martedì 20 gennaio 2015

DOPO GANDALF. IN ITALIA CI SONO 3 MILIONI DI CANI DA MICROCHIPPARE


Roma (20 gennaio 2015) – Il caso del cane Gandalf, il cane di Elena Ceste ritrovato in questi giorni in un canile ad Asti dopo che da un anno si erano perse le tracce riapre i riflettori su una questione ancora irrisolta: quella dei cani non microchippati (stiamo parlando di circa 3 milioni di cani concentrati prevalentemente nelle regioni del centro-sud Italia in particolare in Lazio, Sicilia, Puglia, Calabria, Abruzzo e Sardegna) ai quali vanno aggiunti i circa 700.000 cani randagi vaganti anche loro concentrati prevalentemente nelle stesse regioni. Oltre ai tre milioni di cani non microchippati ma comunque in qualche modo riconosciuti dalle anagrafe canine delle singole regioni (tatuaggi, medagliette ed altri) si stima che ci siano un altro mezzo milione di cani di proprietà completamente sconosciuti alle anagrafe canine, in particolare questi cani sarebbero concentrati in Sardegna, Toscana e Sicilia. Inoltre oltre il 60% dei cani ospiti nei canili del sud non sono microchippati. Per questo motivo AIDAA propone una grande campagna di microchippatura gratuita o a prezzi contenuti (10-20 euro al massimo), infatti il cane con il microchip non rischia di essere In Italia ci sono oltre 10 milioni di cani di proprietà di questi circa il 30% risulta non essere abbandonato e sopratutto non rischia di dover essere “deportato” dai mercanti di cani verso l'estero o verso il nord dove purtroppo abbonando le organizzazioni pseudo animaliste che si occupano di trovare casa (a pagamento) ai cani provenienti dal sud Italia e dall'estero.