Milano (19 agosto 2017) - Oltre a cani e gatti vi sono altri tipi di abbandoni di animali di cui pochi parlano,anzi quasi nessuno, anche perchè di fatto è impossibile quantificare numericamente il numero degli animali abbandonati. Stiamo parlando dei cosi detti abbandoni acquatici, o meglio di coloro che prima di partire per le vacanza abbandonano la tartaruga d'acqua (sono migliaia ogni anno) o di coloro che nel buio della notte versano il contenuto di centinaia di acquari nelle acque dei fiumi e dei canali italiani (vedi il ritrovamento dei piranha vicino al Po) cosi che le ultime "scale dei pesci" presentano per fiumi quali il Po ed il Ticino, ma anche l'Adda e l'Oglio per citarne alcuni almeno 140 qualità e specie di pesci non autoctoni, quindi pesci che sono stati abbandonati, compreso in qualche caso anche i pesci tropicali che comunque sono destinati a vita breve a causa della temperatura non elevatissima delle acque dei nostri fiumi.