lunedì 30 settembre 2024

RITROVA IL SUO CANE DOPO UN ANNO. ERA STATO RUBATO E CAMBIATO IL MICROCHIP

 La scomparsa del cane, un simpatico e vivacissimo Jack Russell, risale al dicembre scorso, quando una donna di 47 anni residente a Cremia (Como) non ha più trovato il suo amato cucciolo. La proprietaria ha denunciato la scomparsa e dopo settimane di segnalazioni e cartelli affissi nella zona, ha scoperto che il suo cane non era smarrito, ma presumibilmente rubato. Erano state fatte molte segnalazioni  di persone che dicevano di aver visto il Jack Russell insieme a un'altra donna.Contattati i carabinieri di Dongo, sono iniziati gli accertamenti. Le indagini hanno confermato i sospetti: il cane trovato era proprio quello scomparso. La donna denunciata è una 49enne di origini svizzere ma che abita in Valsolda. Con la presunta complicità di un veterinario, era riuscita a rimuovere il microchip originario e a sostituirlo, permettendo l'iscrizione dell'animale all'anagrafe canina sotto il proprio nome. Grazie all'intervento delle forze dell'ordine, il cane è stato restituito alla legittima proprietaria e la "ladra" denunciata per furto aggravato. Questa storia a lieto fine può ridare speranze a molti altri proprietari di cani scomparsi anche nel Comasco. Come la piccola Olivia, sparita nel nulla da Argegno lo scorso 29 giugno, dalla pensione in cui era in stallo.


SEREGNO. BOCCONIAVVELENATI NEL PARCO UN CANE RISCHIA LA MORTE

 Èallarme bocconi avvelenati nel parco brianzolo della Porada a Seregno. L'episodio è riferito da una residente che nella giornata del 27 settembre ha portato come da consuetudine il suo cane a passeggio. Rischiando suo malgrado di perderlo per sempre.

Così come ha poi raccontato sulla pagina Facebook di "Sei di Seregno se..." la donna si infatti accorta che Oscar (questo il nome del cane) subito dopo la passeggiata ha incominciato a star male e a vomitare. Un malore, secondo quanto riferito dalla stessa, dovuto con tutta probabilità all'ingestione da parte del quattro zampe di "una polpetta con dentro la soda caustica".

"Fate attenzione" 

Dopo aver prestato le cure del caso al cane, che ha rischiato la vita, la donna ha inteso allertare anche gli altri padroni dei quattro zampe che sono soliti frequentare l'area verde. Esprimendo disappunto e amarezza per quanto accaduto e l'invito a fare attenzione. 

Nel corso della notte, ha infine fatto sapere la seregnese, Oscar è sembrato fortunatamente riprendersi. Ma fra i cittadini resta ora la forte preoccupazione per il fenomeno dei bocconi avvelenati. Che puntualmente ritorna interessando molte delle aree verdi pubbliche del territorio e della Brianza in generale e mettendo a rischio la vita dei quattro zampe. 

Forte è la condanna per quanto accaduto da parte dei concittadini della donna. Che, ancora sui social, hanno espresso la necessità urgente di controlli più mirati per evitare il ripetersi di fatti simili. 



domenica 29 settembre 2024

GOVANE UCCISO DAL PADRE IN UNA BATTUTA DI CACCIA IN SICILIA. AIDAA PRESENTA ESPOSTO E CHIEDE STOP ALLA CACCIA

 MESSINA (29 SETTEMBRE 2024) Se nammeno di fronte a fatti come quello accaduto ieri a San Pier Niceto dove un giovane è stato ucciso da una fucilata sparata dal padre, durante una battuta di caccia al cinghiale, fucilata che lo ha colpito in testa e lo ha ucciso ci si ferma per un attimo a pensare di sospendere questa orribile pratica di morte che ha prodotto 6 morti e 7( feriti  (l'utimo quest'oggi nel casertano) in meno di un mese cè da pensarci seriamente. L'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA ha deciso di presentare domani un esposto alla procura di Barcellona Pozzo di Gotto titolare dell'indagine su questo omicidio di caccia per chiedere verifiche approfondite su quanto successo e individuare le eventuali responsabilità in questa assurda morte del giovane cacciatore di 27 anni di Pace del Mela. Ma non solo gli animalisti scrivono: "Vorremmo vedere se a essere ammazzato dal padre fosse il figlio di quei soloni che inneggiano alla caccia dai pulpiti della politica italiana ed europea se il giorno dopo la penserebbero ancora alla stessa maniera e salirebbero sui loro pulpiti a inneggiare alla caccia. Ogni anno- scrivono gli animalisti di AIDAA- i cacciatori fanno piu morti e feriti del terrorismo rosso e nero degli anni di piombo con percentuali sempre in aumento rispetto al fatto che diminuiscono i praticanti della caccia. Cari governanti a ogni livello- concludono gli animalisti- fermate la caccia e fermatela subito e per sempre".


VIGGIANO. CANE COLPITO DA COLPO DI ARMA DA FUOCO

 Una brutta storia arriva da Viggiano, dove un cane è stato colpito alle gambe da uno o più colpi di arma da fuoco, da un fucile i da una pistola. Una vicenda che suscita molta preoccupazione per la crudeltà di chi si rende protagonista di tali gesti. Ferita una cucciola di cinque mesi, che era amorevolmente curata da due volontarie dell’Enpa. Che ieri hanno ritrovato la cucciola ferita.

L’animale è stato trasferito in una clinica a Villa D’Agri. Stando ai primi riscontri, avrebbe perso la sensibilità alle gambe, ma l’augurio è che con le cure possa riprendersi.

Non è esclusa una denuncia contro ignoti per avviare le indagini e dare un nome e cognome a chi si è reso protagonista di questo folle gesto.

Ricordiamo che comunque, per crudeltà o senza necessità, cagiona una lesione ad un animale, è punito con la reclusione da tre a diciotto mesi o con la multa da 5mila a 30mila euro.


ESCHE E BOCCONI AVVELENATI NELLA BERGAMASCA. SCATTANO I CONTROLLI DEI CARABINIERI FORESTALI

RICEVIAMO EVOLENTIERI PUBBLICHIAMO IL COMUNICATO STAMPA DEL COMANDO CARABINIERI FORESTALI DI BERGAMO IN MERITO ALLA PRESENZA DI BOCCONI AVVELENATI NELLA CITTA' OROBICA

Esche e bocconi avvelenati: controlli e bonifiche nel bergamasco
Comando Carabinieri per la Tutela Forestale Bergamo - Trescore Balneario (BG), 28/09/2024 08:12

Nella mattinata del 12 Settembre, alcune aree del Comune di Trescore Balneario sono state oggetto di intervento dell’ Unità Cinofila Antiveleno Carabinieri con sede a Lecco per effettuare una bonifica da probabili bocconi avvelenati. L’intervento si è reso necessario per nr. due distinti episodi di avvenuti avvelenamenti di animali domestici: un gatto rinvenuto cadavere ed un cane, per il quale, solo il tempestivo e provvidenziale intervento medico veterinario ne ha scongiurato il decesso. “Senna”, una giovane e intelligente femmina di pastore tedesco grigione, specificatamente addestrata per rinvenire esche avvelenate e carcasse di animali, affiancata dal Carabiniere suo conduttore ed i militari del Nucleo Carabinieri Forestale Trescore Balneario, ha passato al setaccio le zone interessate per più di due ore consentendo di rinvenire due residuali bocconi di carne con sospetta contaminazione da rodenticida, per i quali sono in corso analisi presso l’Istituto Zooprofilattico Sperimentale. L’ ispezione dell’ Unità Cinofila si è poi estesa ad altri luoghi del Comune di Trescore Balneario già in passato oggetto di avvelenamenti senza rilevare bocconi avvelenati o carcasse di animali. L' area oggetto di disseminazione esche avvelenate, come prescritto da specifica ordinanza Ministero della Salute, era stata, a seguito dei segnalati avvelenamenti, opportunamente segnalata e delimitata dall' amministrazione comunale di Trescore Balneario; il pronto intervento dell’ Unità Cinofila ha poi scongiurato eventuali altri potenziali avvelenamenti. Sono in corso indagini per individuare l’autore o gli autori della illegale disseminazione di bocconi avvelenati: è infatti reato abbandonare esche o bocconi avvelenati in qualsiasi contesto territoriale: campagna agraria, parchi pubblici, ambiti venatori, strade ecc... Con l'Ordinanza Ministero della Salute del 6 agosto 2024 vengono prorogate le norme sul divieto di utilizzo e di detenzione di esche o di bocconi avvelenati. L' azione delittuosa punita dal Codice Penale, è ulteriormente aggravata se ne conseguono morte o anche solo “malattia-infortunio-sofferenza” di animali, siano essi d' affezione (cani, gatti e domestici in genere), da reddito o selvatici. Il fenomeno degli avvelenamenti, oltre a rappresentare un rischio per animali domestici e selvatici, costituisce un grave pericolo per l’ambiente e per l’uomo. E' anche sugli animali selvatici, ivi comprese le specie particolarmente protette o a rischio di estinzione, che l'abbandono di esche avvelenate in natura ha effetti devastanti sulla già compromessa e sempre più minacciata “biodiversità di specie”. Fra le vittime ci sono sia specie particolarmente protette come orso, lupo, gipeto, aquila, grifone, nibbio, ma anche animali selvatici più comuni come la volpe, il tasso, il riccio, lepri e persino scoiattoli. Il Ministero della Salute ha emanato ordinanze in materia fin dal 2008, prorogate e modificate negli anni armonizzando il testo con la normativa nazionale e comunitaria. Dal 2019, inoltre, è attivo il Portale nazionale degli avvelenamenti dolosi degli animali, realizzato dal Ministero in collaborazione con l’Istituto Zooprofilattico Lazio e Toscana e il Centro di referenza nazionale di medicina forense. Ogni caso di avvelenamento confermato dai veterinari dell’Istituto zooprofilattico viene condiviso tramite l’ app ufficiale “Bocconi Avvelenati” che chiunque può scaricare dalla rete ed installare sul proprio smartphone. Il Comune di Trescore Balneario e la bassa Val Cavallina non sono nuovi ad episodi di avvelenamento e morte animali da ingestione bocconi avvelenati. Il Gruppo Carabinieri Forestale con sede a Curno invita la cittadinanza a segnalare immediatamente al NUE 112 ogni sospetta presenza di esche/bocconi oltre a prontamente denunciare avvelenamenti o decessi di animali. COMANDANTE Ten.Col. Amerigo FILIPPI Focus U.C.A. Unità Cinofile Antiveleno LIFE WolfAlps EU operative nella lotta al bracconaggio - Life Wolfalps EU https://www.lifewolfalps.eu/26293/ https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2019/08/22/19A05368/sg (Ordinanza Min Salute 2019) Focus su SENNA: “Senna, pastore tedesco grigione, è nata in Belgio 4 anni fa ed è da sempre un cane anti-veleno. Grazie al progetto Life Wolf Alps EU all’età di 10 mesi, unitamente al Carabiniere suo conduttore, ha iniziato l’addestramento di 5 mesi al Centro Cinofili Carabinieri di Firenze. Dopo un ulteriore affinamento nella sua sede di Lecco, dal 2022 è ufficialmente operativa sul territorio Lombardo e diversi sono stati i suoi interventi, anche fuori Regione. SENNA è estremamente intelligente ed affettuosa con i bambini ma, quando è al lavoro, emerge il suo carattere “nevrile” ed estremamente professionale. Tutto il suo lavoro si fonda sul gioco e come tanti cani ogni palla deve essere sua; è golosa di biscotti ma accetta solo quelli dati dal suo fidato conduttore”.




sabato 28 settembre 2024

LA REGIONE PIEMONTE ASSEGNA 170.000 EURO AI COMUNI PER LA TUTELA DEL GATTI RANDAGI E COLONIE FELINE

 


La Regione Piemonte ha assegnato 170.000 euro a 25 Comuni per progetti legati al benessere degli animali da compagnia con particolare riferimento alla popolazione felina, nell’ambito di un bando annuale che punta alla tutela della salute e del benessere degli animali da affezione e al contrasto al randagismo.

In particolare, le risorse sono destinate al censimento dei gatti randagi e alla loro cura, sterilizzazione nonché per il sostegno e la gestione delle colonie feline con anche per alcune la realizzazione delle casette all’interno degli spazi urbani.

Sono stati proposti progetti di recupero dei cuccioli senza mamma per i quali è organizzata l’adozione consapevole, di recupero e cura dei gatti ammalati per un loro reinserimento, di recupero e distribuzione di cibo per il mantenimento delle colonie feline, ma anche di campagne di sensibilizzazione sulla tutela e tenuta della popolazione feline. Gran parte delle attività progettuali sono condotte in sinergia con enti del Terzo settore e con veterinari liberi professionisti.

«Con queste risorse riusciamo a finanziare 25 progetti idonei presentati dalle amministrazioni per una migliore integrazione dei gatti all’interno degli ambiti urbani - dichiara il presidente della Regione Alberto Cirio, che ha conservato per sé la delega al Benessere animale - Negli ultimi due anni sono oltre 50 i progetti finanziati con questa misure che intendiamo continuare a sostenere nella convinzione che il benessere degli animali da compagnia, e la loro buona integrazione anche all’interno dei paesi e delle città, sia un segno distintivo di una comunità».

Gli interventi per il benessere della popolazione felina si inseriscono all’interno delle attività che la Regione porta avanti a tutela degli animali che hanno portato nei primi mesi del 2024 a dotare il Piemonte di una legge specifica dedicata al benessere degli animali d’affezione.

Tra i progetti principali di questi anni c’è il finanziamento degli interventi di apertura, ristrutturazione e potenziamento dei canili sanitari di prima accoglienza. Da segnalare poi il programma, primo e unico in Italia, di apertura presso le Aziende sanitarie locali degli ambulatori veterinari sociali destinati agli animali d’affezione detenuti dalle persone seguite dai servizi sociali, che offrono cure gratuite.

Sono 16 in tutto il Piemonte, finanziati con un investimento complessivo di 310.000 euro, ed erogano prestazioni quali la visita clinica, le vaccinazioni, l’esame del sangue e delle feci, l’identificazione degli animali, i trattamenti antiparassitari e tanto altro.

I Comuni finanziati (suddivisi per provincia)

Alessandria: Mornese con 3.800 euro, Fabbrica Curone con 12.700 euro

Asti: Canelli con 13.000 euro, Castelnuovo Don Bosco con 6.000 euro

Biella: Occhieppo Inferiore, Masserano, Graglia e Sagliano Micca con 7.000 euro ciascuno

Cuneo: Bernezzo con 12.500 euro, Moretta con 15.000 euro, Mombarcaro con 13.750 euro

Novara: Borgomanero con 36.000 euro, Trecate con 9.600 euro, Casalino con 8.000 euro, Gattico Veruno con 6.000 euro

Torino: Carmagnola con 20.000 euro, Caluso con 10.000 euro, Condove con 11.500 euro, Nichelino con 13.000 euro, Borgiallo con 6.500 euro, Brandizzo con 7.500 euro, Frossasco con 5.700 euro, Baldissero Torinese con 6.200 euro, Chiomonte con 11.900 euro

Vercelli: Cigliano con 5.000 euro.


PORTA IL SUO CANE AL CANILE COME FOSSE UN RANDAGIO. DENUNCIATA

 Una palermitana ha simulato il ritrovamento di un volpino bianco anziano, portandolo al canile municipale di Palermo e dicendo di volerlo salvare dalla strada, lasciandolo al rifugio. In realtà, il cane era suo. Per avere dichiarato il falso, è stata denunciata.

«Il cane anziano verrà supervisionato nella gestione dalle associazioni animaliste», dichiara l’assessore comunale al Benessere animale Fabrizio Ferrandelli, il quale aggiunge che è suo interesse «tutelare gli animali nelle cure sanitarie e nella corretta detenzione. Attenzione che si può ottenere grazie alla collaborazione delle associazioni animaliste, dei volontari e dei cittadini sensibili».


ANAGNI. MUCCHE IN STRADA ALLO STATO BRADO SERVE UN'ORDINANZA DI REGOLAMENTAZIONE PER LA LORO SICUREZZA

 Nelle ore scorse durante l'ultimo consiglio comunale di Anagni è stata presentata una mozione dal consigliere di minoranza Luca Santovincenzo nella quale si chiedeva al Sindaco di fare un’ordinanza per arginare il problema del bestiame incustodito, vagante nel territorio di località Monti, che interessa anche le località di Tufano e San Filippo, causando notevoli problemi igienico sanitari, di sicurezza stradale e incolumità personale.

"Noi della componente “Rinnovamento” tesserati del PD - si legge in una nota giunta in redazione - eravamo presenti per esprimere vicinanza e solidarietà a tutte quelle persone che si aspettavano dal Sindaco una soluzione, che puntualmente non c’è stata.

Il Sindaco ha sostenuto che la questione è di competenza della ASL e dell’Arpa, quindi non avrebbe fatto nessuna ordinanza a riguardo. Mozione quindi bocciata dai voti della maggioranza e di uno dei consiglieri di minoranza (o dicasi tale).

Abbiamo fatto come Componente una piccola ricerca su internet e vengono fuori ordinanze analoghe fatte da altri comuni e neanche tanto tempo fa. Quindi non è vero che non si può fare, la verità è che non si vuole!
La cittadinanza tutta deve sapere da chi è governata, ma forse la parola governata è impropria.


venerdì 27 settembre 2024

GIOVANE LUPA CATTURATA A ROMA. AIDAA IN PROCURA:"NON CREDIBILE LA DINAMICA DEI FATTI".

ROMA (27 Settembre 2024) E' poco credibile la storia cosi come raccontata dai ragazzi della lupa che due settimane fà secondo quanto appreso ha morsicato a un braccio un bimbo di 4 anni salvato da nove ragazzi che hanno messo poi in fuga la lupa. Sembra quasi una storia al contrario, tipo cappuccetto rosso, rispetto alla versione mitologica che dice che la lupa romana avrebbe allattato Remo e Romolo. Sta di fatto che questa lupa è stata catturata e ridotta in cattività seppure in un grande recinto del parco nazionale di Lazio,Abruzzo e Molise. Ma andiamo con ordine: Secondo la ricostruzione questa lupa lo scorso 11 settembre avrebbe morso a un braccio questo piccolo bimbo di 4 anni che si trovava in un parco e solo l'intervento di un gruppo di ragazzi avrebbe messo in fuga la lupa e quindi salvato il piccolo da una sorte peggiore. Intanto come prima considerazione sarebbe alquanto strano che una lupa attacchi un umano, di solito i lupi rifuggono gli umani in quanto animali molto timidi. Ma anche fosse andata cosi ci si chiede dove fossero e cosa facessero in quel momento i genitori o comunque le persone che avevano in custodia questo bimbo. Possibile che un bimbo di 4 anni possa scorazzare da solo in un parco e guarda caso questo viene morsicato da una lupa? Pare una storia surreale. Mentre quello che invece è certo è che la lupa è stata catturata e portata via , rinchiusa in un recinto dove resterà in cattività per il resto della sua vita alla faccia della tutela di questa razza in particolare e degli animali selvatici. (Per chi non lo sapesse il lupo nonostante l'iter in corso per abbassarne la protezione gode ancora in questo momento dello status di specie particolarmente protetta).Sulla vicenda prende posizione l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA la quale ha annunciato un esposto alla procura di Roma per chiedere indagini serie per verificare la storia raccontata dai ragazzi e per capire dove erano i genitori o le persone che dovevano accudire il bimbo in quel momento. "Questa storia non ci convince- scrivono gli animalisti- e vogliamo vederci chiaro, da qui la decisione di inviare un esposto alla magistratura romana, perchè proprio sulla base di questi fatti la lupa è stata catturata e ridotta in cattività. Senza peraltro verificare- conclude il comunicato AIDAA- se avesse dei cuccioli da qualche parte, motivo per cui potrebbe evincersi una certa aggressività da parte sua".

BOCCONI AVVELENAT IN VIALE PARCO A COSENZA

 pubblichiamo uno sfogo di una lettrice di COSENZA2.0 sul tema dei bocconi avvelenati.

Ho una cagnetta di 4 anni con la quale passeggio giornalmente su Viale Parco. Sono 2 mesi circa che passeggiare mi reca ansia e preoccupazione ed a volte evito proprio…

Sono stata una di quelle persone che una mattina ha visto 2 gatti morti (uno sull’erba ed uno sotto il marciapiede) ed ho subito capito che fossero stati avvelenati (non tanto perché fossero gonfi ma perché 2 gatti morti ravvicinati era difficile fossero morti di una all’altra natura).

Due giorni fa mi arriva un’altra segnalazione di altri avvelenamenti sempre su Viale Parco. Ora io vorrei sapere… Tutti i negozi, locali sul Viale (MD, Conad, Bar del Parco, Bar Eden, Autoscuola, ristorante cinese ecc….) non hanno telecamere?

Androni dei palazzi? Se dovessero avvelenare altri animali chi si dovrebbe denunciare? Comune, provincia, regione, chi pulisce le strade perché incapaci di vigilare?

E sia mai qualche bambino ne dovesse venire a contatto? Dove bisogna andare a passeggiare con i cani? Al Nicolas Green che fa “pietà e misericordia” per quanto l’aria cani è tenuta malissimo?

Si vocifera sia una donna a mettere questi bocconi avvelenati… Chi ha visto qualcosa lo dica… Chi deve, controlli le telecamere… Neanche una passeggiata in santa pace si può fare… Che schifo e che vergogna… !!!

Manuela Mosca


giovedì 26 settembre 2024

AIDAA CONTROCORRENTE. SI DIA UN'ALTRA POSSIBILITA' DI RECUPERO AL PITBULL DI BORGO VERCELLI

 VERCELLI (26 SETTEMBRE 2024) "Come primo atto ci sia permesso fare i nostri auspici di pronta e totale guarigione alla educatrice cinofila del canile di Borgo Vercelli che dovrà ora affrontare un periodo di lunga riabilitazione dopo i morsi subiti nei giorni scorsi dal Pitbul ospite del canile conosciuto per aver aggredito un bambino causandone la morte nello scorso mese di Maggio, ma detto questo riteniamo errato voler abbattere quel cane senza dare lui una seconda possibilità di recupero presso un centro specialistico. E sopratutto senza una profonda analisi e comparazione dei motivi che hanno portato alla due aggressioni a distanza di alcuni mesi. Ci rendiamo conto delle difficoltà a capire questo tipo di messaggio, ma troppo spesso si butta la croce addosso ad un cane che ha morsicato senza andare a fondo dei motivi, la sopressione non è una soluzione, la riabilitazione e la rieducazione si". Questo il comunicato dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA in merito alla vicenda dell'educatrice del canile consortile di Borgo Vervellese morsicata alla mano ed alla gamba da un pitbull che si era reso protagonista di un altra morsicatura nel maggio del 2024.



ABBANDONA I SUOI TRE CANI NEL GIARDINO DI UNA SCUOLA. DENUNCIATO QUARANTENNE

 Non potendosi occupare più dei suoi cani, li ha abbandonatoi nel cortile di una scuola.

Un 40enne di Serino, in provincia di Avellino, è stato denunciato per abbandono di animali dai carabinieri della locale Stazione.
    Durante un servizio di perlustrazione, i militari hanno trovato i tre cani che da giorni non bevevano e mangiavano e dopo averli rifocillati li hanno affidati al servizio veterinario della Asl.
    I meticci sono stati poi trasferiti nel canile municipale in attesa di adozione.


PAVULLO. UCCISE A COLTELLATE UN PITBULL . CONDANNATO D 10 MESI

 PAVULLO. Un pitbull che azzanna al volto una ragazza incinta, il compagno che per salvarla uccide il cane con il coltello. Un’uccisione che gli è costata una condanna a dieci mesi (pena sospesa e non menzione). L’uomo era finito a processo anche per le minacce rivolte al fratello della fidanzata, proprietario del cane, che quando ha saputo che il pitbull era stato ucciso ha chiamato i carabinieri infuriato: questa accusa si è chiusa con la remissione della querela. La difesa dell’uomo, un 30enne, rappresentata dall’avvocato Lorenzo Bergami, ha già annunciato che farà appello

Era l’8 maggio del 2021 quando tutto è avvenuto. La coppia, lui un tunisino 30enne, lei una 21enne italiana incinta, era in casa, un’abitazione di campagna in una frazione di Pavullo, dove vivevano insieme al fratello di lei. Quella sera erano da soli quando, ad un certo punto, uno dei due cani del fratello di lei si è avvicinato. Da quanto ricostruito, la donna non aveva fatto nulla: il cane potrebbe avere fiutato gli ormoni della gravidanza. Il cane l’ha azzannata improvvisamente al volto, e a nulla sono vale le urla disperate della ragazza e il tentativo del fidanzato di staccare l’animale da lei. A quel punto l’uomo ha afferrato il coltello colpendo il pitbull al fianco: solo dopo essere stato ferito il cane si è staccato, per poi andare a morire in camera da letto.

Il processo

Quando il proprietario del cane viene a sapere quanto successo va su tutte le furie e chiama i carabinieri, scatenando la reazione del fidanzato della giovane, che lo minaccia di morte. E così il 30enne è finito a processo. Un processo in cui si sono alternati in aula diversi testimoni dalla vittima al veterinario che ha attestato come la causa di morte sia stata un fendente al fianco. Il professionista, però, ha anche evidenziato la presenza di una lacerazione nella bocca dell’animale, dovuta al tentativo del giovane di tirarlo via dal viso della fidanzata. Quindi, prima di prendere il coltello, il 30enne avrebbe tentato di allontanare in quel modo l’animale

Le testimonianze

In aula, come detto, si sono alternati diversi testimoni. Tra questi lo stesso proprietario del pitbull: «Era già successo che il cane mordesse mia sorella – ha rivelato l’uomo in aula – ma solo una volta». L’uomo aveva aggiunto, riferendosi al primo episodio: «Eravamo in casa, lei si è avvicinata ed è stata morsa vicino alla faccia. Quel cane, se qualcuno si avvicinava quando lui era in calore, ringhiava». Il giorno della morte del cane, lui non era in casa: «Mentre ero fuori ho ricevuto una chiamata e mi hanno detto che il cane aveva morso mia sorella», aveva continuato ieri in aula il proprietario del pitbull. L’uomo ha descritto anche la situazione di fronte a cui si è trovato una volta tornato nell’abitazione: «C’era il sangue che scendeva giù dal parquet, vicino alla zona in cui il cane è morto. Sgocciolava tutto».


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Informativa

GARDA- ANCHE QUI BOCCONI AVVELENATI CON IL LIQUIDO ANTIGELO

È allarme nell’area del Garda-Baldo, dove una o più mani seminano morte tra gli animali. Dopo il caso dei bocconi avvelenati a Lumini, a San Zeno di Montagna, con quattro cani e tre gatti morti, e ad Affi, con un cane e una volpe deceduti, ora è la volta di Garda.Bocconi che qui, fortunatamente, sono stati trovati e rimossi prima che qualche animale potesse cibarsene e morire. Il fatto risale a fine agosto ma se ne è parlato solo ora, dopo la notizia di altri bocconi avvelenati rinvenuti in altri comuni.

Dopo una segnalazione fatta alla polizia locale della zona, sono state recuperate quattro esche in località Beati che si sarebbero potute rivelare letali per gli animali selvatici e d'affezione.

Pericolo per gli animali

«Abbiamo recuperato quattro fette di carne macinata nelle quali era stata sparsa della polvere bianca», racconta il comandante della polizia locale di Garda, Ferdinando Pezzo. «Le abbiamo mandate all’Istituto zooprofilattico per le analisi, ma ci è stato già detto che sarebbero state pericolose per gli animali che le avessero mangiate». Non erano stati segnalati avvelenamenti riconducibili alla zona, ma la preoccupazione era rimasta alta nei giorni seguenti e lo è tuttora.

La questione tocca la sensibilità di tutti, anche quella degli amministratori che si trovano davanti a questa situazione, che definiscono incomprensibile. «Non capisco cosa possa spingere una persona a fare un gesto simile», afferma il sindaco di Garda, Davide Bendinelli.

«Si tratta di un’azione ingiustificabile». Da domenica mattina, quando il Comune di Affi ha diramato l’avviso di «Pericolo bocconi avvelenati» nella zona della Cantarelle dopo la morte del cane di un cacciatore e di una volpe, la questione è tornata attuale.

C'è chi sostiene che altri cani siano stati avvelenati nella zona, nelle settimane precedenti e chi, come già riportato dal quotidiano L'Arena, ha denunciato e mostrato la foto del proprio cane morto dopo aver mangiato una di queste esche. Com’è accaduto, appunto, in località Lumini, a San Zeno di Montagna quasi un mese fa, il 31 agosto per l'esattezza.

Liquido antigelo

In quell’occasione a piangere la scomparsa di Sandi, un pastore australiano che aveva inghiottito un boccone intriso di liquido antigelo, era stata l’assessora al turismo del comune di Brenzone, Lorena Pinamonte. Ma Sandi non sarebbe l'unica vittima di quella zona.

Ai Lumini ci sono stati quattro cani e tre gatti avvelenati. E per tornare ad Affi, sono stati segnalati altri due cani morti. Una risposta al motivo del gesto oggi non c'è, solo ipotesi sulla causa che spinge ignoti a lasciare bocconi avvelenati.

Un gesto che, va ricordato, è considerato un reato e che viene quindi punito penalmente. Inoltre, come ha ricordato il comandante Pezzo in questi giorni: «E un comportamento vile e pericoloso, che può avere conseguenze molto gravi».


 

mercoledì 25 settembre 2024

LUPI MENO TUTELATI . QUESTA E' LA PROPOSTA DEL CONSIGLIO EUROPEO. ANIMALISTI IN RIVOLTA

 ROMA (25 settembre 2024)  Non si prospettano tempi brillanti per il lupo in Europa, gli stanti membri dell'Unione Europea hanno infatti dato il via libera alla riduzione delle tutele del lupo, la protezione infatti passa da rigorosa a semplice e questo purtroppo permetterà agl stati che riterranno di doverlo fare di sparare ai lupi per ridurre la loro presenza attraverso abbattimenti di selezione. Certo non è che accadrà domani ma pare oramai che questa sia la via imboccata, quella di risolvere il rapporto uomo-lupo a fucilate anche qui in Italia dove la maggioranza di destra (piena di cacciatori) è da sempre orierntata verso il contenimento delle specie selvatiche attraverso politiche di caccia di selezione. Questa decisione impegna la commissione Europea a lavorare dentro la commissione della convenzione di Berna si lupi per chiedere l'abbassamento della tutela. La palla passerà infine alle singole nazioni che dovranno mettere in campo l'attuazione della decisione con la possibilità di introdurre elementi di salvaguardia del Lupo fino eventualmente a mantenere il grado di protezione attuale. E L'Italia? "Noi siamo uno dei paesi a maggiore rischio di abbassamento totale del livello di tutela e questo- scrivono gli animalisti dell'Associazione Itsliana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- se pure non si trasforma come vorrebbero certe frange estremiste in un fuoco libero per tutti contro i lupi, potrebbe introdurre ad esempio l'elimnazione del reato penale per l'abbattimento dei lupi. E l'introduzione di periodi di csccia di selezione in alcune zone d'Italia. Certo- continuano gli animalisti- la situazione è grave ed inutile nascondercelo ma si deve lavorare seriamente a livello nazionale per introdurre applicazioni minime della riduzione di status di protezione. E non è escluso che ci si riesca, comunque al momento la situazione generale rimane immutata e ad oggi sparare a un lupo è un reato penale se ne ricordino taluni movimenti di pseudo bracconieri e soci".





BUSTO ARSIZIO. CANE SALVATO DAI POMPIERI

 Busto Arsizio , 24 settembre 2024 – Questa mattina i vigili del fuoco del Distaccamento di Busto-Gallarate sono intervenuti in via Bellotti a Busto Arsizio per salvare un cane rimasto da solo in casa in seguito a un TSO (trattamento sanitario obbligatorio) a cui è stata sottoposta ieri la proprietaria.

Entrati dalla finestra utilizzando una scala, gli operatori hanno liberato il cane consegnandolo al fratello della padrona



CHOC IN VALMASINO. CERVO UCCISO ED APPESO ALLA FINESTRA DI CASA

 Davvero un brutto spettacolo quello che si sono trovati di fronte i passanti domenica pomeriggio sul tracciato principale della Val Masino. Appeso a una corda a penzoloni su un terrazzo che si affaccia sulla provinciale nella frazione di San Martino c’era un grosso cervo. A denunciare la macabra visione, l’Enpa, l’Ente protezione animali, che punta il dito contro «un oltraggio alla sensibilità di chi si trova sulla strada principale una cosa simile. Un biglietto da visita che non promuove certo la valle». D’accordo anche il sindaco Pietro Taeggi che ha subito contattato il cacciatore, con regolare licenza, che ha esposto la bestia fuori casa in giardino. «Non è stato commesso alcun reato, ma non è certo un bello spettacolo esporre il cadavere di un animale in bella vista, oltretutto, in un sito ad alto trasito di turisti nel fine settimana. È orribile- ha detto senza mezze parole il primo cittadino di Val Masino- . Mi è stato però garantito dal diretto interessato che non si ripeterà più. Gli voglio credere e mi auguro davvero che sia così perché oggi come oggi una cosa del genere è inaccettabile nei confronti della sensibilità di tutti».


TRENTO. PICCHIO' IL CANE DAVANTI A UNA TELECAMERA. ASSOLTA

 Afine 2021, una videocamera di sorveglianza in piazza Duomo, a Trento, aveva catturato la scena di lei che, a un tratto, aveva cominciato a prendere a calci e a colpi di borsa la sua cagnolina, tenuta al guinzaglio. Le immagini fecero il giro del web, creando sgomento sui social network. Dopo ore di ricerche, l’animale era stato ritrovato dalla Lav e consegnato sano e salvo alla polizia Municipale di Trento. Posta sotto sequestro preventivo, Pallina, questo il nome della cagnetta, era stata visitata da un veterinario e accudita in vista di una futura adozione. Oggi, a distanza di quasi tre anni, il procedimento penale, la donna è stata assolta perché "il fatto non costituisce reato". Ancora non si conoscono le motivazioni di questa decisione in quanto il giudice, in sede di udienza, ha solo dato lettura del dispositivo.



martedì 24 settembre 2024

RHO. CAVALLO COLORATO E TRASFORMATO IN UNICORNO. AIDAA SEGNALA IL MALTRATTAMENTO

 RHO (24 settembre 2024) Nella giornata di sabato 21 settembre durante lo svolgimento delle Notte Bianca nella città di Rho alle porte di Milano è stata segnalata la presenza di un cavallo con la criniera, la coda ed alcune parti del corpo colorate in modo da farlo sembrare un unicorno e utilizzato per piccole passeggiate. L'Associazione Italiana Difesa Animal ed Ambiente  AIDAA ha deciso di inviare  alla Procura di Milanouna segnalazione in merito alla violazione dell'articolo 544 del codice penale relativo al maltrattamento di animali chiedendo che si indaghi se non vi sia stata violazione di tale articolo nell'acconciare e nell'utilizzare il cavallo e se lo stesso non abbia subito altri maltrattamenti.


IDRO.DENUNCIATI BRACCONIERI TROVATI A SPARARE A SPECIE PROTETTE

Idro. Sono finiti (ancora) nei guai una coppia di fratelli ed un loro amico di Nave, sorpresi in un capanno da caccia in Val Listrea dai carabinieri forestali di Idro (Brescia) mentre sparavano a balie nere, prispoloni, codirossi e pettirossi (specie protette) usando un richiamo elettroacustico (vietato).
I militari hanno scoperto che il più anziano dei fratelli nascondeva il “fonofil” nei pantaloni, mentre l’amico, all’arrivo degli uomini dell’Arma, si è dato alla fuga.
I due fratelli non sono nuovi ad episodi di bracconaggio, per i quali erano già stati denunciati più volte in passato. Il maggiore dei due aveva appena riavuto la licenza di caccia, sospesa anni fa, dopo essere stato sorpreso a sparare ad avifauna protetta.
Stessa situazione anche per l’amico fuggito e poi rintracciato, il quale aveva appena riottenuto la licenza di sparare. Quest’ultimo alcuni anni fa fu sorpreso a cacciare in una riserva naturale sull’Oglio, in quell’occasione aveva minacciato con l’arma le guardie zoofile del WWF.


CUNEO. DONNA A PROCESSO. METTEVA IL SONNIFERO NEL CIBO DEI GATTI

 Qualche goccia di sonnifero in una pappa per gatti, lasciata sul ciglio della strada, è costata un processo penale a una donna di San Michele Mondovì. La signora, ex titolare di una pensione per cani in paese, è accusata di maltrattamento di animali dopo la segnalazione di una vicina ai carabinieri forestali.

Nei bocconcini erano state trovate tracce di clotiapina, il principio attivo di un farmaco antipsicotico. Un sedativo che lei prendeva per dormire, ha spiegato l'accusata. Ne aveva messo alcune gocce nella pappa per stordire un gattino che vedeva aggirarsi in strada da alcuni giorni, in modo da poterlo recuperare. Cosa che in effetti sarebbe poi avvenuta: l'animale, ha detto la donna, è stato da lei rifocillato e dato in adozione a una coppia di amici. L'inchiesta a suo carico però è andata avanti, in base all'ipotesi che il sedativo avrebbe potuto avere effetti sulla salute del gatto.


lunedì 23 settembre 2024

VALLE DEI LAGHI. AUTOMOBILISTa INSEGUE E FILMA TRE CUCCIOLI DI ORSO. GLI ANIMALISTI LO DENUNCIANO

VALLE DEI LAGHI (TN 23 SETTEMBRE 2024) Dopo l'orso inseguito in provincia di Brescia ora è la volta di tre cuccioli inseguiti e filmati da un automobilista in provincia di Trento. Il fatto è accaduto su una strada di Vico Cavedine in Valle dei Laghi. L'automobilista non ha resistito alla possibilità di registrare l'inseguimento per poi postarlo sui social. "Si tratta di un comportamento pericoloso che può mettere a repentaglio la vita dei cuccioli medesimi e anche la sicurezza degli autobilisti- scrive in una nota l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA- ci si chiede inoltre se quei tre cuccioloni non siano quelli di KJ1 ma al momento non vi sono ipotesi attendibili in questo senso. Tornando all'automobilista lo denunciamo per disturbo della fauna selvatica come abbiamo fatto con quello in provincia di Brescia".


AVVISTATA IN VALBREVENNA UN RARO ESEMPLARE DI VOLPE NERA

 Una fototrappola, posizionata per il periodico monitoraggio del lupo in Valbrevenna dall'osservatore naturalistico Ugo de Cresi ha "catturato" la videosequenza di una volpe nera. È una specie che in Italia ha visto tre sole osservazioni nella zona del Veronese, tra il 2011 e il 2023. La particolare caratteristica fenotipica dell'animale della Valbrevenna è la mancanza della colorazione bianca della punta della coda, rendendo aperte tutte le ipotesi in merito all' adattazione evolutiva del gene pigmentale. A evitare falsi aspetti cromatici sono state visionate tutte le immagini riprese dallo strumento negli ultimi due anni di lavoro e la comparazione di match eseguita su 42 immagini di volpi notturne non ha fornito riscontro in merito al mantello così nero. Sono state quindi acquisite immagini notturne dallo stesso strumento di altri animali il cui colore in fase notturna corrisponde al reale. Le uniche fotografie di corrispondenza cromatiche (dello stesso strumento) rimandano al noto lupo nero denominato Joe Black che ha vissuto a lungo in Valbrevenna. Lo studio ora deve mirare a consolidare i dati di raccolta tramite l'implementazione del numero di fototrappole nel luogo di ripresa e l'aumento della sorveglianza attiva e passiva con particolare attenzione alla ricerca di materiale genetico. E' importante appurare se l'animale sia di passaggio o stazioni in ValBrevenna in modo da auspicare una ripresa diurna che faccia chiarezza sul manto definito da diversi esperti "sicuramente scuro". L'unica osservazione di un animale simile per colorazione ma con la punta della coda bianca (volpe argentata, la variante melanica della volpe rossa europea) è avvenuta in Regno Unito nel 2015.