sabato 27 settembre 2014

MAGNOLIA DI VIA CAIROLI. UN INDEGNO BALLETTO TARGATO PD


Se la sono cantata e se la sono suonata da soli ed alla fine il buon Pisapia che non sapeva come levare le castagne dal fuoco dopo la rivolta popolare (e di un bel gruppo di consiglieri dello stesso Pd) contro l'assessore Rozza rea di aver dato il via libera al taglio di una bellissima magnolia in piazza Cairoli a Milano, dicevamo il buon Pisapia ha visto bene di dare la colpa alla Moratti dicendo che il progetto della pista ciclabile risaliva al lontano 2007.Sarà stato anche vero che il progetto risaliva al 2007 ma l'assessore-infermiera alle infrastrutture non ha nemmeno perso tempo a visionare un progetto che interessa il cuore di Milano a due passi dal Castello e da Piazza Duomo? Mi facciano il piacere, forse l'assessore Rozza Carmela si intende più di cateteri e pannoloni che di opere pubbliche ma possibile che nessun tecnico del comune gli abbia fatto presente che per fare la pista ciclabile ed allargare il marciapiede dovevano abbattere degli alberi che sono la bellezza del cuore di Milano? Mi facciano il piacere. Ma dopo che noi di AIDAA ci siamo fiondati giovedi in comune per chiedere conto all'assessore-infermiera notizie sulla decisione (ma l'assessore non era presente, come suo dovere, in consiglio comunale) ieri si è svolto un indegno balletto tutto targato Pd con i consiglieri comunali, capeggiati dal noto ex assessore regionale Monguzzi (ex verde, ex assessore ed ora consigliere in quota Pd nel comune di Milano - una vita nelle istituzioni) e una manciata di consiglieri di zona 1 a indignarsi per la decisione di abbattere la magnolia. Ma questa gente conosce o no i progetti della città, tra l'altro voluti dai loro stessi assessori, o comunque se precedenti non modificati? Un velo pietoso sull'opposizione che ha visto bene di latitare per mille motivi (unico che si è reso disponibile il consigliere del 5 Stelle Calise Mattia che vediamo lunedi pomeriggio) nemmeno uno valido, ma si sa loro a queste cose non badano, preferiscono occuparsi di altro.... (Vero Tatarella? Vero Rizzi?) Ora questa magnolia parrebbe salva, anzi secondo quando scrive Monguzzi non la si taglia piu. Ma per un albero salvato quanti l'assessore-infermiera o il figlioccio di Penati (Maran) intendono tagliarne senza alcun avvallo dell'assessore Bisconti che si occupa di verde ma si guarda bene dal difendere gli alberi anche se non rientrano in progetti di sua competenza. Ma si sa c'è verde e verde, alberi ed alberi. 
E' una vergogna che un comune come Milano debba decidere se tagliare o meno uno o cento alberi in base alla protesta popolare o agli articoli che appaiono sul corriere della sera o su repubblica. Siamo allo sbando totale. A noi di questi che fanno politica non ci interessa nulla (ieri tra l'altro si sono presi degli insulti non indifferenti che che dovrebbero farli riflettere) a noi interessa del verde e degli alberi di Milano e se Pisapia per decidere di non tagliare una magnolia deve discutere per alcuni giorni (lo dice lui al corriere della sera) con i suoi assessori o con gli uffici comunali, vuol dire che l'uomo non ha alcuna presa reale su quanto accade in città. Noi chiederemo di conoscere fin dove arriva la sega della Rozza tagliatrice di alberi e ci opporremo situazione per situazione albero per albero al loro taglio e denunceremo senza mezzi termini ogni volta che ne avremo l'occasione gli indegni balletti da qualunque parte provengano e che hanno una sola direzione: la vergogna.