Lettera aperta
Cara Amica, Caro Amico,
Ho ricevuto e letto la tua
lettera di protesta per l’arrivo dei 900 macachi allo stabilimento di Harlan a
Correzzana, animali destinati agli esperimenti della vivisezione.
Premesso che sottoscrivo ogni parola di quello che
tu hai scritto, volevo però farti presente che purtroppo la protesta fine a se
stessa serve a poco, in quanto purtroppo in Italia la legge permette questo
tipo di esperimenti, ed ogni giorno sono migliaia gli animali torturati nei
laboratori di vivisezione e sperimentazione farmaceutica.
Purtroppo nonostante quello che molti ci stanno
raccontando (mentendo) la nuova legge in votazione al parlamento permetterà
ancora l’utilizzo dei primati, ma anche di cani, gatti, roditori ed altri
animali per gli esperimenti di vivisezione e sperimentazione per i protocolli
farmacologici.
Cosi come la nuova legge prevede la possibilità di
utilizzare animali per esperimenti bellici (ad esempio usare i cani per testare
i gas omicidi).
Da qui la proposta di AIDAA di una presa di
coscienza diretta e personale contro la vivisezione che vada oltre la semplice
protesta.
Noi sappiamo che per bloccare la vivisezione e la
sperimentazione animale nei farmaci occorre che sia incentivata la
sperimentazione alternativa, cosa che oggi nessuno ha veramente in mente di
fare a meno che..
A meno che non sia il mercato a chiederlo, e quindi
ci siano migliaia di italiani che dicano basta ai farmaci testati su animali e
che chiedano di essere curati con farmaci di nuova generazione che non siano
più testati su animali.
Per questo motivo l’ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA
ANIMALI ED AMBIENTE ha promosso il registro degli obiettori di coscienza ai
farmaci testati. Possiamo dire no tutti insieme all’uso dei farmaci testati su
animali e firmare il registro in cui ci impegnamo a ridurre al minimo (meglio
ancora se a eliminare) l’uso dei farmaci testati su animali.
Mi sono permesso di scriverti queste poche righe in
risposta alla tua lettera che hai inviato anche a noi, che ripeto sosteniamo
questa battaglia, ma evitiamo l’ipocrisia di chi pensa che si possa risolvere
tutto facilmente.
Noi ti proponiamo una strada personale, fatta di
scelte e testimonianza da operare sulla propria pelle. Altrimenti il rischio
che sia tutto fumo negli occhi, purtroppo è dietro l’angolo.
Se condividi la nostra battaglia inoltra questa
lettera agli amici e conoscenti anche attraverso i socialnetwork, più siamo e
più forte sarà la nostra voce contro la sperimentazione degli animali.
Grazie per la tua attenzione.
Lorenzo Croce
Presidente nazionale AIDAA
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