sabato 15 ottobre 2011

AZIONE DIRETTA ED OBIEZIONE DI COSCENZA CONTRO LA VIVISEZIONE

NASCE IL MOVIMENTO DEGLI OBIETTORI UNIVERSITARI CONTRO LA VIVISEZIONE
ROMA  (15 ottobre 2011) La legge sull’obiezione di coscienza in Italia risale al 1993, e grazie a questa legge è possibile per tutti gli studenti universitari rifiutarsi di eseguire esperimenti di vivisezione o di sperimentazione animale. Per questo motivo AIDAA lancia il movimento degli universitari contro la vivisezione e la sperimentazione animale. L’obbiettivo è quello di costituire dei nuclei di studendi animalisti che all’interno di ogni università porti avanti con coraggio e coerenza la scelta di rinunciare agli esperimenti sugli animali attraverso la pratica quotidiana dell’obiezione di coscienza. Questo è ovviamente solo il primo passo a cui l’associazione animalista chiama gli studenti universitari e i ricercatori che lavorano nei laboratori e gli stessi professori universitari. AIDAA infatti propone anche la pratica quotdiana del boicottaggio con ogni mezzo legale consentito e attraverso la pratica dell’illegalità creativa (occupazione di laboratori, azioni di boicottaggio e liberazione animale) che deve colpire i laboratori mettendoli laddove possibile attraverso azioni di boicottaggio legale nell’impossibilità di operare. Allo stesso tempo il movimento degli universitari contro la vivisezione e la sperimentazione animale, opererà all’interno degli istituti universitari allo scopo preciso di coinvolgere sempre più gli studenti nella pratica dell’obiezione di coscienza. Azione diretta e obiezione di coscienza se ben praticati possono dare risultati concreti, ed allo stesso tempo salvare la vita di molti animali presenti negli stabulari. “Occorre estendere ad ogni plesso universitario- dicono i responsabili AIDAA- la pratica dell’obiezione di coscienza e del boicottaggio non violento contro la vivisezione e boicottare in maniera diretta ed indiretta gli esperimenti sugli animali, non partecipandovi personalmente ma anche attraverso le pratiche che possano bloccare i laboratori e svuotare gli stabulari”.  Le azioni eclatanti come quella in corso a Montichiari contro l’allevamento Green Hill sono delle pietre migliari nella lotta contro la vivisezione, ma occorre che il movimento si espanda, entri nelle univiersità ed attraverso la pratica dell’obiezione di coscienza e del boicottaggio legale delle attività dei laboratori blocchino alla base la pratica della vivisezione per questo i nuclei del movimento degli studenti contro la vivisezione saranno delle vere e proprie cellule di animalismo spontaneo che dovranno operare al solo scopo di superare la vivisezione e la sperimentazione animale nelle università e nei laboratori veri e propri centri di tortura dove trovano la morte migliaia di animali sacrificati in esperimenti assolutamente inutili.