I Carabinieri Forestali di Gualtieri indagano per l’uccisione a colpi di fucile di un falco pellegrino (nella foto) a Poviglio, nella Bassa Reggiana. La carcassa dell’esemplare di specie particolarmente protetta (ce ne sono un migliaio in Italia, pochissimi nelle nostre zone) è stata rivenuta in una zona di campagna. Stando alle prime ipotesi degli inquirenti, il rapace sarebbe stato ammazzato proprio a cavallo dell’apertura della caccia al colombaccio, consentita dal calendario venatorio regionale dell’Emilia-Romagna. Il colombaccio infatti rappresenta una delle prede elette del falco pellegrino e per questo il volatile è considerato un elemento di disturbo dell’attività venatoria finendo spesso illegalmente nel mirino di cacciatori di selvaggina da piuma e bracconieri. La Procura di Reggio Emilia ha aperto un fascicolo a carico di ignoti.
Il responsabile rischia una sanzione penale (fino a due anni di reclusione) oltre che la sospensione, la revoca o l’esclusione definitiva dalla concessione della licenza di porto di fucile per uso caccia.