lunedì 1 settembre 2025

FIRENZE. UOMO UCCISO DA UN FULMINE MENTRE DAVA DA MANGIARE AL CANE

 Uomo di 65 anni muore colpito da fulmine mentre dava da mangiare al suo cane. Il tragico evento è accaduto sabato scorso a Castelfiorentino, vicino Firenze. Si attende l'esito dell'autopsia ma la dinamica della morte sembra già chiara.




DRAMMA A MOLFETTA. IL COMUNE FA TAGLIARE L'ERBA STRAG DI GATTI APPENA NATI

 Dramma e orrore a Molfetta, nel Barese. Quattro gattini, di circa un mese e mezzo di vita, sono stati uccisi dal tosaerba in azione. Molto probabilmente anche alcuni mici di pochi giorni hanno fatto la stessa fine. A darne l’allarme una signora che si prendeva cura di una colonia felina regolarmente registrata e che sapeva di alcune gatte che avevano partorito  nell'erba alta del giardino comunale. Proprio lo spazio verde che è stato falciato dagli addetti comunali. 

Le immagini di quanto accaduto, impubblicabili, sono rese ancora più tristi dalla presenza delle povere mamme gatte, con le mammelle a terra, che vagavano in pena, annusando e miagolando, nel tentativo di ritrovare i propri piccoli.
«Ora, non è del tutto chiaro di cosa sia andato storto nella catena di comando che ha autorizzato i lavori di falciatura senza aver previamente avvisato il referente di colonia, come prevede la legge che tutela le colonie feline. Sicuramente qualcuno ha sbagliato, e anche di grosso, e sicuramente andremo a fondo della orribile faccenda» scrivono gli animalisti di zona che si sono presi cura dell’unico micetto che si è salvato dalla mattanza. 
Ora la si teme che il drammatico episodio possa ripetersi: «La nostra paura è che, vista l'invasione di erbacce presente in città, si proceda al taglio indiscriminato senza rispettare le norme e senza curarsi delle numerose colonie presenti sul territorio.
Intanto, il sindaco di Molfetta, Tommaso Minervini, ha avviato una verifica per chiarire la dinamica del tragico accaduto: «E’ una notizia che ci addolora e ci sgomenta oltremodo - fa sapere - da sempre siamo sempre stati dalla parte degli animali e degli animalisti. Nella sede di Lama Scotella, ma anche nei giardini di altre sedi comunali, ospitiamo colonie feline. Ci siamo attivati per l’apertura di un gattile e da sempre diamo il massimo supporto alle associazioni animaliste. Saremo anche uno dei pochissimi comuni italiani ad avere un grande dog park attrezzato. Siamo al lavoro per individuare le responsabilità perché episodi come questo non debbano più avvenire»


A DUE ANNI DALSUO OMICIDIO E TRA LENTEZZE PROCESSUALI AVRA' MAI GIUSTIZIA L'ORSA AMARENA?

AVEZZANO (1 SETTEMBRE 2025) Sono passati due anni dalla morte di Amarena ammazzata a fucilate nella notte del 31 agosto 2023 da Andrea Leombruni. Solo a giugno dello scorso anno si sono chiuse le indagini e dopo un primo rinvio finalmente davanti al tribunale di Avezzano si è aperto il processo per l'uccisione dell'orsa marsicana pù famosa del parco d'Abruzzo,Lazio e Molise. Il processo riprenderà il 26 settembre prossimo. La domanda è quanto arriverà la sentenza di primo grado? E non è una domanda retorica in quanto seppur prorogato il rischio che il tribunale di Avezzano dove si svolge il processo Amarena chiuda prima della scadenza della proroga prevista per il 2017 è dietro l'angolo per carenza di personale, e questo vuol dire innazitutto udienze dilatate nel tempo con il rischio in caso di chiusura anticipata del tribunale di trasferi ento del processo a l'Aquila con tutte cio che ne consegue. "Appare ovvio che la difesa  come è nel suo interesse cerchi di dilatare il piu possibile i tempi del giudizio- scrive l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente- ma la domanda che ci facciamo è se dopo due anni dall'uccisione di Amarena  e dopo solo due udienze del processo è se questa orsa ammazzata a sangue freddo colpita alle spalle dal Leombruni mentre si stava allontanando avrà mai giustizia? Qualche dubbio ci viene visti i tempi larghi di questo processo e degli eventuali altri gradi di giudizio. Intanto altri orsi sono morti nel parco di Abruzzo e anche per loro non è detto che ci sarà giustizia. Ben vengno le leggi che hanno incrementato le pene- conclude il comunicato animalista- ma è chiaro che se non sono accompagnate da un potenziamento delle attività investigative che portino all'individuazione dei responsabili e se non vi sono degli snellimenti nelle procedure e nei tempi processuali, il rischio che queste leggi da sole è dietro l'angolo e non vorremmo che il caso Amarena sia  un esempio di quanto sosteniamo".

VITERBO. I CANI BAGNINO SALVANO LA VITA A UN TURISTA DI CAVENAGO BRIANZA

 La forte corrente lo stava trascinando sempre più lontano dalla riva e, a causa delle alte onde, non sarebbe stato in grado di tornare indietro. A soccorrere l’uomo di 59 anni sono stati Panna e Maia, un labrador e un golden retriver della Scuola Italia Cani Salvataggio. Quello di Viterbo non è il primo atto eroico compiuto dai ben addestrati cani bagnino in quest’estate.Ha sfiorato la tragedia la vacanza di un uomo di 59 anni residente a Cavenago Brianza e in villeggiatura in provincia di Viterbo.

Il turista si trovava presso lo stabilimento Stella Marina di Pescia Romana, nel comune di Montalto di Castro.


MONZA. I BOCCONI AVVELENATI UCCISONO IL CAGNOLINO MILO

 "Purtroppo il piccolo cagnolino, frequentatore abituale del parco, ci ha lasciato". Questo il messaggio con il quale, sulla pagina Facebook "Sei di Giussano Birone, Paina, Robbiano) se…", è stata annunciata la morte del piccolo Milo, il cagnolino che nei giorni scorsi, nel parco Nicholas Green, si è sentito male dopo aver mangiato un boccone da terra. Probabilmente avvelenato. 

L’allarme circa i presunti bocconi avvelenati era stato lanciato sullo stesso gruppo social e aveva destato parecchia preoccupazione tra coloro che sono soliti portare a passeggiare i loro quattro zampe nell'area verde cittadina. Il condizionale è d’obbligo perché al momento non ci sono riscontri ufficiali in merito alle sostanze contenute in quei bocconi. 

La passeggiata finita in tragedia

Nei giorni scorsi lo aveva fatto appunto anche una giussanese che vive proprio vicino al parco, proprietaria di Milo, un piccolo maltese di due anni. Una passeggiata che si è rivelata una tragedia. 
Subito dopo la quale il cagnolino si è completamente paralizzato. Sembrerebbe, a causa di qualche boccone avvelenato che avrebbe ingerito.

Nonostante la corsa dal veterinario con il passare dei giorni la situazione si è aggravata. Fino alla morte del piccolo maltese.