«Riposa in pace piccolina insieme alla tua Vane». Così con un post su Facebook Manuela Paradisi ha annunciato che a distanza di cinque mesi di aver ritrovato Eos, il cane di Vanessa Gatti, la ciaspolatrice lombarda morta a gennaio travolta da una valanga in alta valle Formazza, nel Verbano, vicino al lago del Toggia e il passo San Giacomo, a circa 2,200 metri di quota, non lontano dal confine con la Svizzera. Roberto Biancon, 57 anni di Arluno (Milano), e Vanessa Gatti, 30 anni di Origgio (Varese) era morti il 9 gennaio travolti da una valanga sul sentiero ma del cane non si avevano più notizie. Tanto che l'amica di Vanessa, Manuela, aveva lanciato fin da subito la mobilitazione sui social.
«A prima vista può essere confusa con un pastore belga Malinois ma non è di razza – spiegava Manuela -. Era arrivato da un canile del Sud Italia. Io e Vanessa abbiamo sempre preso i cani da queste strutture». La speranza, fino all’ultimo, era che il cane sentendo la valanga si fosse allontanato. «Durante le passeggiate Eos era solita allontanarsi da Vanessa – diceva a gennaio Manuela Paradisi –. Può essere accaduto anche durante la valanga e così è sopravvissuta. So che la mia speranza è flebile, ma per Vanessa vale la pena fare questo tentativo. Cullo l’illusione che possa essere viva almeno lei». Ora, a distanza di cinque mesi, il ritrovamento di Eos, proprio sulla stessa montagna che lo ha mostrato allo scioglimento delle nevi. «Riposa in pace piccolina insieme alla tua Vane – ha scritto Paradisi su Facebook -. Grazie a tutti per gli aiuti in questi mesi. Per esserci stati anche solo con il pensiero o una condivisione».