sabato 18 maggio 2024

BIMBO MORTO PER I MORSI DEL PITBULL. AIDAA<:"VICINANZA ALLA FAMIGLIA MA SI SALVI LA VITA DEL CANE"

PALAZZOLO VERCELLESE (18 MAGGIO 2024) "Quanto accaduto a Palazzolo Vrcellese è drammatico, e il primo pensiero va al dolore dei genitori del bimdo di 5 mesi morti a seguito dei morsi del cane e aloro va tutta la nostra vicinanza detto questo - scrivono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- invitiamo ancora una volta a non generalizzare e  chiediamo alle autorità una ricostruzione dettagliata di quanto accaduto e per chiedere una verifica attenta del comportamento del pitbull e la ricostruzione fedele di quanto successo e per questo invieremo lunedi un esposto alla procura di Vercelli proprio per chiedere questi approfondimenti. Il caso del piccolo Francesco Pio di Eboli ci insegna che non tutto è come appare e il quel caso i due pitbull stanno compiendo un ottimo lavoro di recupero guidati da esperti comportamentisti. Nel caso specifico di Vercelli ribadendo la nostra vicinanza alla famiglia per l'immenso dolore- chiude la nota AIDAA- annunciamo fin da ora che faremo tutto il possibile per garantire salva la vita di quel cane chein fondo si è solo comportato come il suo istinto gli ha suggerito".



ORSO GOLOSO RUBA MIELE A UN APIARIO NEL BELLUNESE

 Un complesso di arnie di proprietà di un apicoltore di Val di Zoldo (Belluno) è stato distrutto presumibilmente da un orso di passaggio il quale avrebbe asportato dall'allevamento circa 80 chilogrammi di miele, favi e fogli di cera.

    Lo riferisce la polizia provinciale che ha rilevato impronte e segni di unghiate tipici del plantigrado.
    Secondo gli esperti si tratterebbe di un esemplare di passaggio proveniente dalla Slovenia o dal Trentino.
    Le api presenti nelle arnie andate sfasciate sono andate disperse.

MOBILITAZIONE POPOLARE NELL'ALESSANDRINO CONTRO UN ALLEVAMENTO INTENSIVO DI GALLINE OVAIOLE

 Un allevamento di galline ovaiole in voliera, che dovrebbe nascere in provincia di Pavia, ma a 50 metri dalle case di Molino dei Torti, nell’Alessandrino. Di questo si è parlato l’altro giorno nella prima conferenza dei servizi per la valutazione del progetto, che si è chiusa con un rinvio. C’è tempo fino al 15 giugno ora per presentare osservazioni in vista del prossimo appuntamento del 20 e il Comitato “Per la salute della bassa Valle Scrivia – Stop allevamenti“, insieme alla Lav e alle associazioni ambientaliste sono al lavoro. "Da un progetto iniziale per 60mila posti – dice Bianca Boldrini della Lav – siamo arrivati a 211mila con un impatto evidentemente deleterio per i territori, In conferenza di servizi l’azienda ha fatto notare i vantaggi del sistema sottolineando come gli allevamenti industriali siano gli unici sostenibili. Ma il maxi-allevamento non porterebbe certo alcun vantaggio o indotto al territorio, arricchirebbe pochi a discapito di molti. Le attività produttive zootecniche, infatti, notoriamente impiegano numeri esigui di operatori, con effetti nulli sull’occupazione locale e pesanti ricadute sul territorio".


venerdì 17 maggio 2024

SPIRAGLI DI USCIRE DAL CASTELLER ANCHE PER PAPILLON. AIDAA "NO AL TRASFERIMENTO DI MASSA DEGLI ORSI ALL'ESTERO"

CASTELLER (17 MAGGIO 2024) Mentre per l'orsa JJ4 (GAIA) si sta delinando (lo diciamo con tutte le prudenze) un percorso che la avvia al trasferimento in un oasi della Foresta Nera in Germania, trasferimento sulle moodalità del quale non tutti sono d'accordo  ma che comunque vista la possibilità di sottrarre Gaia alla condanna a morte che pende ancora sulla sua testa è comunque meglio che continuare a lasciarla a Casteller in attesa di altre soluzioni. Diversa è la vicenda per Papillon che si trova anch'egli rinchiuso al Castellerma sul quale non pende nessuna condanna a morte. Papillon sta male, cosi come sta male Gaia e anche per lui la prigione del Casteller è inadatta e punitiva quindi anche lui deve essere liberato o rischia di morire, ma per lui occorre trovare in tempi rapidi una soluzione tutta Italiana perchè non diventi prassi il traferimento all'estero degli orsi problematici. Gli spazi dove realizzare un'oasi ci sono  prorprio a partire dal Trentino, e su questa linea si muovono gli animalisti di AIDAA Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che auspicano la soluzione di creare un oasi proprio in Trentino. "La creazione di un'oasi dedicata agli orsi problematici, potrebbe essere l'estrema ratio proprio per ospitare Papillon e gli altri orsi ritenuti tali che ricordiamolo con la legge trentina oggi sono destinati a morte quasi certa- scrivono gli animalisti- Sia chiaro noi siamo contrari alle gabbie e gli orsi come tutti i selvatici devono vivere liberi nel loro habitat ma dobbiamo anche fare i conti con la realtà Trentina che oggi non vede possibile la soluzine auspicata. Quindi lavoriamo per la salvezza, la dignità e il rispetto degli orsi nel loro habitat, ma allo stesso tempo cerchiamo di trovare soluzioni che evitino il traferimento di Papillon ed altri eventuali orsi fuori dall'Italia ma che permettano loro anche di aver salva la vita".



SERPENTE SI NASCONDE IN GARAGE A ROMA. CATTURATO E LIBERATO DAGLI ESPERTI

 Momenti di apprensione ieri sera in un garage condominiale al Tuscolano: un rettile si era intrufolato all’interno di una cassetta antincendio. Inutili i tentativi della polizia locale allertata dai condomini spaventati per la presenza dell’ofide. «Si è trattato di un biacco - spiega Andrea Lunerti chiamato a catturare il serpente - e con ogni probabilità alla ricerca di prede naturali».L’allarme è scattato ieri sera poco dopo le 22 in via Raimondo Scintu nel quadrante est della città. «Ci siamo resi conto - sottolinea l’etologo - che il biacco aveva percorso la rampa di ingresso circondata dal cemento e si è poi ritrovato incastrato nel locale senza riuscire più a trovare una via di fuga». La chiamata dell'amministratore alla centrale della polizia e la successiva identificazione del rettile. «Non è velenoso, ma è comprensibile lo spavento quando si incontra un serpente. Non dobbiamo avere paura di entrare in garage, ma essere prudenti», raccomanda Lunerti. «La stagione è caldissima e lo sarà nei prossimi mesi. C’è un intenso movimento degli animali in cerca di cibo e pronti a riprodursi. In questi situazioni - consiglia l’esperto - bisogna contattare il numero d’emergenza e non tentare mai di uccidere un serpente. Mettere in sicurezza l’ambiente e attendere l’arrivo del personale esperto». Il biacco è stato liberato stamani presso il Rifugio del Lupo, a Morlupo.


LE MALATTIE NEL CONIGLIO PET

 Le principali patologie del coniglio sono le patologie gastrointestinali, le patologie respiratorie, le patologie dentarie e le patologie dell’apparato genito-urinario. Il coniglio è un erbivoro stretto: ciò significa che in natura la sua alimentazione preveda l’assunzione di erba, piante erbacee spontanee, radici e cortecce.

Come alimentare il coniglio

L’alimento base è rappresentato dal fieno (quando non è possibile somministrare erba fresca), che deve essere sempre a disposizione. La fibra contenuta in questo alimento favorisce una regolare peristalsi (movimento dell’intestino). Altri alimenti che possono essere somministrati sono le verdure in foglia (sedano, finocchio e carote) in piccola quantità e il mangime “pellettato”, di buona qualità e privo di semi e cereali.

Un’alimentazione non corretta, lo scarso movimento ed eventuali condizioni “stressanti” (ricordiamo che il coniglio, in natura, è una preda e quindi tende a spaventarsi molto facilmente) possono favorire la comparsa di patologie gastrointestinali. Le più frequenti sono il rallentamento/blocco della peristalsi gastro-intestinale e le enteriti (diarrea).

Il rallentamento/blocco gastrointestinale si può manifestare in forma acuta o subacuta. Nella forma acuta, generalmente, il coniglio smette di mangiare, può essere meteorico (avere la pancia gonfia di gas), tende a stare fermo assumendo una posizione a “sfinge” con la schiena incurvata. Generalmente smette anche di defecare. Talvolta può anche verificarsi una morte improvvisa. Nelle forme subacute l’animale diminuisce gradualmente l’assunzione di cibo, tende a muoversi di meno e la defecazione è diminuita con feci più piccole e in minore quantità.

Se la situazione non viene risolta, può evolvere in un blocco gastrointestinale grave con possibile morte del soggetto. La diarrea, che generalmente compare in forma acuta, può essere conseguenza di un’alimentazione non adeguata o di parassitosi intestinali (i coccidi sono i parassiti più comuni).

Come respira il coniglio

Il coniglio è un animale che può respirare unicamente attraverso il naso: non può utilizzare anche la bocca come possono invece fare il cane od il gatto: qualsiasi affezione delle cavità nasali può generare gravi disturbi: sbalzi di temperatura, ambiente molto polveroso, utilizzo di una lettiera non adeguata (come ad esempio la sabbia per gatti) od una scarsa igiene della gabbia, che può determinare una produzione di gas ammoniacali dai residui di urine, possono favorire le patologie respiratorie.

Queste tendono spesso a cronicizzare favorendo la formazione di un muco denso nelle cavità nasali che il coniglio non riesce a espellere. Ciò impedisce una normale respirazione. Forti stress o manipolazioni non adeguate possono anche condurre l’animale a morte improvvisa.

Le patologie dentarie

Le patologie dentarie possono essere congenite o acquisite. Quelle congenite sono molto frequenti nei conigli di razza “Ariete”, mentre quelle acquisite sono generalmente correlate ad un’alimentazione non adeguata od a traumi.

I denti dei conigli sono caratterizzati da una crescita continua per tutta la vita dell’animale. Se da un lato ciò favorisce la ricrescita di quei denti eventualmente rotti a seguito di un trauma (conigli che cascando si traumatizzano il muso, conigli che mordono le sbarre della gabbia per attirare attenzione, ecc.), d’altra parte favorisce la crescita di punte dentarie “mal orientate”, verso la lingua o le guance, che possono produrre ferite nella bocca e portano l’animale a sospendere l’alimentazione per via del dolore.

In questi casi solitamente i conigli sospendono l’assunzione del fieno, prediligendo verdure e mangime (che devono masticare meno), presentano scolo di saliva dalla bocca, le feci diventano più piccole e “asciutte” fino alla completa perdita dell’appetito.

Le patologie genito-urinarie

Le patologie genito-urinarie più frequenti sono rappresentate dall’urolitiasi (calcoli a carico di reni e/o vescica) e dal carcinoma uterino. Il coniglio elimina il calcio contenuto negli alimenti solo ed esclusivamente attraverso le vie urinarie. L’eccesso di calcio nella dieta (broccoli, cavoli, coste, tarassaco, erbe aromatiche ne sono molto ricchi) ed eventuali infezioni delle vie urinarie possono favorire la formazione di calcoli. Generalmente presenta difficoltà nell’urinare, si imbratta di urina la regione perineale e può presentare tracce di sangue nelle urine.

Il tumore più frequente

Il carcinoma uterino è invece il tumore più frequente in questa specie. Una significativa percentuale delle femmine che non vengono sterilizzate presenta il rischio di sviluppo di questo tumore dopo i 3 anni d’età e ciò diminuisce ovviamente tantissimo la loro aspettativa di vita. Purtroppo, i sintomi compaiono solitamente quando il tumore ha già dato origine a metastasi a carico di altri organi. La sterilizzazione precoce, entro l’anno di età, è la migliore prevenzione.

Questo articolo nasce dalla collaborazione tra L’Eco di Bergamo e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo che ogni due settimane cura la rubrica «Amici con la coda» con consigli e informazioni utili per la cura e la conoscenza del mondo animale. L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo è costituito da tutti i medici veterinari iscritti all’Albo e assume nell’ambito dell’esercizio della professione veterinaria notevole importanza ed autorità. Rappresenta circa 600 professionisti su tutto il territorio bergamasco: medico veterinario per gli animali da compagnia, medico veterinario negli allevamenti zootecnici, medico veterinario nel Servizio veterinario pubblico.

Il rallentamento/blocco gastrointestinale si può manifestare in forma acuta o subacuta. Nella forma acuta, generalmente, il coniglio smette di mangiare, può essere meteorico (avere la pancia gonfia di gas), tende a stare fermo assumendo una posizione a “sfinge” con la schiena incurvata. Generalmente smette anche di defecare. Talvolta può anche verificarsi una morte improvvisa. Nelle forme subacute l’animale diminuisce gradualmente l’assunzione di cibo, tende a muoversi di meno e la defecazione è diminuita con feci più piccole e in minore quantità.

Se la situazione non viene risolta, può evolvere in un blocco gastrointestinale grave con possibile morte del soggetto. La diarrea, che generalmente compare in forma acuta, può essere conseguenza di un’alimentazione non adeguata o di parassitosi intestinali (i coccidi sono i parassiti più comuni).

Come respira il coniglio

Il coniglio è un animale che può respirare unicamente attraverso il naso: non può utilizzare anche la bocca come possono invece fare il cane od il gatto: qualsiasi affezione delle cavità nasali può generare gravi disturbi: sbalzi di temperatura, ambiente molto polveroso, utilizzo di una lettiera non adeguata (come ad esempio la sabbia per gatti) od una scarsa igiene della gabbia, che può determinare una produzione di gas ammoniacali dai residui di urine, possono favorire le patologie respiratorie.

Queste tendono spesso a cronicizzare favorendo la formazione di un muco denso nelle cavità nasali che il coniglio non riesce a espellere. Ciò impedisce una normale respirazione. Forti stress o manipolazioni non adeguate possono anche condurre l’animale a morte improvvisa.

Le patologie dentarie

Le patologie dentarie possono essere congenite o acquisite. Quelle congenite sono molto frequenti nei conigli di razza “Ariete”, mentre quelle acquisite sono generalmente correlate ad un’alimentazione non adeguata od a traumi.

I denti dei conigli sono caratterizzati da una crescita continua per tutta la vita dell’animale. Se da un lato ciò favorisce la ricrescita di quei denti eventualmente rotti a seguito di un trauma (conigli che cascando si traumatizzano il muso, conigli che mordono le sbarre della gabbia per attirare attenzione, ecc.), d’altra parte favorisce la crescita di punte dentarie “mal orientate”, verso la lingua o le guance, che possono produrre ferite nella bocca e portano l’animale a sospendere l’alimentazione per via del dolore.

In questi casi solitamente i conigli sospendono l’assunzione del fieno, prediligendo verdure e mangime (che devono masticare meno), presentano scolo di saliva dalla bocca, le feci diventano più piccole e “asciutte” fino alla completa perdita dell’appetito.

Le patologie genito-urinarie

Le patologie genito-urinarie più frequenti sono rappresentate dall’urolitiasi (calcoli a carico di reni e/o vescica) e dal carcinoma uterino. Il coniglio elimina il calcio contenuto negli alimenti solo ed esclusivamente attraverso le vie urinarie. L’eccesso di calcio nella dieta (broccoli, cavoli, coste, tarassaco, erbe aromatiche ne sono molto ricchi) ed eventuali infezioni delle vie urinarie possono favorire la formazione di calcoli. Generalmente presenta difficoltà nell’urinare, si imbratta di urina la regione perineale e può presentare tracce di sangue nelle urine.

Il tumore più frequente

Il carcinoma uterino è invece il tumore più frequente in questa specie. Una significativa percentuale delle femmine che non vengono sterilizzate presenta il rischio di sviluppo di questo tumore dopo i 3 anni d’età e ciò diminuisce ovviamente tantissimo la loro aspettativa di vita. Purtroppo, i sintomi compaiono solitamente quando il tumore ha già dato origine a metastasi a carico di altri organi. La sterilizzazione precoce, entro l’anno di età, è la migliore prevenzione.

Questo articolo nasce dalla collaborazione tra L’Eco di Bergamo e l’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo che ogni due settimane cura la rubrica «Amici con la coda» con consigli e informazioni utili per la cura e la conoscenza del mondo animale. L’Ordine dei medici veterinari della provincia di Bergamo è costituito da tutti i medici veterinari iscritti all’Albo e assume nell’ambito dell’esercizio della professione veterinaria notevole importanza ed autorità. Rappresenta circa 600 professionisti su tutto il territorio bergamasco: medico veterinario per gli animali da compagnia, medico veterinario negli allevamenti zootecnici, medico veterinario nel Servizio veterinario pubblico.



giovedì 16 maggio 2024

TROPPI CANI ABBANDONATI A SESSANO DEL MOLISE

SESSANO DEL MOLISE. Sessano del Molise, negli ultimi mesi numerosi cani abbandonati sul territorio comunale. Il sindaco Venditti lancia un appello alle istituzioni e alla cittadinanza.

“Negli ultimi mesi sul territorio comunale di Sessano del Molise sono stati abbandonati numerosi cani. L’ultimo episodio solo qualche giorno fa, quando tre animali sono stati lasciati sul ciglio della strada. La situazione è diventata ormai preoccupante e sta mettendo a dura prova le risorse e la pazienza della nostra comunità”. A dichiararlo è il sindaco Pino Venditti che ha specificato come l’amministrazione comunale si sia prontamente attivata, allertando le autorità competenti per affrontare la problematica. “Tuttavia – ha continuato il primo cittadino –, per contrastare efficacemente questo fenomeno, è indispensabile un ulteriore sforzo da parte delle istituzioni. Per questo motivo chiedo con fermezza l’intensificazione dei controlli sul territorio da parte delle istituzioni preposte”.“Non possiamo tollerare ulteriormente questi atti che non solo denotano una grave mancanza di senso civico, ma costituiscono anche un reato punibile dalla legge”, ha continuato il sindaco Venditti. “Rivolgo un accorato appello a tutta la cittadinanza affinché non si verifichino più simili comportamenti. Ogni cane abbandonato è una vita che viene lasciata al suo destino e rappresenta un problema per tutta la comunità. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare qualsiasi caso di abbandono o maltrattamento di animali. Solo con la collaborazione di tutti potremo arginare questo fenomeno e garantire un ambiente più sicuro e rispettoso per i nostri amici a quattro zampe”, ha concluso il primo cittadino di Sessano del Molise.“Non possiamo tollerare ulteriormente questi atti che non solo denotano una grave mancanza di senso civico, ma costituiscono anche un reato punibile dalla legge”, ha continuato il sindaco Venditti. “Rivolgo un accorato appello a tutta la cittadinanza affinché non si verifichino più simili comportamenti. Ogni cane abbandonato è una vita che viene lasciata al suo destino e rappresenta un problema per tutta la comunità. Invitiamo tutti i cittadini a segnalare qualsiasi caso di abbandono o maltrattamento di animali. Solo con la collaborazione di tutti potremo arginare questo fenomeno e garantire un ambiente più sicuro e rispettoso per i nostri amici a quattro zampe”, ha concluso il primo cittadino di Sessano del Molise.


PAURA AD AVEZZANO, DUE CANI LASCIATI LIBERI SBRANANO UN GATTO

 Avezzano. Terrore ad Avezzano, due pitbull liberi in pieno centro sbranano un gattino. Il fatto è accaduto ieri, intorno alle 15.30 in centro città. I due cani si trovavano vicino a una scuola nei pressi di via Pereto. I testimoni terrorizzati hanno visto i molossi aggirarsi liberi per le strade, entrare in un cortile e in un garage condominiale e sbranare il gatto.“Nella zona c’è una scuola e molti bambini giocano nei dintorni”, ha dichiarato un testimone, “è una tragedia sfiorata, al posto di quel povero animale poteva esserci un bimbo. La ragazza proprietaria del gattino, nel vederlo esanime a terra ha urlato e pianto”, spiega il testimone, “tutti urlavano e si chiudevano in casa, una scena da brividi”.

“I cani giravano indisturbati, liberi, senza controllo, senza il padrone. Abbiamo visto il gatto in bocca a uno dei cani, una scena sconvolgente”. Conclude il cittadino visibilmente scosso dall’accaduto. Sul posto sono intervenuti gli agenti del commissariato di polizia di Avezzano per chiarire la dinamica dei fatti e le eventuali responsabilità.“Nella zona c’è una scuola e molti bambini giocano nei dintorni”, ha dichiarato un testimone, “è una tragedia sfiorata, al posto di quel povero animale poteva esserci un bimbo. La ragazza proprietaria del gattino, nel vederlo esanime a terra ha urlato e pianto”, spiega il testimone, “tutti urlavano e si chiudevano in casa, una scena da brividi”.



CANE SBRANATO DA PITBULL. IDENTIFICATA LA PROPRIETARIA ARRESTATA PER UN ACCOLTELLAMENTO

Ipadroni del cane sbranato da un pitbull il primo maggio al Belvedere tra via Calamandrei e via della Benedicta, sulle alture tra Voltri e Pra', hanno riconosciuto in foto la proprietaria dell'animale che aveva fatto perdere le proprie tracce subito dopo la tragedia. La donna era stata identificata come presunta responsabile in seguito alle indagini svolte dai carabinieri di Voltri, che hanno convocato le vittime dell'aggressione in caserma. Hanno così appreso dai militari che la donna, nel frattempo, era stata arrestata per aver accoltellato il compagno al culmine di una lite in via Calamandrei. Fatti che risalgono al 26 aprile e che hanno portato all'arresto dopo le indagini svolte e l'emissione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere. La donna, una 55enne, è accusata di tentato omicidio per aver colpito con un manico di scopa il compagno di 70 anni e averlo ferito all'addome con un coltello da cucina. L'uomo era stato poi portato in codice rosso al pronto soccorso e ora, dopo due interventi chirurgici, non sarebbe più in pericolo di vita. In quella circostanza la donna era stata fermata e denunciata in attesa degli accertamenti investigativi, poi successivamente arrestata e portata nel carcere di Pontedecimo.Tornando ai fatti relativi al primo maggio, invece, la tragedia si era consumata durante una passeggiata nell'area verde: i proprietari di un meticcio di taglia media, madre e figlio avevano visto arrivare di corsa un pitbull senza guinzaglio che, in un attimo, si era avventato sul loro cane. I due avevano cercato di dividere gli animali senza successo rimanendo a loro volta feriti, poi alla fino erano riusciti a liberare la cagnolina correndo al pronto soccorso veterinario, purtroppo però non c'era stato nulla da fare, troppo gravi le lesioni riportate. "Se fosse stata arrestata subito la nostra cagnolina sarebbe ancora viva" commentano con amarezza i proprietari a GenovaToday.


CASALBAGLIANO. RITROVATI NEL CASSONETTO 8 CUCCIOLI DI GATTI TUTTI MORTI

 ALESSANDRIA – Un nuovo triste e indecente caso di cattiveria e crudeltà nei confronti degli animali. La denuncia arriva dall’ufficio Welfare animale del Comune di Alessandria che racconta quanto avvenuto ieri, mercoledì 15 maggio 2024 a Casalbagliano. Nella frazione di Alessandria infatti, in un cassonetto, un operatore di Amag Ambiente ha scoperto dei cuccioli di gatto e per questo ha subito richiesto l’intervento della Vigilanza ambientale che ha solo potuto constatare il decesso degli animali. L’operatore che si è accorto della situazione ha visto “a diversi metri di distanza dal cassonetto, lì davanti, una Fiat Panda verde militare, ma il conducente è riuscito a risalire immediatamente  per ripartire a tutta velocità“. Questo caso purtroppo si aggiunge ad altri registrati in provincia nei mesi scorsi. I cuccioli trovati morti sono 4 in tutto. L’ufficio Welfare animale ricorda che per evitare tragedie come queste basta sterilizzare i propri animali o chiedere l’aiuto degli stessi uffici: welfare.animale@comune.alessandria.it, tel.: 0131 515249.



ESCHE AVVELENATE A BATTUPAGLIA. CAGNOLINO IN PROGNOSI RISERVATA

Allarme esche avvelenate a Battipaglia: a divulgare a mezzo social l'avviso, "Batti la Ciotola".

"Ci segnalano esche avvelenate su via Olevano a Battipaglia. C'è già un cagnolino ricoverato in gravi condizioni per aver solo leccato l'osso esca - si legge sul post- Si tratta del Brodifacoum veleno che provoca la morte per disidratazione". L'appello degli animalisti è di denunciare i responsabili alle autorità competenti e di prestare massima attenzione per tutelare i propri amici di zampa. Urge, intanto, un intervento per la bonifica dei luoghi.


mercoledì 15 maggio 2024

MOLISE. NEL 2023 MORTI AVVELENATI 64 CANI DA TARTUFO. AIDAA: "AZIONI CRIMINALI INACCETTABILI".

CAMPOBASSO (15 maggio 2024) E' ripartita in questi giorni la stagione di ricerca del trtufo in Molise. Ma a farla da padrone è ancora l'inchiesta sui cani avvelenati, in particolare sul maxi avvelenamento di San Pietro Avellana avvenuto nel mese di novembre del 2023 quando sono morti 15 cani da tartufo a cusa del veleno. Numeri che crescono in maniera impressionante se si tine conto di tutto il 2023 dove in Molise a morire per le esche avvelenate sono stati complessivamente 64 cani. Sulla vicenda intervengono gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che in una nota denunciano la situazione e la bollano come insostenibile: "64 cani morti avvelenati sono un'enormità se si tiene conto del fatto che questo accade in una piccola porzione del Molise- scrivono gli animalisti- occorre trovare il sistema di proteggere questi cani anche al costo di bloccare la ricerca di tartufi in tutta la regione al primo caso di avvelenamento".



SESTRI LEVANTE. GATTO UCCISO DA UN CANE SENZA GUINZAGLIO. DENUNCIATO IL PADRONE

 Sestri Levante (Genova) – E’ stato identificato e denunciato il padrone del cane lasciato libero senza guinzaglio che ha ucciso a morsi un gatto che era diventato la mascotte di quartiere e che da anni era seguito ed accudito da molti abitanti della cittadina del levante ligure.

Alcuni giorni fa un grosso cane condotto a spasso senza il regolamentare guinzaglio si è improvvisamente avventato sul gatto sbranandolo e alla scena ha assistito una donna che ha fotografato il cane ed il padrone che, per questo motivo, l’ha minacciata e insultata.
La foto è stata consegnata all’associazione Stop Animal Crimes che l’ha fatta pervenire alla polizia locale del Comune di Sestri Levante.
L’indignazione per l’episodio ha fatto scattare una indagine che ha portato in breve ad identificare cane e padrone.
La violazione della norma che impone l’uso del guinzaglio in tutti i centri urbani e la morte del gattino mascotte ha fatto scattare la denuncia per il padrone che rischia una pesante sanzione per i reati di omessa custodia e uccisione di animali.

MORTA GALASSIA. IL CANE DEI POMPIERI CHE SALVO' 4 PERSONE

 Èmorta Galassia, il cane eroe dei vigili del fuoco in azione anche a Rigopiano e nella tragedia del ponte Morandi. L'animale, una femmina di border collie di 14 anni, apparteneva alle unità cinofile della direzione regionale dei vigili del fuoco delle Marche e ha prestato servizio da maggio 2013 fino a ottobre 2020.

Ha onorato il suo speciale percorso con quasi 150 ricerche all'attivo nell'ambito di diverse calamità, fra cui il terremoto di Modena, la valanga di Rigopiano, il crollo del ponte Morandi, l'incidente dei due arei tornado ad Ascoli Piceno.

Nel suo curriculum vanta il ritrovamento di quattro persone. La caserma dei vigili del fuoco di Fermo rivolge un sentito ringraziamento a Galassia e al suo conduttore, Franco Alessandrini, che "grazie al lavoro svolto insieme con passione e senso del dovere, hanno costituito un valido riferimento operativo per tutti i colleghi".



martedì 14 maggio 2024

GERENZAGO I BAMBINI DI SCUOLA SALVANO UN NETICCIO FINITO NEL FOSSO

 Gerenzago (Pavia), 14 maggio 2024 – Come Pongo e Peggy nel film di Walt Disney, solo che in questo caso non c’erano 101 dalmata da salvare dalla feroce Crudelia, ma soltanto un cagnolino vittima di una persona senza scrupoli.

Il meticcio di circa due mesi era stato gettato in un fosso accanto alla scuola dell’infanzia “Madonna di Fatima” e, se non fosse stato per la particolare sensibilità degli alunni, non ce l’avrebbe fatta. Sono stati i bambini arrivati nel parcheggio della prima del normale orario d’ingresso, infatti, ad avvertire i guaiti e a non voler entrare. “Sento piangere, dobbiamo fare qualcosa. Dobbiamo salvarlo” ha ripetuto una bambina, la prima ad essersi accorta che c’era chi chiedeva aiuto. Man mano che arrivavano gli altri piccoli, i guaiti si sono fatti sempre più deboli e i bambini non ne volevano saperne di varcare l’ingresso della scuola.

Quando è uscita la maestra che, non si era accorta di nulla perché aspettava i suoi scolari all’interno, ha visto in un fosso un sacchetto della spesa che si muoveva ed è scesa a prenderlo. All’interno un meticcio di circa due mesi con le zampe posteriori paralizzate.



GAIA TRASFERITA NELLA FORESTA NERA. AIDAA: FINALMENTE UNA DECISIONE GIUSTA

 TRENTO (14 MAGGIO 2024) "Apprendiamo con soddisfazione la decisione di trasferire l'orsa JJ4 in un oasi della Foresta Nera in Germania da parte della provincia di Trento cosi come riportato dalla stampa. Ovviamente ci auguriamo che la stessa sorte tocchi all'orso Papillon anche lui rinchiuso al Casteller ed anche lui  come Gaia in condizioni di salute non buone cosi come hanno rivelato i referti veterinari delle ultime sette visite agli orsi. Questo però non ci fa cambiare opinione sulla politica verso i plantigradi della giuntea della provincia di Trento contro la quale politica continueremo a combattere per la salvezza di tutti gli orsi".


MAMMA ORSA GAIA SARA' TRASFERITA IN UN OASI DELLA FORESTA NERA IN GERMANIA

L'orsa JJ4 sarà trasferita dal Centro recupero fauna alpina Casteller di Trento a un'oasi della Foresta Nera, in Germania. Lo ha deciso il presidente della Provincia autonoma, Maurizio Fugatti, come riporta il Corriere del Trentino. Sul plantigrado, catturato all'indomani dell'aggressione mortale al runner 26enne Andrea Papi, pende un'ordinanza di abbattimento firmata dal governatore proprio a seguito dell'uccisione del giovane di Caldes. Il provvedimento, sospeso dal Tar su riscorso delle associazioni animaliste, è ora al vaglio del Consiglio di Stato. Stando a quanto si apprende, l'orsa sarà trasferita in autunno.

Una novità assoluta dopo oltre un anno in cui l'animale era stata al centro del dibattito politico. Dopo la morte di Andrea Papi infatti il presidente della Provincia aveva decretato l'uccisione dell'animale e solo l'intervento delle associazioni animaliste e i loro uffici legali avevano bloccato l'attuazione dell'ordinanza di abbattimento. Una battaglia legale all'interno delle aule del Tribunale amministrativo trentino che deve ancora vedere la conclusione. La prossima udienza è infatti fissata al prossimo 30 maggio. Nel frattempo il Trentino si è diviso. Da una parte c'è chi pensa che gli orsi siano un pericolo per la popolazione e non debbano più stare nei boschi della provincia; dall'altra chi è convinto che una convivenza sia possibile e che l'uccisione di Papi sia la conseguenza di venti anni di negligenza da parte della politica nel mettere in atto tutte quelle precauzioni che impediscono agli orsi di diventare confidenti e mantengono una distanza di sicurezza fra animale e uomo. Intanto fuori dai tribunali per mesi si sono susseguite manifestazioni degli animalisti contro Fugatti e le scelte della provincia. Ma il caso degli orsi trentini è diventato nazionale, con tante personalità del giornalismo e dello spettacolo che si sono schierate pro e contro il presidente del Trentino. Ma fuori dai tribunali c'era soprattutto il dolore della famiglia del giovane Andrea Papi, che non ha mai puntato il dito contro l'orso e non ne ha mai chiesto l'abbattimento. Ha anzi sempre specificato come la morte del figlio non fosse stata un incidente ma fosse stata la conseguenza di chi aveva deciso di riportare i plantigradi in Trentino e soprattutto di farlo in determinate condizioni. 




SALA CONSILINA. TAGLIA DA 5.000 SUI RESPONSABILI DEL MASSACRO DEI CANI

SALA CONSILINA (SA 14 MAGGIO 2024) "Il barbaro atto criminale compito nei giorni scorsi a Sala Consilina che ha portato all'avvenemalento di tre cani, mentre altri due sono stati sparati non può e non deve restare impunito. Per questo  come Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA abbiamo deciso di istituire una taglia di 5.000 euro che verrà pagata a chi con la sua denuncia formale ed espressa nelle forme di legge aiuterà ad individuare e far condannare in via definiva il responsabile o i responsabili di tale scempio". Questo il comunicato degli animalisti di AIDAA che annunciano la taglia sui responsabili del crimine contro 5 cani avvenuto nei giorni scorsi a Sala Consilina in provincia di Salerno.



lunedì 13 maggio 2024

ANCORA UN ORSO INVESTITO DA UN AUTO IN TRENTINO. E' IL TERZO IN POCHI GIORNI

 Un orso è stato urtato da un’auto ieri sera in località Costa Rotian, nel comune di Commezzadura.

 Secondo il racconto della persona che si trovava al volante, l’animale sarebbe piombato sulla strada all’improvviso, mettendosi immediatamente in fuga dopo l’impatto. 

Ne dà notizia la Provincia di Trento. 

Dopo l'allarme  la squadra emergenza del Corpo forestale trentino (attivata dalla Centrale dei Vigili del fuoco) è intervenuta sul posto con il nucleo cinofilo per accertarsi che l’animale si fosse allontanato dalla zona abitata. Si ricorda che in questi casi è importante non scendere dal proprio veicolo e attendere sul posto l'arrivo dei forestali, a garanzia della propria sicurezza. 

Sempre in val di Sole lo scorso 8 maggio due auto avevano urtato altrettanti orsi che avevano attraversato improvvisamente la strada fra i centri abitati di Vermiglio e Fucine di Ossana. 



COLLI A VOLTURNO. CANE DA CACCIA TROVATO IMPICCATO

 COLLI A VOLTURNO. Commentare una scenda tanto atroce e’ davvero difficile. E’ questa l’amara sorpresa che alcuni lettori della nostra testata giornalistica intenti nella pratica di attività sportiva nella zona pianeggiante di Valle Porcina a Colli a Volturno, si sono ritrovati dinanzi gli occhi. Un esemplare di cane, probabilmente setter da caccia, penzolante da una pianta, legato con uno spago e molto probabilmente impiccato. Un fatto di una brutalità assoluta. Al povero animale era stato rasato anche parte del pelo. Immediata la segnalazione dei passanti agli organi competenti in materia per la rimozione del corpo esanime del povero “AMICO A QUATTRO ZAMPE”. Una scena raccapricciante e per questo motivo anche nelle foto di copertina e in gallery dell’articolo abbiamo coperto in maniera volontaria il volto dell’animale, per non urtare nessuna tipo di sensibilità. Da chiarire il motivo di questo gesto sconsiderato messo a segno davvero da qualcuno che non ha scrupoli e che soprattutto mostra poco amore per gli animali.


domenica 12 maggio 2024

TESTA DI CANE E OSSA BRUCIATE RITROVATE A BENEVENTO

Un macabro ritrovamento questo pomeriggio in località Pantano, alla periferia cittadina. La testa, presumibilmente di un cane, è stata trovata lungo la pista ciclopedonale Benevento-Vitulano, denominata “Paesaggi Sanniti”: a segnalare l’accaduto un podista, che stava percorrendo a strada e che ha notato il cadavere.

A catturare l’attenzione del cittadino è stata, poco distante, una parte bruciata del terreno e della vegetazione, ai margini della carreggiata, dove erano presenti delle ossa. Da chiarire ancora la dinamica di quanto successo, in quanto potrebbe anche trattarsi di un animale in decomposizione.


sabato 11 maggio 2024

SPARA A UN CANE CON IL FUCILE AD ARIA COMPRESSA. DENUNCIATO

 Èaccusato di aver sparato a un cucciolo di cane con una carabina ad aria compressa un uomo di 66 anni, denunciato dalla polizia.

Il personale della Polizia di Stato di Perugia, a seguito di segnalazione al Numero Unico di Emergenza Europeo, è intervenuto in un condominio per una segnalazione di colpi di arma da fuoco.

Giunti sul posto, gli agenti hanno constatato, anche grazie a quanto riferito dal richiedente, che non si trattava di un’arma da fuoco ma, bensì, di una carabina ad aria compressa.

Nello specifico, infatti, chi ha dato l'allarme  riferito agli agenti che la mattina precedente un vicino di casa – successivamente identificato come un cittadino italiano, di 66 anni - mentre si stava esercitando al tiro con, nel piazzale condominiale del palazzo, ha sparato con il fucile ad aria al suo cane, procurandogli delle lesioni.

Gli agenti hanno quindi preso contatti con il 66enne che ha consegnato ai poliziotti la carabina, in seguito sottoposta a sequestro unitamente alle munizioni.


venerdì 10 maggio 2024

CROTONE. 8 GATTI UCCISI, SVENTRATI E FATTI A PEZZI. AIDAA:PPOTREBBE ESSERE OPERA SATANISTI

CROTONE (10 MAGGIO 2024) Una vera e propria strage di gatti a Crotone, dove sono stati trovati in diverse zone della città 8 gatti uccisi con un arma da taglio poi sventrati e fatti a pezzi. I gatti sono stati ritrovati in diverse zone della città calabrese e subito sono scattate le indagini per cercare i responsabili di questa carneficina. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha deciso l'invio lunedi di una denuncia presso la procura della repubblica di Crotone. In una dura nota gi animalisti sostengono che:"Si potrebbe trattare di una azione di uno o più sadici criminali o di una setta satanica, magari per l'iniziazione di qualche nuovo adepto, infatti- scrivono gli animalisti- nel crotonese operano da anni gruppi esoterico-satanisti le cui prime notizie risalgono alla fine del 2013 quando già si parlava di messe nere e suicidi sospetti. Invitiamo a tenere gli occhi bene aperti e a denunciare eventuli sospetti alle forze dell'ordine perchè in queste settimane è toccato ai gatti poi non si sà chi o cosa protrebbe essere di mira. Ovviamente- concludono gli animalisti- non va nemmeno trascurata la pista delle bande di giovani criminali ma questa situazione con le conformazioni dei tagli e dei metodi utilizzati per uccidere gli animali indicherebbero una strada ben precisa: sadismo o satanismo".



ANCHE LE GALLINE ARROSSISCONO. LO SAPEVATE?

 Avete mai provato a prendere in braccio una gallina? Quasi sempre la loro reazione è un verso non particolarmente soddisfatto, che indica come l'animale si senta a disagio. Non è il solo segnale che mandano per indicare il loro stato di fastidio: un nuovo studio pubblicato su Applied Animal Behavior Science dimostra che, proprio come noi umani, anche le galline arrossiscono, sulle guance, sulle orecchie e sulle pieghe di pelle che hanno sotto il mento. Questo indica in generale uno stato di eccitazione, che può essere positivo o negativo – come capita a noi umani.Va detto che le galline non sono i primi uccelli nei quali viene identificata questa risposta emotiva: reazioni simili sono state osservate nelle are e negli avvoltoi. Per scoprire se anche le galline arrossiscono, il team dell'università di Tour ha studiato per mesi sei esemplari esposti a scenari di diverso genere, sia positivi (per esempio venire nutrite) sia negativi (per esempio venire catturate). Grazie a migliaia di fotografie, e all'uso di un algoritmo in grado di identificare le differenze di colore nel volto delle galline, il gruppo di ricerca ha potuto confermare che sì, anche loro diventano rosse in risposta a queste situazioni.I risultati, che per ora sono relativi solo a un campione ridotto di galline e andrebbero verificati su numeri più consistenti, dimostrano che l'arrossimento non è solo una risposta a stimoli negativi: nutriti con il loro cibo preferito, i volatili si sono eccitati e hanno "cambiato colore".

Un ulteriore esperimento, che ha coinvolto questa volta 13 galline che erano state abituate alla presenza degli umani e a venire maneggiate, ha dimostrato che in questi casi gli animali arrossiscono di meno. Gli autori sono convinti che capire meglio come funziona l'arrossimento delle galline può aiutare a leggere più facilmente il loro stato d'animo, e quindi a favorire il loro benessere.


fonte 

Anche le galline arrossiscono - Focus.it