Arbatax IERI mattina, 21 ottobre 2024, un muflone maschio, rimasto infilzato alla zampa posteriore sinistra in una ringhiera di ferro posto a delimitazione di una proprietà privata è stato soccorso personale della Base logistico navale del Corpo forestale e di vigilanza ambientale di Arbatax, unitamente a un reparto dei vigili del fuoco di Lanusei e alla dottoressa Angela Scattu, veterinaria convenzionata con la Provincia di Nuoro.L’intervento è avvenuto nella via Amerigo Vespucci ad Arbatax. L’animale, molto provato dall’inconsueto incidente, è stato prontamente liberato e trasportato nell'ambulatorio della veterinaria, che ha provveduto alle prime cure di soccorso, mirate soprattutto ad arrestare l’abbondante emorragia dovuta al taglio provocato dal ferro penetrato abbondantemente nelle carni dell’animale. Il muflone sarà successivamente trasferito al centro zooiatrico di Monastir per essere completamente riabilitato e successivamente restituito alla sua colonia di appartenenza.
Il problema dei mufloni di Arbatax è stato recentemente affrontato dal Cfva, dall'assessorato all’Ambiente e dall'Agenzia Forestas. È già stato stilato un protocollo d'intervento che prevede la cattura, la ricerca della purezza genetica della specie di Ovis musimon e la loro liberazione in altri contesti territoriali della nostra isola. Questa colonia di mufloni, che a seguito della pandemia hanno allargato il loro areale anche all'interno del borgo di Arbatax, stanno generando non poche polemiche da parte della cittadinanza, in quanto spesso danneggiano giardini e alberi da frutto, saltano addirittura su barche e non di rado, durante le corse, saltano anche su cofani delle macchine. La loro presenza sul posto è da ricondurre a seguito della liberazione di una coppia alla fine degli anni Sessanta e la cui discendenza, perdendo la cosiddetta "consuetudo revertendi" non può essere più inquadrato nello stato giuridico di animale mansuefatto e, per tali motivazioni, è da dichiararsi patrimonio indisponibile della Regione Sardegna.