L’operazione è stata condotta dai Carabinieri del Soarda con il supporto dei nuclei Cites di Venezia e Verona, dalla Polizia provinciale di Rovigo e da quella Metropolitana di Venezia, col supporto dei volontari della Lipu. “Ottimi risultati ma servono più controlli in tutto il Delta del Po”
29 gennaio 2024. Tre persone denunciate in provincia di Rovigo per caccia illegale e bracconaggio, e altre sei tra Padova e Venezia, tre delle quali sorprese in laguna aperta, e altre tre in una nota riserva privata.50 esemplari di varie specie di anatre trovate morte e sequestrate dai militari.
Si è appena conclusa con successo una vasta operazione antibracconaggio dal nome “Delta del Po” condotta dai Carabinieri forestali del Soarda (Sezione operativa antibracconaggio e reati in danno agli animali) con il supporto dei Nuclei Carabinieri Cites di Venezia e Verona, in collaborazione con i volontari della Lipu e il prezioso apporto della Polizia provinciale di Rovigo e della Polizia metropolitana di Venezia.
Quattro le giornate di lavoro che hanno portato alla denuncia di nove persone, in un contesto difficile come quello del Delta del Po, uno dei sette “black-spot” inseriti nel Piano nazionale antibracconaggio. Un’area particolarmente difficile da affrontare, dove avvengono migliaia di illeciti ogni anno a danno di uccelli selvatici; un luogo difficile anche perchè i bracconieri agiscono in mezzo alla laguna e occorre costantemente controllare il livello delle maree per potersi muovere e sorprendere chi delinque.