martedì 27 settembre 2022

ALLENAMENTO DEI CANI DA CACCIA. L'ALTRA FACCIA DELL'ORRORE

L'altra orribile faccia della caccia: gli allenamenti. Pochi sanno che prima e durante la stagione di caccia, molti cani, specialmente i più giovani vengono allenati a fare pratica. In particolare questa preparazione riguarda i cani da tana e quelli da riporto, ed ultimamente anche i cani che sono impegnati nella caccia agli ungulati ed in particolare ai cinghiali. Purtroppo come avviene nella caccia, quella vera si tratta di una pratica cruenta. Infatti secondo le stime delle stesse associazioni dei cacciatori ogni anno vengono "usati" che vuole dire uccisi, migliaia di animali le cui stime vanno da 3.000 a 7.000 animali sacrificati in questa pratica, si tratta prevalentemente di conigli, o di mini lepri, ma non mancano nemmeno i cuccioli maiale e di cinghiale che spesso muoiono tra le grinfie dei cani che i cacciatori considerano in allenamento ma qualora rimangano feriti si provvede immediatamente alla loro sopressione senza alcun intervento veterinario. "E' una pratica folle ed assurda- scrive in una nota l'AIDAA- che si svolge di fatto senza alcuna regolamentazione reale anche se i controlli sono previsti sulla carta. Quello che i cacciatori chiamano allenamento è di fatto un massacro di animali che avviene spesso, troppo spesso- continuano gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- in campi di allenamento preposti ma anche in strutture private o improvvisate e a volte anche in maniera clandestina, con animali allevati dagli stessi cacciatori che poi vengono mandati al massacro senza possibilità di salvezza".