mercoledì 31 gennaio 2024

UCCIDE BECCACCIA. DENUNCIATO


ARCEVIA Denunciato dai carabinieri forestali un cacciatore per aver sparato ad una beccaccia, uccidendola. L’uomo, un 64enne residente ad Ancona, si trovava sabato insieme al figlio ad Arcevia, dove è avvenuto l’illecito. Il calendario venatorio si è chiuso il 20 gennaio per la beccaccia, detta anche la regina del bosco. Si tratta, infatti, di una selvaggina la cui specie è in sofferenza e, già quando è consentita la caccia, possono essere presi solo pochi esemplari, contingentati per ogni cacciatore.


BRACCONAGGIO SUL DELTA DEL PO. 9 DENUNCISTI

 L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Soarda con il supporto dei nuclei Cites di Venezia e Verona, dalla Polizia provinciale di Rovigo e da quella Metropolitana di Venezia, col supporto dei volontari della Lipu. “Ottimi risultati ma servono più controlli in tutto il Delta del Po”

29 gennaio 2024. Tre persone denunciate in provincia di Rovigo per caccia illegale e bracconaggio, e altre sei tra Padova e Venezia, tre delle quali sorprese in laguna aperta, e altre tre in una nota riserva privata.50 esemplari di varie specie di anatre trovate morte e sequestrate dai militari.

Si è appena conclusa con successo una vasta operazione antibracconaggio dal nome “Delta del Po” condotta dai Carabinieri forestali del Soarda (Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali) con il supporto dei Nuclei Carabinieri Cites di Venezia e Verona, in collaborazione con i volontari della Lipu e il prezioso apporto della Polizia provinciale di Rovigo e della Polizia metropolitana di Venezia.

Quattro le giornate di lavoro che hanno portato alla denuncia di nove persone, in un contesto difficile come quello del Delta del Po, uno dei sette “black-spot” inseriti nel Piano nazionale antibracconaggio. Un’area particolarmente difficile da affrontare, dove avvengono migliaia di illeciti ogni anno a danno di uccelli selvatici; un luogo difficile anche perchè i bracconieri agiscono in mezzo alla laguna e occorre costantemente controllare il livello delle maree per potersi muovere e sorprendere chi delinque.


PARCO D'ABERUZZO. OLTRE AD AMARENA NEGLI ULTIMI DIECI ANNI MORTI ALMENO ALTRI 3 ORSI. AIDAA. SI FACCIA CHIAREZZA

L'AQUILA (31 GENNAIO 2024) Mentre in Trentino si vuole catturare ed abbattere l'orso M90 considerato in maniera errata come orso pericoloso in quanto ha seguito due escursionisti per un breve tratto di sentiero in Val di Sole. Si riapre in Abruzzo le vicende di tre orsi scomparsi o uccisi prima di Amarena, vicende sulle quali l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA vuole vederci chiaro e per le quali ha deciso l'invio  di un esposto alla procura dell'Aquila per chiedere di riaprire o aprire l eindagini sulle vere cause della sparizione dei tre orsi. Stiamo parlando degli orsi Gizio ucciso a colpi di arma da fuoco nel 2014 e quindi ben 10 anni fa, e degli orsi Mario scomparso nel 2019 e dell'orsa Peppina scomparsa nel 2022. "Sia chiaro- spiegano gl animalisti di AIDAA- noi non formuliamo per il momento nessuna accusa, vogliamo però vederci chiaro sul numero esatto di orsi marsicani scomparsi in questi ultimi dheci anni perchè abbiamo il sospetto che oltre ai tre citati ci siano altri orsi di cui si sono pperse le tracce e vorremmo far luce sulle motivazioni delle loro sparizioni a partire dall'accertamento che gli stessi non siano tutti stati eliminati per mano umana".




RIMINI.SEQUESTRATI FUCILI INCUSTODITI E GABBIE TRAPPOLE DEI BRACCONIERI

 Nell’ambito di una più vasta azione di controllo in materia venatoria e tutela degli animali disposta dal Gruppo Carabinieri Forestale di Rimini, i militari del locale Nucleo CC Forestale hanno intensificato le verifiche inerenti gli illeciti commessi in danno degli animali selvatici e cattura illegale di avifauna. L’attività posta in essere ha consentito la contestazione di diversi illeciti amministrativi nei riguardi dei titolari di alcuni allevamenti, nonché la segnalazione presso la competente Autorità Giudiziaria di un cittadino italiano colto in flagranza di reato a causa dell’utilizzo di mezzi non consentiti per la cattura di piccoli mammiferi ed esemplari di avifauna selvatica, mediante l’utilizzo di gabbie trappola a scatto dall’evidente fattura artigianale (violazioni della L.157/92).

Durante le verifiche emergevano specifiche violazioni anche in materia di armi e munizioni, rinvenute completamente incustodite in un capanno adiacente l’area oggetto di controllo (violazioni della L.110/1975). Per tali motivazioni i militari procedevano anche al sequestro delle armi e delle gabbie illecitamente utilizzate, successivamente messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


A GUDONIA SPARGONO POLPETTE AVVELENATE PER UCCCIDERE I CANI

GUIDONIA (31 GENNAIO 2024) Esche topicide e polpette avvelenate sono state ritrovate a Guidonia Montecelio. all'interno della aiuola tra via Giuseppe Garibaldi e via Tiburtina a Villanova. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente jAIDAA ha presentato nei giorni scorsi denuncia con lo scopo di trovare i responsabili dello spargimento di Veleno che ha come obbiettivo l'uccisione di due cani che stazionano nella zona da alcune settimane. "Sono due cani buonissimi che vivono tranquillamente in quella zona e di fatto sono stati adottati da alcuni residenti del condominio di Via Garibaldi che li sfamano-scrivono gli animalisti di AIDAA- Ora mani criminali vorrebbero avvelenarli ma non lo permetteremo". Oltrre alla denuncia gli animalisti di AIDAA hanno anche messo in atto azioni di controllo del territorio per prevenire altre azioni criminali nei confronti dei cani. A breve tra l'altro proprio a Guidonia e Tivoli partrà finalmente il progetto dimicrochippatura, sterlizzazione e reimissione sul territorio dei cani delle cave progetto che sarà realizzato nei prossimi mesi proprio dall'AIDAA.


CHIETI . CANE LEGATO ALL'AUTO IN MOVIMENTO SALVATO DAI CARABINIERI FORESTALI

 A Tornareccio (Chieti) i carabinieri forestali hanno arrestato la corsa di un’auto che trascinava un cane legato alla portiera dell’auto usata come un cappio al collo, hanno sottolineato i forestali di Villa Santa Maria, in provincia di Chieti. Il veterinario della Asl, arrivato pressoché nell’immediatezza, ha potuto verificare la regolare iscrizione all’anagrafe del cane, una femmina di razza ‘da ferma’ utilizzata per la caccia che è risultata in discreto stato nutrizionale ma con un’evidente caudotomia e lievi escoriazioni ad una zampa. Il proprietario del cane è stato denunciato per maltrattamento di animali. 



martedì 30 gennaio 2024

CANE LASCIATO MORIRE LEGATO AL PALO A GRICIGNANO. AIDAA METTE TAGLIA DI 5.000 EURO

GRICIGNANO (30 GENNAIO 2024) La notizia è nota a tutti: un cagnolino legato ad un palo e lasciato morire di stenti. E' accaduto a Gricignano d'Aversa un comune della provincia di Caserta Per gli animalisti di AIDAA questo fatto reso pubblico da un consigliere comunale del paese è un reato che ha due colpevoli.Scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente: "Quello accaduto a Gricignano è un doppio delitto, il primo responsabile, quello che deve pagare in solido sulla cui testa abbiamo messo una taglia di 5.000 euro è chi ha commesso in gravissimo fatto criminale, ma ci sono altri colpevoli che sono quelli che hanno visto ed hanno taciuto o non sono intervenuti a liberare il cane lasciandolo morire di stenti, il loro silenzio e il loro non soccorrere quel cane li rende complci di quanto accaduto. Noi- continua la nota animalista- presenteremo denuncia ed invitiamo shiunque sappia a andare a denunciare non a chi si eleva come giustiziere ma alle forze dell'orsine ma è ora di dire le cose come stanno troppa gente tace davanti a questi crimini efferata, una schifosa omertà che spesso copre i criminali. Non sereve solo indignarsi o urlare nelle piazza serve abbattere il muro dell'omertà una volta per tutte. Possiam avere anche pene severe ma a cosa serve se poi non si trovano i colpevoli?" Per qnato riguarda la taglia essa sarà pagata a ch con la propria denuncia formale rilasciata nelle forme di legge alle forze dell'ordine aiuterà ad individuare e a far condannare in via definitiva il responsabile di questo orrore.


STRAGE DI GATTI A DORNO. E' CACCIA AL KILLER

DORNO (PAVIA 30 GENNAIO 2024) Quattro gatti trovati morti  con i sintomi di avvelenamento e cinque  spariti nel nulla. E' caccia aperta al killer dei gatti nel paese della provincia di Pavia. a rendere nota la vicenda il sindaco che ha emesso un comunicato ufficiale sul sito del comune dove appunto invita i cittadini a prendersi cura dei propri gatti e dei propri cani proprio per evitare che possano essere vittime dei boccono avvelenati sparsi da mani criminali. Sulla vicenda entra in giorco l'Associazione Italina Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che ha deciso di presentare una denuncia e di mettere una taglia di 3.000 euro sulla testa del responsabile di tali atti criminali che verrà pagata a chi con la propria denuncia rilasciata ai termini di legge aiuterà a individuare e condannare in via definitiva il criminale che ha sparso il veleno. Inoltre gli animalisti ringraziano il sindaco per la puntuale informazione fornita ai cittadini.



GATTO MORTO NEL PARCHEGGIO DELLA TORRE ATER. FORSE BUTTATO GIU DAL PALA ZZO

 Dopo i cani maltrattati e utilizzati per combattimenti, ad Aprilia un nuovo caso di violenze sugli animali. Il 25 gennaio scorso un gatto è stato trovato morto nel parcheggio di un palazzo Ater, con schizzi di sangue ovunque, anche molto lontano dal luogo in cui è stato rinvenuto il corpo senza vita dell'animale. A dare la notizia è l'associazione Lndc Animal Protection. 

"Maltrattamenti e uccisioni nei confronti degli animali sono all’ordine del giorno e sembrano essere in aumento - commenta Piera Rosati, presidente di Lndc Animal Protection - Nuovi i casi sono stati registrati ad Aprilia e Fasano. Un anno come quello appena passato non si vedeva da tempo, per non parlare di questo gennaio: un vero incubo per gli animali che vivono nel nostro Paese. Il 2023 è stato un anno terribile e da cancellare per quanto riguarda gli episodi di violenza che hanno visto protagonisti degli animali indifesi e il 2024 non sembra essere da meno. 
Il nuovo orrore arriva ancora da Aprilia ed è stato portato alla luce da alcuni residenti della Torre Ater che, il 25 gennaio, hanno trovato un gatto morto. "I residenti - spiega l'associazione - hanno pensato che il gatto sia stato buttato giù dal palazzo di proposito". Del resto, non è la prima volta che proprio nei pressi dello stabile Ater vengano ritrovati animali domestici morti. Lo scorso marzo un gatto era stato rinvenuto senza vita all’interno di uno scatolone cui erano attaccati dei palloncini colorati, proprio nell’androne della Torre Ater. "All’epoca non si era capito se fosse stato ucciso oppure trovato già senza vita per poi essere recapitato alla possibile vittima di un assurdo scherzo. Dopo l’episodio di questi giorni però, qualcosa non quadra: possibile che si tratti di una pura coincidenza? In questo caso è fondamentale che i condomini indignati si siano fatti avanti raccontando e mostrando l’accaduto all’amministratore del palazzo, di modo che potesse attivarsi con le forze dell’ordine mettendoli al corrente dei fatti. Lndc Animal Protection si sta già muovendo per accertare quanto è successo e fare chiarezza”.


CAPPIO D'ACCIAIO PER CATTURARE ANIMALI. BRACCONIERI PRESI NEL MODENESE

 Cognento Un gatto con il ventre tagliato da un cappio formato da un filo di acciaio.

È stata questa l’amara scoperta in cui una coppia di residenti di via Jacopo da Porto Sud a Cognento hanno ritrovato la propria amata gatta.
«Noi ci eravamo accorti che l’animale era tornato a casa con uno strano taglio sul fianco - racconta Mario Mori, residente nella via- così l’abbiamo portata alla clinica veterinaria e là ci hanno spiegato che la nostra gatta si era imbattuta in una tipica trappola per animali selvatici illegale posizionata abitualmente dai bracconieri di cui sono purtroppo piene le nostre campagne. I cappi che si stringono al passaggio dell’animale, gli provocano una morte dolorosa, lenta e atroce».
Cosa che è accaduto anche alla gatta della famiglia Mori: «La nostra gatta ovviamente non ce l’ha fatta ed è morta e questo oltre a provocare a me e alla mia famiglia un dispiacere immenso ci fa arrabbiare terribilmente. Queste trappole mortali per gli animali possono essere pericolosissime anche per gli uomini, in particolare i bambini, che se infilano sbadatamente un arto se lo trovano poi stretto da cappio d’acciaio che gli può provocare una pericolosa ferita».
Siamo alla prima periferia di Modena, per questo la cosa è ancora più pericolosa e grave e sembra quasi avere dell’incredibile, ma purtroppo, come confermano gli addetti ai lavori, si tratta di una prassi consolidata.
Dopo anche la denuncia di Mori, la Forestale sta battendo le nostre campagne alla ricerca di queste trappole ma, come conferma anche Piero Milani del Centro fauna selvatica il Pettirosso, punto di riferimento non solo in provincia ma in tutta Italia per il soccorso di animali, questo fenomeno è purtroppo in forte aumento.
«Sono anni che denunciamo il bracconaggio destinato alla fauna selvatica nelle nostre campagne - conferma Milani - in Italia e in particolare nelle nostre zone siamo tra i peggiori a livello europeo per questo fenomeno. Ovviamente nel momento in cui tocca animali domestici fa più clamore, ma sono decine e decine le trappole che andiamo a rimuovere in continuazione nelle campagne di tutta la nostra provincia dopo il ritrovamento di animali selvatici morti per quel motivo».
Il problema riguarda anche la possibilità di intervenire con efficacia: «Negli anni però - continua Milani- si sono tagliati i fondi alla lotta al bracconaggio e questo ha determinato il dilagare del fenomeno con la conseguente morte atroce dopo ore o addirittura giorni di agonia di animali selvatici come fagiani, lepri ma anche tassi. Sono diverse le motivazioni che spingono i bracconieri al posizionamento di queste trappole, in zone peraltro in cui solitamente la caccia non è consentita ma soprattutto con modalità assolutamente fuori legge- spiega - dal voler cacciare illegalmente gli animali per volerli mangiare o semplicemente per volerli eliminare perché magari danno fastidio a giardini o coltivazioni». Che cosa si può fare quando ci si imbatte in situazioni come quella vissuta dalla famiglia Mori: «Il consiglio è, una volta trovato l’animale vittima del cappio della trappola, chiamarci sul posto che noi interveniamo immediatamente e provvediamo, oltre a soccorrere l’animale, a segnalare alle forze dell’ordine l’esatta posizione della trappola in modo che non solo ne possano essere rimosse altre nelle vicinanze ma partano le indagini su chi le ha messe».

lunedì 29 gennaio 2024

SANDRA MILO ED I SUOI DUR LEVRIERI SALVATI DALLO SFRUTTAMENTO

Roma, 29 gennaio 2024 – Sandra Milo lascia i suoi due adorati cani: i levrieri Lady Sapphire e Greyhound Jim salvati dalla soppressione insieme alla figlia Azzurra. Il primo ad entrare in famiglia nel 2022 è stato Jim, strappato al suo infausto destino di maltrattamenti e abbandono. Il cagnolino infatti veniva usato per le corse commerciali in Irlanda. Nel 2023, Sandra dà il benvenuto a Lady, adottata tramite l’associazione Levrieri Piemonte Odv che si occupa di salvare cani di questa razza sfruttati e spesso vittime delle corse cinofile, ancora legali in alcuni paesi europei. "Nessuno ti costringerà più a star chiuso in un box nel quale mangiare ed espletare le tue funzioni fisiologiche senza poter uscire se non per gareggiare, nessuno ti somministrerà sostanze dopanti con lo scopo di aumentare artificialmente il tuo rendimento per raggiungere nella corsa prestazioni sportive più performanti, nessuno ti priverà delle cure e delle attenzioni di cui avevi bisogno, nessuno ti negherà il proprio amore, nessuno ti obbligherà più a essere il migliore per salvare la tua stessa vita, nessuno ti impedirà di giocare coi tuoi simili. Ora sei fratello del vento, ora sei compagno della libertà, ora sei figlio dell'amore”, aveva scritto l’attrice su Instagram nel 2022, al momento dell’adozione, dimostrando il suo grande amore per gli animali.

Sandra Milo ha sempre avuto animali, fin dal trasferimento negli anni ‘50 da Milano a Roma per provare ad entrare nel mondo del cinema, quando il suo compagno fidato si chiamava Fortunello.



Come aiutare cani in difficoltà con le raccolte fondi: dalle cure al sostegno dei rifugi impegnati nel benessere animale

 Come aiutare cani in difficoltà con le raccolte fondi: dalle cure al sostegno dei rifugi impegnati nel benessere animale


Quando un cane si ammala, capita di dover affrontare cure costose: una raccolta fondi può dare la possibilità di accedere a strutture specializzate o di pagare operazioni e spese veterinarie.


Sulla piattaforma GoFundMe ogni giorno nascono campagne dedicate agli amici a 4 zampe, spesso si tratta di iniziative che riscuotono un grande successo di partecipazione e solidarietà, segno della gratitudine e riconoscenza verso questi animali.


Ci sono numerose campagne per garantire le cure a dei cani malati, come nel caso di Arya, una cucciola di 6 mesi con malattia multifattoriale che ha causato una displasia bilaterale delle anche o come Gringo, di due anni, anche lui con displasia alle anche. Dopo l’operazione avrà bisogni di protesi e fisioterapia. Poi c’è Rudy, pastore tedesco alsaziano, che oltre alla displasia ha anche un’ulcera ad un occhio. 


Roy ha solo due mesi, ma non riesce a crescere a causa di una malformazione all'arco aortico (cuore) che schiaccia l’esofago e non permette al cibo di arrivare allo stomaco. L’operazione oltre ad essere costosa è anche molto delicata. Anche Olli dovrà seguire delle terapie chemioterapiche per sconfiggere il suo tumore. Ci sono speranze, ma il trattamento ha dei costi onerosi. 


Sulla piattaforma è possibile trovare anche organizzazioni non profit, rifugi, santuari che ogni giorno lavorano per tutelare il benessere degli animali. Pensiero Meticcio, ad esempio, è un’associazione di volontariato che da anni si occupa di supporto diretto agli animali di canili e gattili. Salvatore invece, nato e cresciuto a Milano, ha scelto di fare ritorno nella sua terra d’origine, la Sicilia, dove si prende cura ogni giorno di cuccioli randagi e chiede aiuto con le spese mediche.

Il rifugio antispecista “Grugno clandestino” invece ospita di animali vari. Dalle campagne dell’alessandrino i gestori convivono con i loro amici rivendicandone la libertà e lottando in difesa del loro benessere.

Laura Samaritano, fondatrice del Rifugio Hope, dal 2012 è impegnata sul territorio di Agrigento con i suoi volontari a soccorrere, salvare e aiutare i cani abbandonati, randagi e fragili. La campagna è per le spese mediche di Adele con due malattie da zecche, negativa leishmania, ma anche per tutti i cani e gatti ritrovati in strada dal Rifugio e portati in salvo. 

Pepe e Masha, cuccioli di 11 mesi, sono, invece, i protagonisti di una storia di solidarietà oltre i confini. Dall’Iraq in un momento di grande difficoltà una ragazza ha contattato dei volontari, una di questi italiana, per  mettere in salvo Pepe e Masha, subito i volontari si sono attivati, ora i due cani sono in Francia, dove resteranno presso uno Shelter individuato fino all'adozione.  




CANE UCCISO A CORIGLIANO. AIDAA: TRAFFICO DI CUCCIOLI , O DI CARNE CANINA? LA PROCURA INDAGHI

 CORIGLIANO (29 GENNAIO 2023)  Un nuovo esposto denuncia verrà inviato nelle prossime ore alla procura di Cosenza dall'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA in merito alla vicenda della cagnolina uccisa in maniera barbara nei giorni scorsi  a Corigliano Calabro in provincia di Cosenza. Nella denuncia gli animalisti di AIDAA chiedano che vengano sentite tutte le persone che hanno avuto a che fare con questa vicenda e ne fornisce un elenco per permettere di chiarire come sono andate le cose a partire dalla conoscenza di eventuali moventi, fino alla ricostruzione esatta dei fatti. Gli animalisti chiedono inoltre alla procura di indagare sulle due piste che sarebbero emerse in questi giorni da diverse dichiarazioni che parlano di tre piste possibili:  la più accreditata è quella del traffico di cuccioli da parte di criminali (ovviamente si escludono le associazioni ed i volontari che operano in zona per il bene dei randagi)  a scopo remunerativo. La seconda del fatto che i randagi in quella zona davano fastidio alle attivirà illecite di gruppi composti prevalentemente da cittadini non italiani e la terza emersa in queste ore parlerebbe anche della possibilità di un commercio di carne di cane. "Abbiamo deciso di inviare una nuova denuncia perchè riteniamo che prima si fa luce su questa vicenda e sulle motivazioni di quella morte atroce meglio è!".



MORTI UN CANE E QUATTRO GATTI PER IL VELENO A BASSANO DEL GRAPPA

 Allarme bocconi avvelenati nella zona del Bassanese e nei comuni limitrofi in provincia di Treviso. Il bilancio, reso noto da Enpa e Lav, è di un cane e 4 gatti morti. A Borso del Grappa lo spargimento di polpette con sostanze velenose ha portato alla morte di alcuni gatti in prossimità di via Chiesure e limitrofi. A Rubbio, invece, la scoperta di bocconi avvelenati, polpette di carne contenenti veleno, è stata fatta da una persona che passeggiava con il proprio cane il quale ha ingerito uno dei bocconi e ha cominciato a stare male.  L’animale è stato portato subito dal veterinario ma qualche giorno dopo è morto. A Nove sono stati rinvenuti qualche giorno fa bocconi avvelenati sotto il cavalcavia del Ponte di Cartigliano.

In una nota congiunta, Enpa e Lav commentano così gli episodi: «Non potremmo mai sapere quanti animali hanno perso la vita tra atroci dolori e sofferenze causate dal veleno. Questi episodi sono frutto di menti criminali e disturbate che non hanno rispetto per nessuna vita, ricordiamo che alcuni anni fa’ tali bocconi vennero sparsi, sempre a Borso del Grappa, in una zona adiacente alle scuole elementari: perfino un bambino avrebbe potuto raccoglierli. Facciamo presente che esiste l'Ordinanza del Ministero della Salute "Norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati" che prevede la bonifica dell’area nella quale sono rinvenuti i bocconi e l’affissione di apposita cartellonistica;  ricordiamo ai cittadini che perché venga applicata tale norma bisogna chiamare i vigili o le autorità competenti , e se malauguratamente se un animale viene avvelenato, il veterinario che se ne prenderà cura dovrà, per legge, segnalare alle autorità l'episodio». L'associazione e la lega hanno inviato una lettera ai sindaci di Bassano, Nove e Borso del Grappa: «Se l'avvelenamento causa sofferenza e la morte degli animali diventa reato penale punibile a norma di legge. Ringraziamo i Sindaci che hanno raccolto le nostre segnalazioni e siamo sicuri che con la loro sensibilità vigileranno sul territorio affinché questi orrendi episodi non accadano più».



domenica 28 gennaio 2024

MAXI OPERAZIONE ANRI BRACCONAGGIO NEL VICENTINO

 Carabine, visori termici, silenziatori artigianali e selvaggina senza certificazione sono stati sequestrati nei giorni scorsi durante un blitz delle Forze dell'ordine, a Isola Vicentina. Il controllo è scattato a seguito di alcune segnalazioni e ha portato alla segnalazione e relativa denuncia di due persone residenti ad Isola.

I due sono stati fermati mentre si trovavano in auto e all'interno dell'abitacolo sono state trovate le armi mentre nelle celle frigorifere delle due abitazioni è stata rinvenuta la selvaggina.


PALERMO. SI FARA' IL MONUMENTO AL CANE ARON . GRANDE SODDISFAZINE DEGLI ANIMALISTI

 PALERMO (28 GENNAIO 2024) "Apprendiamo con grande soddisfazione che il sindaco di Palermo avrebbe dato parere posirivo alla realizzazione del monumento ad Aron il cane morto dopo che il suo umano gli ha dato fuoco in piazza delle Croci a Palermo e per tutti gli animali vittime di violen<a si farà ed a realizzaalo sarà un imprenditore salentino noto per i suoi interventi di recupero e valorizzazione del patrimonio artistico di Palermo Al sindaco ed all'imprendotore il nostro rigraziamento per aver dato seguito concreto alla nostra proposta pubblica di realizzare appunto il monumento ad Aron. Seguiremo passo passo questa iniziativa". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che nei giorni scorsi aveva lanciato la proposta pubblica per ralizzare un monumero in ricordo di Aron e di tutti gli animali vittime di violenza.


SOLDATI OBBLIGATI A LAVARE I GENITALI AI CAVALLI. AIDAA PRESENTA ESPOSTO PER MALTRATTAMENTO DI ANIMALI

MODENA (28 GENNAIO 2024) Undici tra soldati e soldatesse dell'accademia di Modena  avrebbero ricevuto come punizione l'ordine di lavare i genitali ai cavalli.da parte di un Militare del CIM della stessa Accademia dell'esefcito di Modena. I fatti sarebbero avvenuti tra il 2019 ed il 2021Oltre all'orine di lavare i genitali ai cavslli l'ufficiale indagati avrebbe usato frasi a sfondo sessista. Le indagini sono affidate alla procura militare di Verona e a quella penale di Modena. E proprio a queste due procure si rivolgeranno con un esposto gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA, esposto con il quale chiedono un approfondimento di indagine per accettare se con i suoi ordini il militare non abbia oedinato di fatto di compere anche il reato di maltrattamento di animali. "Non sappiamo se l'ordine si limitava al lavaggio dei genitali dei cavalli e se questo atteggiamento non provocava stimolazioni sessuali agli animali a seguito di quei LAVAGGI-scrivono gli animalisti di AIDAA-per quersto chiediamo di prendere in esame anche l'aspetto del maltrattamento e di abuso sui cavalli ai sensi dell'articolo 544 del codice penale".

LIVORNO. SALVI I CAVALLI TROVATI TRA FANGO ED ESCREMENTI

 I militari con il personale veterinario dell’Asl hanno controllato un maneggio riscontrando pessime condizioni di tenuta degli animali



SAN VINCENZO — I Carabinieri Forestali della Nucleo di Venturina Terme, nell’ambito della campagna di controlli volti alla tutela del benessere degli animali, hanno segnalato all’Autorità Giudiziaria di Livorno un 57enne residente in zona per detenzione di animali incompatibile con la loro natura.

I militari, in collaborazione con personale veterinario dell’Asl di Piombino, hanno controllato un maneggio riscontrando pessime condizioni di tenuta degli animali con una significativa presenza di escrementi e fango non rimossi da tempo nei quali due cavalli affondavano fino ai garretti, senza avere la necessaria libertà di movimento. Anche il loro ricovero è stato ritenuto inadeguato ed è stata altresì rilevata scarsità di cibo..Il luogo è stato dichiarato inidoneo ed il titolare è stato invitato a regolarizzare con effetto immediato le irregolarità. Gli animali, intanto, sono stati trasferiti in un’altra struttura. 



BOCCONI AVVELNATI AD ALZANO SOPRA. STATE ATTENTI AI CANI

 C’è chi ama molto i nostri amici a quattro zampe e chi invece non li può davvero sopportare. Oppure, più frequentemente, non sopporta la maleducazione dei loro padroni, i quali talvolta non si degnano di raccogliere le loro deiezioni durante la passeggiata quotidiana.

Questo fastidio, a volte, è così esasperato che qualcuno decide di ricorrere a gesti estremi (e illegali): abbandona bocconi avvelenati ai bordi della strada, mettendo in serio pericolo la salute dei cani.


sabato 27 gennaio 2024

DATO L'ULTIMO SALUTO AD ARON

 È il giorno dell'addio ad Aron, il pitbull bruciato vivo dal suo padrone in via delle Croci a Palermo. La Lav, che si è occupata del cane durante i giorni critici del ricovero in una clinica veterinaria, ha condiviso sui social un post pieno di dolore.

«Abbiamo ricevuto dalla Procura l'autorizzazione per occuparci del corpo di Aron - scrive l'associazione -. Oggi lo abbiamo salutato per l'ultima volta e gli abbiamo chiesto scusa. Scusa per tutto il male subito dalla crudeltà umana. Scusa perché ancora le pene nei casi di maltrattamento, soprattutto per gesti efferati come quello che ha subito, sono ancora inadeguate. Scusa perché ci sono umani che ancora non riconoscono l'Altro, non riconoscono agli altri animali il diritto alla vita. Tutti nasciamo col desiderio di stare bene, di essere felici e di essere amati. Scusa Aron, perché hai conosciuto troppo tardi l'amore nei tuoi confronti. Non possiamo far altro che continuare a combattere l'ignoranza e a dialogare con le istituzioni per liberarci da tutte le forme di maltrattamento. Ciao Aron».Il cane è morto dopo tre giorni di terribile agonia: aveva riportato ustioni sull'ottanta per cento del corpo e aveva un blocco renale. Ha lottato fino all'ultimo, con i volontari e i medici che si sono presi cura di lui aggiornando tutti costantemente sui social. Il suo padrone, un uomo di 46 anni palermitano, senza fissa dimora, è stato denunciato ed è indagato dalla procura. Il caso di Aron arriva dopo altri casi simili e ha dato il via a un movimento di animalisti, ambientalisti e liberi cittadini che chiedono un aggravamento delle norme per punire crudeltà come queste. Una delle petizioni lanciate ha superato le quarantacinque mila firme.



ANIMALISTI CONTRO RE CARLO III. INGHILTERRA ORSI AMMAZZATI BRUTALMENTE PER FARE I CAPPELLI DELLE GUARDIE REALI

 ROMA (27 Gennaio 2024) Una nota dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente verrà inviata nei prossimi giorni all'ambasciata inglese in Italia nella quale si condanna vivamente l'uccisione di orsi per la realizzazione dei cappelli delle guardie reali Inglesi vista anche l'azione sbandierata del re Carlo III a favore dell'ambiente. Duri gli aniimslisti di AIDAA che senza alcun riguardo parlano di "crudele atto contro la natura e mancanza di rispetto per gli animali che culmina con l'uccisione degli orsi per realizzare i cappelli delle guardie reali inglesi" Sempre secondo gli animalisti di AIDAA: "una nazione civille come l'Ighiterra dovrebbe aborire i copricapo di pelliccia di orso sostituendoli con dei copricati sintetici, ma a quanto pare nonostante le belle parole re Carlo III non vuole affatto abolire questi cappelli che grondano sangue   in quanto lo stesso re ha indossato un cappello di pelle d’orso durante la parata del 2023..Gli orsi vengono uccisi spietatamente e squoiati quando sono ancora caldi per permettere una migliore lavorazione della pelle e poi decapitati lasciando la testa come trofeo ai cacciaoìtori e questo è inaccettabile da una nazione civile quale si pregia di essere l'Inghilterra".



FEMMINA DI MAREMMANO FINISCE IN UN FOSSATO VIENE SALVATA E PARTORISCE BEN 17 CUCCIOLI

 Era finita in un fosso per la raccolta delle acque, oltre un guard-rail all’imbocco della superstrada del Liri, ormai morente e con lei sarebbero morti tutti e diciassette i cuccioli che portava in grembo. A trovarla e a salvarla in extremis due volontarie che si occupano di randagismo e del problema dell’abbandono dei cani.

Storia a lieto fine per una bellissima cagnona maremmana (foto) randagia dal pelo bianco. È successo l’altro giorno a Civitella Roveto. Le due volontarie Augusta Di Battista e Loredana Tomasso, che dopo il ritrovamento hanno chiesto aiuto ad Andrea Sabatini, militare graduato dell’Esercito, giunto immediatamente a soccorrere anche lui l’ animale che si pensava fosse stato investito da qualche automobilista. Aveva la pancia gonfia e quasi in fin di vita. Difficoltosa l’operazione di recupero dell'animale dal fossato profondo circa due metri.

Dopo averla riportata sulla sede stradale, è stata caricata in macchina e trasportata alla clinica veterinaria Siro di Avezzano, dove i medici Aratoni e Calegaro hanno subito visto che era incinta e che stava morendo poiché non riusciva a partorire. È stata quindi operata d’urgenza e con un taglio cesareo sono stati fatti nascere i suoi cuccioli, ben 17, con grande stupore degli stessi medici per l’eccezionalità del parto.



ANAGNI. SPARSO VELENO PER CANI NELLA FRAZIONE DI MONTANARA

 Cinquant'anni, tuta nera, piumino col cappuccio e un po' «cicciotto». Questo l'identikit dell'uomo che l'altra notte distribuiva carne sbriciolata in uno dei parchi del Montanara. Carne che potrebbe essere pura o mischiata.



venerdì 26 gennaio 2024

CAGNOLINA LAPIDATA A CORIGLIANO CALABRO, AIDAA ED ANIMAL PROTECTION ITALIA DENUNCIANO

CORIGLIANO CALABRO (26 GENNAIO 2024) Non accenna a diminuire l'ondata di odio contro gli animali. L'ennesimo episodio di orrore e morte ha visto come protagonista una cagnolina di Corigliano Calabro in provincia di Cosenza. Qui una cagnolina è stata uccisa molto probabilmente a colpi di pietra o di bastone e poi sepolta. Solo l'intervento della presidente dell'Associazione Animal Protection e di alcune guardie Zoofile di Era ha permesso la riusamazione della povera cagnolina ed il suo invio ai veterinari per gli accertamenti autoptici. Per quanto riguarda le responsabilità dell'accaduto i fari sono puntati su alcune persone che nei giorni precedenti erano stati visti prendere a sassate la povera cagnolina. "Si tratta di una vicenda atroce- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- possiamo solo immaginare il dolore sofferto da questa povera cagnolina a cui è stata spaccata la testa con un sasso o forse con un altro oggetto contundente, lasciata li a morire e poi sepolta. Solo grazie alla prontezza della presidente di Animal Protection Italia Mena Armentano e delle guardie zoofile si è potuti procedere all'individuazione ed al disseppellimento del corpo della cagnolina e a consegnare il suo corpo ai veterinari per l'autopsia. Ora Animal Protection ed AIDAA  hanno deciso di presentare denuncia indicando alcune situazioni che potrebbero portare alla individuazione dei responsabili nel giro di poco tempo",
immagine di repertorio



DUE ANIMALISTE DELLA PETA CONTESTANO IL PAPA DURANTE I VESPRI. CELEBRAZIONE SOSPESA

Una contestazione animalista è avvenuta oggi nella Basilica di San Paolo fuori le Mura, dove Papa Francesco stava presiedendo la celebrazione dei Secondi Vespri a conclusione della 57esima Settimana di Preghiera per l'Unità dei Cristiani. Mentre leggeva un brano del Vangelo, due donne sono entrate con un cartello con su scritto "Stop blessing corridas" ("Basta benedire le corride"), agitando uno striscione e urlando slogan. Le due attiviste indossavano t-shirt con il logo della Peta (People for the ethical treatment of animals), l'organizzazione no profit a sostegno dei diritti degli animali, e hanno percorso una parte della navata principale tra lo stupore dei presenti, prima di essere bloccate e portate fuori dalla sicurezza. Le celebrazioni sono poi riprese senza particolari problemi. Le due donne sono poi state identificate, si tratta di una cittadina tedesca e una rumena - confermano all'AGI fonti della Polizia - consegnate dalla gendarmeria vaticana alla polizia italiana.



giovedì 25 gennaio 2024

SAN GIOVANNI LUPATOLO. VOLPE NORTA GETTATA NEL CESTINO DEI RIFIUTI

 SAN GIOVANNI LUPATOLO (VERONA 25 GENNAIO 2024) Un fatto molto grave è avvenuto ieri s San Giovanni Lupatolo dove un  una volpe morta la cui carcassa + stata trovata nella giornata di ieri sulla passeggiata dell'Adige zona molto frequentata da pedoni e ciclisti. Secondo la ricostruzione dei fatti pubblicata sui social la persona che l'ha trovata avrebbe invano chiamato le autorità competenti ma vista l'assenza di risposta avrebbe deciso di gettare il cadavere della povera volpacchiotta nel cestino dei rifiuti a tests in giù. Dura presa di posizione degli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che in una nota scrivono:"Quanto è successo è sintom di totale mancanza di rispetto per gli animali e di senso civico, che senso ha lasciare un corpo di una volpe le cui cause di morte non sono state individuate dentro a un cestino dei rifiuti? Si tratta di una vicenda orribile-continuano gli animalisti di AIDAA- se teniamo conto del fatto che quella povera creatura morta è stata vista e fotografata da diverse persone prima che la notizia fosse pubblicata sui social. Su questa vicenda- conclude la nota AIDAA-presenteremo nei prossimi giorni denuncia penale".



AIDAA. VERGOGNOSA LA VICENDA DELLE SAGOME DEI GATTI NEIRI SULLE STRADE DI GRAVELLONA (PV)

GRAVELLONA (pavia 25 gennaio 2024) La vicenda delle sagome dei gartti neri messi a Gravellona dal comune con lo scopo - almeno cosi si legge- di rallentare la velocità che però ha fatto infuriare gli automobilisti scaramantici eche inchiodano vedendo la sagoma in ferro del gatto nero per superstizione assomiglia a una barzelletta e si potrebbe concludere tutto con quattro risate se dietro a questa stupida superstizione non ci fosse il dramma che nel tempo è costato la vita a centinaia di migliaia di gatti neri fin dai tempi bui del medio evo quando i gatti neri venivano bruciati vivi sui roghi insiene a delle donne che per la chiesa cattolica altro non erano che streghe da bruciare vive. Un dramma nel dramma. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che da quasi vent'anni proprio per combattere questa scaramanzia ha indetto per il 17  ovembre di ogni anno la giornata del gatto nero che si svolge in diverse parti del mondo oltre che in Italia con centinaia di eventi proprio per promuovere la bellezza dei mici neromantati. "Che nel 2024 si assista ancora a vicende come questa lascia l'amaro in bocca- scrivono gli animalisti- per la diffidenza e l'ignoranza dimostrata da chi si sente minacciato da un gatto nero che attraversa la strada, ma se queste dagome fossero state posate con l'intento di abbassare la velocità degl iautomobilisti facendo leva sulla stessa scaramanzia, allora l'idiozia di questa cosa sarebbe completa. Chiediamo la rimozione di queste sagome subito e la loro ricollocazione- concludono gli animalisti-non perchè siamo scaramantici, ma perchè pensiamo che esse cosi non facciano altro che alimentare le sciocche superstizioni per le quali ancora oggi qualche gatto nero ci lascia la pelle".

mercoledì 24 gennaio 2024

PALERMO CUCCIOLI ABBANDONATI IN UN CASSONETTO DEI VESTITI SALVATI DAI VOLONTARI E DAI POMPIERI

 PALERMO (24 GENNAIO 2024) Ancora un atto di violenza inaudita e viltà contro gli animali a Palermo. Questa volta succede nel quartiere di Acqua dei Corsari dove quattro cagnolini meticci sono stati salvati grazie alla prontezza dei volontari della zona che hanno avvertito dei guaiti provenire dall'interno di un cassonetto destinato alla raccolta degli abiti usati ed immediatamente hanno chiamato i pompieri. Una volta aperto il cassonetto dentro a una borsa di pelle sono stati trovati quattro cuccioli meticcioni di poche settimane tutti vivi. Uno di loro ha una ferita alla testa e le loro condizioni dovranno essere moitorate nei prossimi giorni. L'Associazione Italiana Difes Animali ed Ambiente ha deciso di presentare una denuncia per abbandono dei quattro cuccioli dei quattro cani.

IMMAGINE DI REPERTORIO