle regioni del sud Italia, in particolare Campania, Puglia e Sicilia, mentre per quanto riguarda gli animali fuggiti, sia cani che gatti a sorpresa il maggior numero di segnalazioni arriva da Lombardia, Toscana ed Emilia Romagna. Solo domani comunque sarà possibile fare il quadro completo della situazione in relazione anche alle altre specie di animali (specialmente piccoli animali domestici e del bosco) rimasti uccisi o fuggitie quando si conoscerà anche il numero di cani e gatti fuggiti che effettivamente hanno fatto ritorno alle proprie abitazioni. Altro dato interessante, oltre il 90% delle segnalazioni fino ad ora arrivate ad AIDAA provengono da città che non avevano applicato nessuna limitazione ai botti di capodanno. Quello dei botti di capodanno visto anche il numero di morti e feriti tra gli umani è sicuramente una questione di emergenza pubblica che produce un vero e proprio bollettino di guerra, ed appare evidente che le sole ordinanze pur positive non sono state sufficienti ad arginare il fenomeno che deve essere vietato per legge. Da segnalare in queste ore un impennata di adesioni alla petizione online di AIDAA che chiede la messa fuori legge dei botti di capodanno che in un giorno considerato di riposo come quello del primo dell’anno ha registrato l’adesione di oltre 11.500 persone.