sabato 8 giugno 2024

IL PICCOLO LEO UCCISO AL PARCO. IL CANE AGGRESSORE ERA LIBERO

 Un appello. Perché chi ha visto o sa qualcosa si faccia avanti. E perché quello che è successo a Leo non succeda più. Leo era un barboncino di quasi 14 anni, tutto naso bagnato e coda irrefrenabile. Domenica 26 maggio, la sua proprietaria Giuliana lo aveva affidato a una coppia di amici perché si era dovuta assentare un paio di giorni. "Erano al parco della passeggiata Lungo Reno, nei pressi di via de Pisis – racconta Giuliana – e hanno incrociato un Golden Retriever bianco con il proprietario a qualche passo (un ragazzo moro, abbastanza alto, sui 30 anni), ma senza guinzaglio". Il cane ha annusato prima Lilly, l’altra cagnolina di Giuliana, e poi il piccolo Leo. E un attimo dopo ha afferrato il barboncino per il collo e lo ha scosso così forte da lesionargli i nervi. "Il compagno della mia amica è riuscito a fare aprire la bocca al Golden in modo da liberare Leo – ricostruisce Giuliana – e il cane lo ha ferito a un dito. Nella confusione il ragazzo ha recuperato il suo cane si è dileguato. Appena saputo sono rientrata e sono andata alla clinica di Zola dove i miei amici intanto avevano portato Leo. Era sveglio, ma dal collo in giù non muoveva più nulla".Quella notte Giuliana ha dovuto prendere una decisione che nessuna persona vorrebbe mai dover prendere: "Alle 2,30 mi hanno richiamata dalla clinica perché Leo respirava male ed aveva il sangue pieno di anidride carbonica. Così io e il mio compagno siamo stati con lui... fino alla fine. Ho pensato, pianto, ho sentito il dolore invadermi. L’ho guardato negli occhi e l’ho accarezzato. Gli ho fatto fare l’eutanasia perché gli avevo promesso che non l’avrei mai fatto soffrire. Ad agosto avrebbe compiuto 14 anni". Adesso quel che resta di Leo è in una scatolina di legno e Giuliana non sa darsi pace. "Sto cercando una risposta ad una domanda semplice. Perché? E ho un pensiero ricorrente ‘si poteva evitare’. Sarebbe bastato rispettare la norma di tenere al guinzaglio i cani nelle arie urbane. Io l’ho sempre fatto, ma tanti ignorano le regole". Giuliana è passata alla polizia a segnalare la vicenda e ha deciso di scrivere all’urp del quartiere Reno: "Non voglio una caccia alle streghe – dice –. Ma vorrei trovare il proprietario del Golden che è scappato, perché è importante che sappia il dolore che ha causato". Giuliana ha fatto anche un appello sui social. Adesso, la speranza è che questa persona venga individuata o si faccia avanti, dimostrando un briciolo di responsabilità.