Il nuovo punto del regolamento del palio (l’articolo 37 per la precisione) ha colpito al cuore del problema, e al cuore di alcuni proprietari che si sono visti scartare a priori il proprio cavallo. La novità è quella che prevede un incontro tra capitani e commissione veterinaria per segnalare eventuali cavalli “non graditi” che è inutile trascinarsi dietro fino alla tratta, perché toglierebbero il posto ad altri, senza mai poter avere la possibilità di far parte dei dieci. In via sperimentale, questo incontro era già stato messo in atto nel 2019. Un momento di confronto importante per uno scambio di idee franco e utile per migliorare la scrematura del lotto.
Tra i cavalli che hanno già corso in Piazza, mancano all’appello Remistirio (tre palii corsi), Rombo de Sedini (due palii corsi), Techero (un palio corso), Tornada (un palio corso), Tornasol (una volta in Piazza) e Tottugoddu (un palio corso).
Dei 141 cavalli ammessi al protocollo, 39 non faranno le previsite, ne rimangono a disposizione 102, ma di questi molti faranno solo le prove di notte.
I motivi per cui alcuni cavalli non saranno della partita, sono diversi. Qualcuno non ha terminato il percorso addestrativo, altri si sono infortunati strada facendo, altri sono stati segnalati dai capitani come cavalli “non graditi”.
Tra i cavalli scartati a priori, c’è anche un angloarabo al 50 per cento, nato nell’ambito del progetto allevatoriale del comune di Siena: Rotegagiu.
“I veterinari mi hanno sempre detto che il modello di cavallo da Palio, è questo – ha detto Roberto Meniconi allevatore di Rotegagiu – ma poi non viene preso, a priori, perché forse è meno veloce di altri. Allora perché ci hanno chiesto cavalli a fondo arabo più lenti e resistenti, se poi viene preferito un modello inglese?”. Come dare torto a Meniconi, ma il giudizio è insindacabile e, Rotegagiu, è certamente un cavallo di altissimo valore atletico.
Incredulo è Samuele Sampieri che si è visto scartare Tornada che aveva già corso nel 2019: “Il giudizio è insindacabile, va bene, ma almeno capire i motivi per me sarebbe importante. Non so se dipende dalla commissione veterinaria che ha notato qualcosa che non va, o se invece è un cavallo “non gradito” da fantini e capitani”.
Per Remistirio la storia è diversa, con tre palii corsi il cavallo è stato ritirato. “Rispettare un cavallo significa anche capire quando è il momento di dire basta – ha detto Elias Mannucci suo proprietario – il cavallo è in pensione a casa, sta bene, ma per lui non era più il caso di correre. I cavalli quando sono stanchi delle prestazioni sportive sanno fartelo capire, basta ascoltarli”.