GATTO NERO DAY 2015 –
INTERVISTA AL PRESIDENTE AIDAA LORENZO CROCE
Roma (22- novembre –
2015) - Oggi domenica 22 novembre oltre duecento gattili saranno
aperti in occasione della giornata del gatto nero, giunta oramai alla
dodicesima edizione. La giornata la cui ricorrenza esatta ricorre il
17 novembre quest'anno viene celebrata domenica 22 nella maniera più
semplice e concreta, vale a dire con una giornata dedicata alle
visite ed alle adozioni dei gatti. In questa occasione abbiamo voluto
intervistare il presidente dell'Associazione Italiana Difesa Animali
ed Ambiente – AIDAA Lorenzo Croce che di questa giornata è stato
l'ideatore dodici anni orsono.
Lorenzo come nasce la
giornata del gatto nero?
“Dodici anni fà la
situazione di tutela di questi bellissimi felini era diversa da oggi,
molte migliaia di loro venivano uccisi e sacrificati ed inoltre il
gatto nero era simbolo di sfortuna e oggetto di riti scaramantici.
Noi abbiamo deciso allora due iniziative che proseguono anche oggi
appunto la giornata del gatto nero che ora si è di fatto trasformata
nella giornata contro tutte le superstizioni e l'istituzione delle
ronde nella notte di Halloween per contrastare l'uccisione dei gatti
neri nei riti sacrificali. Ora la situazione è mutata per fortuna in
bene, sono quasi scomparsi I riti, ma non le uccisioni dei gatti neri
anche allo scopo di produrre pellicce la cui vendita in Italia è
vietatissima per questo pur prendendo atto del miglioramento della
situazione generale abbiamo mantenuto ed intendiamo mantenere
sicuramente questa giornata anche per I prossimi anni”.
Quanti sono oggi I gatti
neri in Italia e quanti sacrificati?
“I gatti neri sono
circa un milione circa il 7% del totale della popolazione felina
italiana, I gatti uccisi vanno dai tremila ai cinquemila l'anno che
rispetto agli oltre 50.000 degli anni ottanta e novanta sono ben poca
cosa anche se l'obbiettivo è zero gatti neri uccisi”.
Come è stato
possibile questo miglioramento e quanto ha influito la giornata del
gatto nero voluta da te?
“Quanto abbia influito
direttamente non lo so, so di certo che da anni si parla di questa
ricorrenza e che la stessa è diventata internazionale, e che
comunque la cultura del gatto nero che porta bene e non porta sfiga
si è diffusa, anche grazie a chi operando nel mondo dell'esoterismo
ha fatto molto per spiegare che I gatti neri non sono da uccidere e
poi le leggi severe sul divieto delle pellicce di gatto e anche una
certa presa di coscienza sempre maggiore della tutela dei diritti
degli animali e con sempre maggiore coscenza che il gatto nero con la
sfortuna non c'entra niente”.
Ci sono ancora settori
da esplorare nella tutela di questi gatti?
“Assolutamente
si, va tenuto costantemente sotto controllo il flusso delle
associazioni esoteriche che praticano sevizie e sacrifici sugli
animali tra cui appunto anche I gatti neri, oggi poi ci sono alcuni
segnali che parlano di gatti uccisi in riti woodo, ma quello che
ancora ci preoccupa è la sperimentazione, infatti in molti paesi
questi gatti vengono usati per la sperimentazione di prodotti
cosmetici sul pelo, avendo un pelo uniforme sono gestibili in maniera
migliore e il problema delle pellicce di gatto non è da
sottovalutare, ecco perchè dal prossimo anno la giornata sarà
internazionalizzata unendoci insieme alle associazioni che a livello
internazionale si occupano di tutela dei gatti ed in particolare dei
gatti neri”.
Lorenzo qualcuno ha
messo in dubbio la bontà dei vostri numeri, accusandovi di
sensazionalismo cosa ne pensi?
“Penso
che ci sono persone in buona fede che non credono ai nostri numeri e
a loro ribadisco l'invito a venire a vedere da vicino come vanno le
cose, per gli altri,in particolare a quelli del sito bufale un tanto
al chilo, se è di loro che stiamo parlando, sono gli stessi che sono
stati denunciati per truffa e che sostengono che l'ISIS non esiste,
si commentano da soli. La cosa divertente è che più mi attaccano
piu AIDAA ed il nostro blog crescono di interesse. Quindi ben vengano
anche questi personaggi che nella miseria della loro vita quotidiana
traggono spunto dal lavoro degli altri per farsi conoscere e per fare
soldi. Non credo avranno ancora vita lunga”.
Anche Striscia ti ha
attaccato definendoti inattendibile...
“Era
nelle cose che sarebbe successo, dopo il caso Calcaterra la velina
cacciata da loro stessi e dopo le denunce degli imbarazzanti casi di
cui si sono resi protagonisti alcuni esponenti della trasmisisone, be
era nelle cose che mi avrebbero attaccato, anche qui li devo
ringraziare, ci hanno fatto crescere in soci e popolarità, a parte
qualche stupido, gli altri che non ci conoscevano sono venuti a
cercarci e molti sono rimasti con noi vedendo come operiamo in
trasparenza e sopratutto con un solo obbiettivo il bene degli animali
e dell'ambiente, il resto è fuffa da rispedire al mittente”.
Un ultima domanda come
vedi il futuro di AIDAA e il tuo in AIDAA?
“A
essere sincero ritengo che oramai AIDAA abbia una classe dirigente
matura per prendere in mano le redini e continuare il lavoro iniziato
oramai da tredici anni, eravamo in cinque ora siamo diverse migliaia.
Io rimango fin quando qualcun'altro e penso innanzitutto alla
propresidente Antonella Brunetti non ritiene sia giunto il suo
momento di spiccare il volo e onestamente non sono per le
associazioni che si riconoscono nelle persone singole, ma nelle idee
e di quelle ne ho ancora parecchie quindi non importa da quale ruolo,
ma sicuramente il mio futuro senza AIDAA diventa difficile da vedere
ed immaginare anche se non per forza sempre in prima linea”.
ALEX
BARDI