i postumi della contaminazione della diossina su un bambino di seveso. |
Era il 10 luglio del 1976 alle ore 12.37 quando nel reparto B dell' Icmesa di Meda che distillava il triclorofenolo un reattore si surriscalda, la valvola di sicurezza entra in funzione e impedisce l'esplosione della fabbrica ma rilascia una nuvola bianca che contiene due chilogrammi di diossina e viene spinta dal vento sui paesi vicini, Seveso, Cesano Maderno e Desio. Dopo 5 giorni vengono segnalati i primi cadi di cloracne, con i volti e le braccia deformati da un eritema che spesso lascia segni permanenti. Seveso viene divisa in zone ma solo il 24 luglio si decide di evacuare la popolazione della zona più inquinata mentre vengono distrutte le colture ed uccisi tutti gli animali da cortile e compagnia. Il 7 agosto 1976 (due anni prima dell'entrata in vigore della legge) il governo autorizza tra le polemiche gli aborti terapeutici, mentre l'allora sindaco di Seveso invita la popolazione a non procreare per almeno sei mesi. Dopo 40 anni ora in quel posto c'è un bosco, ma noi non vogliamo ne possiamo dimenticare.
fonte maggiore leggo.it