PORTARE IN CARCERE I MENU' VEGETARIANI
Roma (17 agosto 2012) - AIDAA propone al ministro di Grazia e Giustizia ed alla direzione carceri del ministero di introdurre i menù vegetariani nelle carceri italiane dove sono rinchiuse anche persone che sono vegetariani e che spesso sono costretti a ricorrere alla spesa per potersi cibare secondo i propri gusti e le proprie convinzioni in quanto "il menù" del carcere non prevede piatti vegetariani. Da qui la proposta dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente al ministro per l'introduzione dei piatti e menù vegetariani nelle carceri italiane a partire da quelle minorili. "In carcere ci sono anche persone che per scelta o per cultura o religione mangiano esclusivamente vegetariano- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e per questo chiediamo che anche nelle cucine delle carceri italiane si preparino dei menù a base vegetariana, inoltre la cultura vegetariana, non violenta e a favore della vita degli animali può essere usata anche in un percorso rieducativo dei detenuti affiancando i piatti vegetariani ad una serie di attività di educazione alla non violenza ed al rispetto degli animali e degli esseri viventi più in generale".
Roma (17 agosto 2012) - AIDAA propone al ministro di Grazia e Giustizia ed alla direzione carceri del ministero di introdurre i menù vegetariani nelle carceri italiane dove sono rinchiuse anche persone che sono vegetariani e che spesso sono costretti a ricorrere alla spesa per potersi cibare secondo i propri gusti e le proprie convinzioni in quanto "il menù" del carcere non prevede piatti vegetariani. Da qui la proposta dell'associazione italiana difesa animali ed ambiente al ministro per l'introduzione dei piatti e menù vegetariani nelle carceri italiane a partire da quelle minorili. "In carcere ci sono anche persone che per scelta o per cultura o religione mangiano esclusivamente vegetariano- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e per questo chiediamo che anche nelle cucine delle carceri italiane si preparino dei menù a base vegetariana, inoltre la cultura vegetariana, non violenta e a favore della vita degli animali può essere usata anche in un percorso rieducativo dei detenuti affiancando i piatti vegetariani ad una serie di attività di educazione alla non violenza ed al rispetto degli animali e degli esseri viventi più in generale".