Alla Vostra cortese attenzione.
Oggetto: Richiesta motivata e documentata al fine dell'annullamento del
parcheggio residenziale interrato Orsini - Cogne,progetto non
necessario e di pubblica utilità ,in quanto:
1) Nella zona abbondano numerosi posti auto .
2) Annullerebbe il giardino pubblico (comprendente un albero secolare)alberato
zona di progetto.
3) Verrebbe anche cancellato il parcheggio gratuito a pettine che circonda il
giardino.
4) Metterebbe a rischio,con i tiranti, i palazzi Aler posti a pochi m dalla
zona di progetto.
5)Sotto la zona di progetto è situato un canale .
Motivazioni nel dettaglio:
In merito al
piano di ripiantumazione e destinazione delle alberature presenti.le
dichiarazioni in merito sono state non solo discordanti ma anche
contraddittorie.
1) Secondo l'agronomo della Concessionaria La Torrazza , dott. Turconi, le
alberature attualmente presenti,a parte quattro casi, vanno tutte abbattute.
2) Secondo la Concessionaria ne andrebbe mantenuta solo "una (non definita)
parte".
3) Secondo l'ex assessore B. Simini saranno tutte spostate in
un'altra (non definita) zona .
4) Secondo l'agronoma Laura Gatti (curatrice gli alberi storici di
Milano) le alberature esistenti non sono trapiantabili , sia
perchè sono ormai alberi a largo fusto e sia perchè molti appartengono
al genere non ripiantumabile.
5) Secondo l'agronomo A. Carugati la valutazione del dott.Turconi in
merito alle alberature attualmente presenti non è corretta e
l'attecchimento di qualunque futura alberatura sarà ostacolato dalla
scarsità del terreno ridistribuito sul parcheggio,per cui verrà seminata solo
erba e vegetazione bassa.
L'agronomo
super partes Alessandro Carugati dopo aver letto il piano di
ripiantumazione della concessionaria ha relazionato che:
1) Sono
carenti e criticabili ,al riguardo della zona di progetto, le
valutazioni sia degli aspetti paesistici e sia dell'impatto
ambientale, in quanto l'area del progetto è del genere "di pregio" e
non "un vuoto tra degli immobili dai valori paesistici,storici ,vedutistici
,simbolici e visivi uguali a zero"(giudizio smentito dalla
presenza e la veduta ,a pochi m,sia della storica Scuola Calcio Bariviera che
della monumentale Villa Scheibler circondata dall'omonimo parco,ex rinomato
vivaio che riforniva tutta la regione lombarda).
2) E'
mancata l'applicazione delle prescrizioni tecniche di cui alle Linee Guida dgr
7\11045 del 2002.
3) E'
necessaria una relazione paesistica.
4) La
presenza del manufatto interrato Villoresi necessita di un'indagine
approfondita e condotta da esperti in grado di accertare la sua compatibilità
con il progetto .La presenza dei condotti fognari infatti costituisce,già da
sola, un valido motivo per richiedere la revisione del progetto.
5) In
presenza di elementi con più di 50 anni di vetustà(canale Villoresi e
albero centenario) è opportuna una liberatoria da parte della
Sovrintendenza.
6) Gli
alberi presenti ,la cui maggior parte è di pregio ( al contrario di
quanto affermato dall'agronomo della cooperativa) e di una certa
dimensione non hanno nessuna possibilità di sopravvivenza in caso di
trapianto.
7) La
scarsità del futuro terreno di coltura (vengono specificati solo 35 cm di
terra da coltivo ) non è adeguata alla piantumazione di nuove
essenze arboree (a rischio o di non attecchimento o di schianto) ma si
rivela adeguata solo per prato e vegetazione bassa.
8)
L'ingresso e lo scivolo verso l'interno del parcheggio è previsto a pochi
m di distanza dell'albero secolare. E' evidente che ne deriverà un esteso
danneggiamento all'apparato radicale con gravi e letali conseguenze per la
pianta.
9) Le spese
previste per i proprietari-condomini dei box ,in merito al mantenimento
superficiale, sono molto limitate e non compatibili con la gestione
di un'area alberata. Mentre appaiono adeguate per un giardino privo di
alberature.
Come
Comitato,in merito al fallimentare piano di ripiantumazione , la scorretta
valutazione del verde esistente e la sicurezza messa in
pericolo dalle nuove alberature a rischio di schianto ,abbiamo
presentato,il 12 novembre 2007, un esposto tramite gli avv. Alberto
Morelli e Stefania Maniscalchi. Il Tar ha dichiarato giustificati
ed accoglibili le motivazioni del ricorso ma non ha concesso la
sospensiva in quanto ,non essendo ancora concluso l'iter burocratico e non
essendo ancora stato firmato il permesso di costruire ,le alberature
non erano in stato di imminente pericolo.
L'agronoma
Laura Gatti (ha in cura gli alberi storici di Milano) ha
appuntato,dopo un'attenta lettura del piano di ripiantumazione della La
Torrazza che:
1) E'
prevista una eccessiva densità di nuove ripiantumazioni : la presenza delle
griglie di areazione, ingressi,ascensori,scalinate e addirittura una pista
ciclabile sono in netto contrasto con la elevata quantità alberature
previste ,cioè75:cioè quasi una ventina di più rispetto a quelle presenti oggi
nel giardino libero dalle sovrastrutture elencate sopra.
2) La terra
di coltivo sopra il parcheggio (35\40 cm)è troppo scarsa per mantenere delle
alberature.
3) Non è
specificato chi dovrà prendersi carico delle essenze trapiantate.
4) Non sono
rispettate le prescrizioni riguardanti i nuovi impianti( es. le distanze,le
progettazioni delle sistemazioni superficiali ecc.)
5) Non ci
sono indicazioni che specifichino la protezione o la destinazione o
degli alberi che interferiscono con il cantiere.
6) Sono
violati i protocolli SIA ed ISA i quali vietano l'abbattimento di
alberature per questioni di criteri estetici o di pregio.
La
concessionaria ha affidato allo stesso operatore sia l'analisi del
presente stato superficiale che il progetto della futura ripiantumazione.
Inoltre il Comune le cederà le alberature abbattute. Di tale procedura non è
evidente un chiaro conflitto di interessi?
A
dimostrazione dell'impossibilità dell'attecchimento di piante ad alto fusto su
un parcheggio interrato ci sono i box interrati di v. Val Lagarina
,situati a poca distanza da v. Orsini. In superficie il Comune non ha
mai ripiantumato essenze ne sono mai cresciute, durante questi diversi
anni dalla costruzione del parcheggio,spontaneamente. D'estate non
sopravvive nemmeno l'erba e la differenza di verde tra la zona sul tetto
del garage interrato e quella naturale è netta e visibile ad occhio
nudo .
N.B.
1) Perchè la scelta dei parcheggi
residenziali è spesso caduta in zone occupate da verde pubblico?
La ex Giunta voleva scaricarne la
manutenzione ai privati (ipotesi riportata dai maggiori quotidiani)?
2) Ora
il verde e le alberature sono autonome ,cioè si automantengono a costo
praticamente zero (non necessitano infatti dell'intervento dell'uomo per
quanto riguarda il bisogno dell'acqua).Dopo la costruzione del parcheggio
,invece, sarà necessario un impianto idrico artificiale con annessa una
costante e costosa manutenzione.
3) Il canale
Villoresi,ora interrato scorreva ,anni fa,in superficie,sfociando in una
roggia ancora presente e visibile nel parco Vivaio. In caso di
costruzione dei box interrati non sarebbe più recuperabile .In vista dell'Expò
sentiamo tanto parlare" di vie d'acqua" come collegamenti tra tutti i
quartieri della città . Perchè non considerare anche alla riqualificazione di
tale canale al fine di una riqualificazione di Quarto Oggiaro?
4) In
seguito al fallimentare piano di ripiantumazione e la questione sicurezza
messa a rischio da alberature con probabilità di schianto il Comitato ha
presentato alla Procura di Milano un esposto nel 2008 . A tale esposto abbiamo
allegato un elenco di oltre 200 firme di residenti raccolte in sole
24 h dal Comitato (quindi un numero superiore alle 100 regolamentari al
fine di una interrogazione popolare al C.d.Z .Otto)
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A
pochi m dalla zona di progetto sorgono sette casermoni Aler. Le prove
strutturali per verificare la stabilità e la resistenza di tali immobili
,rispetto ai lavori di scavo ,verranno svolte dalla stessa concessionaria
una volta ottenuto il permesso di costruire. Anche tale procedura evidenzia un chiaro
conflitto di interessi e spiega,a parere del Comitato,i noti danni agli
immobili che sono avvenuti durante i lavori relativi a vari parcheggi in
costruzione nella città.
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Sono
stati già stralciati ,dal piano parcheggi dei progetti a
seguito di motivazioni e condizioni presenti anche nella zona del
progetto Orsini - Cogne :
1)Il parcheggio in v. Venosa :per salvaguardare 56 alberature. Anche nel
giardino di v. Orsini ce ne sono 65 .E ne hanno aggiunte di nuove nella
scorsa primavera 2011.
2) Idem per il parcheggio di v..Palestro:
3) Idem per il parcheggio di v. Canaletto (prima bocciato,poi riapprovato e,di
recente,di nuovo archiviato).Alle alberature si aggiunge la questione del
mercato ambulante * ed un parcheggio già presente nelle vicinanze. Anche nei
pressi di v. Orsini vige la problematica di un mercato ambulante e un
ampio parcheggio pubblico e gratuito che verrebbe fortemente ridotto .
Parallela
alla v. Orsini si estende la v. Cittadini,strada alberata lungo gli entrambi
marciapiedi laterali. In questa via viene allestito un ampio mercato ambulante
settimanale che sta rovinando le alberature. Se tale struttura fosse spostata
presso la zona di progetto (in v. Otranto,posta tra la v. Orsini e la v.
Cittadini) le essenze non subirebbero danni.
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Le seguenti
associazioni hanno sostenuto,verbalizzandole in relazioni scritte, le
motivazioni del Comitato:
1) Aidaa
2) Italia
Nostra
3)
Legambiente
4) Lipu
5) WWF
6) Amici
Della Terra
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In corrispondenza della superficie della zona di progetto è stato
identificato ,nel sottosuolo, un ramo secondario del Villoresi .Da tale
presenza potrebbero conseguire importanti interferenze all'edificio interrato.
La MM ne ha scaricato ogni responsabilità alla Concessionaria,paventando
la possibilità di complicanze al riguardo degli allacciamenti fognari
e delle tubature dell'acqua . La Torrazza ,durante la Conferenza dei
Sottoservizi, non fa però nessun accenno alla rivelazione di tale
importante problematica .
Pertanto
se da tale complicanza dovessero scaturire delle conseguenze negative esse
verrebbero definite "impreviste" e la concessionaria sarebbe
autorizzata ad aumentare i prezzi iniziali dei box.
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Durante la Conferenza dei Servizi,invece, la concessionaria
definisce l'attuale parcheggio gratuito circondante il giardino
pubblico "in linea". Ciò è falso in quanto il parcheggio è
"a pettine" ,quindi almeno tre volte più capiente di uno in linea. I
residenti non sono mai stati informati del fatto che La Torrazza ha intenzione
di eliminare il presente parcheggio a pettine.
In
seguito alla limitata capacità di assorbimento dell'acqua piovana ,che
renderebbe disagevole il passaggio all'interno del giardino sopra al
parcheggio,la Concessionaria ha progettato un marciapiede (ora superfluo)
intorno alla zona di progetto,con conseguente danneggiamento od eliminazione
anche del filare di alberature ora presenti.
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Nessuno dei componenti del C.d.Z .Otto ha rappresentato i
cittadini residenti sia durante la Conferenza dei Servizi che durante
quella dei Sottoservizi. Per cui tutto è stao deliberato ed approvato
con il silenzio assenso.
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Nel verbale della Conferenza Intersettoriale mancano ben 5 firme di
accettazione dei rappresentanti dei Settori\Società convocati.
Nella
documentazione riportante la delibera comunale in merito al progetto
Orsini - Cogne ,sul foglio riportante il parere di legittimità non è
stata barrata la casella con la dicitura "Favorevole".
L'incidenza paesaggistica del progetto viene valutata "nulla" in
quanto la zona di progetto viene definita "un vuoto tra due complessi
abitativi" . Ciò è falso in quanto un giardino pubblico con 65 alberature
ad alto e largo fusto(di cui una centenaria) non può certamente essere definita
"un vuoto".Quindi il parere paesaggistico è condizionato da una
documentazione viziata e contestabile (come hanno infatti confermato gli
agronomi Laura Gatti e Alessandro Carugati , oltre alle associazioni
ambientalistiche Aidaa , Italia Nostra,WWF,Legambiente e Lipu).
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L'Albo pretorio dovrebbe essere facilmente consultabile e visibile
pubblicamente. In realtà è inagibile da anni e i progetti,compreso quello del
parcheggio interrato Orsini-Cogne, vengono rinchiusi in un armadio.
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Il
bando di gara riguardante l'area del progetto Orsini - Cogne risale all'anno
2004. Sono cioè passati ben otto anni. Come si può ancora motivare il
parcheggio con la questione "emergenza"?
Sono
trascorsi 5 anni dalla delibera comunale ,approvante il progetto,
avvenuta il 6 luglio 2007
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L'incaricata
ai rapporti con i Comitati ,sig.ra Peverelli, non ha mai risposto ai nostri
molteplici tentativi di contatto.
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Il
Difensore Civico,consultato dal Comitato Orsini - Cogne,ha giudicato
ammissibili le contestazioni presentate ed ha aperto pertanto un fascicolo
,contrassegnato con il numero 2008\272 .affidato all' avv. Maria Buonanno
. Con l'eliminazione della figura del Difensore civico,purtroppo,del disbrigo
di tale causa è stato incaricato il C.d.Z. Otto il quale,avendo già
approvato il progetto,l'ha rapidamente archiviato dichiarando chiusa la
pratica.
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Nel
C.d.Z. Otto ,durante l'approvazione della delibera , in merito al progetto
Orsini-Cogne , un consigliere( Molinaro) aveva proposto "un emendamento di
un emendamento" per spostare la zona di progetto. Tale proposta però
non è passata per volere di un altro consigliere (Ranzini) in quanto ,a suo parere,il regolamento
consiliare non prevedeva "emendamenti degli emendamenti." Il
Comitato in seguito,dopo aver preso visione del sopraddetto
regolamento,ha scoperto invece che gli "emendamenti degli emendamenti (sub
emendamenti)"sono previsti e regolari. Quindi l'approvazione del progetto
è avvenuta sulla base di una grave irregolarità che il Consiglio avrebbe dovuto
ricusare.
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L'ing.
Paolo Lombardi,al quale abbiamo chiesto un'analisi del piano antincendio presentato
dalla concessionaria,ha bocciato il suddetto piano in quanto:
1) I box
sono destinati ad essere colpiti dalla muffa per la mancanza di un'areazione
adeguata (il n° delle griglie è scarso)e molto inferiore a quanto
prescritto dalle norme in merito di edifici interrati.
2) Il numero
delle griglie superficiali è inconciliabile con il numero delle alberature
previste,cioè tale coesistenza non è razionalmente possibile. O meno alberi o
meno (e sono già insufficienti) griglie di areazione.
3) Non è
chiaro se sono rispettate le regole tecniche , le norme ed i criteri di
sicurezza antincendio previsti con maggior rigorosa precauzione nei
parcheggi interrati.
4) Alcuni
dati delle tavole planimetriche presentate al Corpo dei Vigili del
Fuoco non corrispondono ai medesimi dati delle stesse tavole
planimetriche allegate al progetto originario.
A
rinforzo di quanto sopraddetto è opportuno notare che ad agosto 2011 la
falda è arrivata a 2-4m dal suolo e,pertanto, molti box interrati
milanesi,oltre che dalla muffa,sono stati invasi dall'acqua, con conseguenze
gravissime e molto onerose da riparare (se non irreparabili),es.:i garage dei
quartieri Forlanini ,Montecassino,Ponte Lambro , Santa Giulia e di v.
Mecenate. In v. Soresina i box si sono salvati grazie alla presenza di idrovore
pompa-acqua. Ma per il mantenimento di tali macchinari i condomini
spendono,solo di corrente elettrica,circa 50.000 euro l'anno
.In seguito
alla questione sicurezza messa a rischio dalle sopraddetta normativa non
rispettata il Comitato ha presentato alla Procura di Milano un nel 2010.
A tale esposto abbiamo allegato un elenco di oltre 200 firme raccolte in
sole 24 h dal Comitato (quindi superando le 100 necessarie per presentare una
interrogazione al C.d.Z .Otto)
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La zona di
progetto(v. Otranto - Cogne) è stata destinata ad un piano edilizio di Housing
Sociale, denominata Abitare 2. Per cui diventerà una zona in cui sarà vietato
l'acceso ai veicoli,con eccezione dei residenti,che avranno ancora più disponibilità
di parcheggio di quanto già non gli manca.
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Il
Comitato Orsini Cogne , pertanto per i sopraddetti motivi ,e
cioè :
1) Le scorrettezze
varie sia da parte della Concessionaria che della ex Giunta comunale :
certificazioni incomplete , lacune,carenze,errori,non rispetto dei protocolli
,delle regole del verde e la tutela del paesaggio,dei vincoli
paesistici,omissioni sui programmi di scavo(i pericolosi tiranti sono
appena accennati),sulle norme in merito alla sicurezza ecc.
2) Non
rispetto dell'iter burocratico.
3) Il
lunghissimo lasso di tempo trascorso con conseguente decaduta motivazione della
causale "Emergenza traffico".(dal P.U.P. sono
trascorsi 11 anni,dall'appalto del progetto quasi 8 anni).
4) Le
autorizzazioni e nulla osta ottenuti grazie a documentazioni viziate .
5)
L'incolumità pubblica messa a rischio .
6)
L'inconsistenza della della"Pubblica utilità" del
progetto.
7) Le
omissioni strategiche per evitare penali ed aumentare i prezzi dei box
ritiene
in considerazione
inoltre del fatto che i lavori non sono mai iniziati, che esistano
le motivazioni per richiedere l' interruzione della procedura e lo
stralcio del progetto ,come avvenuto per le medesime motivazioni nei riguardi
molti altri parcheggi.
Confidiamo
nell'impegno da Voi assunto ,durante la recente campagna ,elettorale,di
annullamento di tutte le cementificazioni non utili alla collettività ,al
fine della salvaguardia del verde,dell'ambiente,delle alberature
e,conseguentemente,dell'aria e della salute dei cittadini .(Il consigliere
Monguzzi ,se ricordiamo bene,aveva tempo fa presentato, una proposta di legge
che vietasse l'abbattimento di alberi a largo fusto per far posto a
parcheggi o altri progetti edilizi ).
Rimaniamo in
fiduciosa attesa di una vostra risposta.
Alleghiamo
documentazioni comprovanti.
Ringraziamo per l'attenzione e porgiamo distinti saluti.
Comitato ORSINI COGNE
(seguono firme)