mercoledì 11 gennaio 2012

BLOCCATA IN ROMANIA LA MATTANZA DEI CANI: ORA FERMARE I TRAFFICANTI


BLOCCATA IN ROMANIA LA MATTANZA DEI CANI: ORA FERMARE I TRAFFICANTI

Roma (11 gennaio 2012) La Corte Costituzionale della Romania ha rimandato al Parlamento la legge che prevedeva la possibilità di uccidere i cani randagi. Si tratta di una vittoria di tutti gli animalisti europei che al di la delle sigle hanno combattuto e combattono per ottenere la fine della pena di morte dei cani e gatti in Europa, e l’introduzione della sterilizzazione come unico metodo di controllo del randagismo. Ora arginata l’emergenza si deve immediatamente passare alla controffensiva sia proponendo in maniera chiara una normativa europea che proibisca alle singole nazioni di praticare l’eutanasia di massa di animali d’affezione. E allo stesso tempo occorre una politica ferrea e di contrasto del traffico internazionale degli animali, in particolare dei cani e dei gatti molto diffuso in Europa ed in particolare in Romania, dove sotto l’egida di adozioni internazionali spesso si nascondono veri e propri traffici di migliaia di cani che finiscono clandestinamente sui tavoli dei laboratori di vivisezione in cambio della modica somma di 30 o 40 euro a cane. Ovviamente con questo non intendiamo riferirci alle associazioni serie che operano per la tutela degli animali e per trovare casa ai cani salvati dalla pena di morte in ogni paese d’Europa, ma occorre assolutamente trovare delle regole europee condivise per le adozioni internazionali per evitare che tra le maglie delle adozioni regolari si possa nascondere anche la malavita che gestisce il traffico internazionali con le stesse modalità in ogni paese Italia compresa.