SAMARATE (30 APRILE 2023) Una scena che definire raccapricciante è poco, quella che si è presentata davanti al sindaco di Samarate Enrico Puricelli durante il sopralllugo nel bosco di via Zeliner dove all'interno di un rimorchio sono state trovatr tre pecore scuoiate e depredate mentre sono stati risparmiati gli agnelli che belavano terrorizzati. Non è il primo caso che accade in questo paese del varesotto infatti nelle scorso settimane furon ritrovati dei resti di altre pecore erano sparsi attorno in un altra area boschiva di Samarate. Ora gli agnelli sono e sueperstiti e anche il cane pastore sono stati messi in salvo ed affidati ad un rifugio, ma ovviamente sono iniziate le indagini per scoprire i colpevodi di questo scempio,indagini per il momento affidati alla polizia locale. Sulla vicenda interviene l'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA che annuncia per martedi l'invio alla procura di Varese di una denuncia pe il momento contro ignoti mentre sulle cause gli animalisti lasciano aperte tutte le ipotesi comprese quelle di una vendetta o di un furto di carne ma non si eslude nemmeno la pista del sacrificio esoterico o satanico visto che nella zona alcuni anni fà di parlava della presenza di un gruppo esoterico satanista e che a pochi chilometri da Samarate si svolse in passato l'attività delle Bestie di Satana.
TUTTE LE INIZIATIVE ED I COMMENTI RIGUARDANTI L'ASSOCIAZIONE AIDAA E LE SUE ATTIVITA'
domenica 30 aprile 2023
LUPO AMMAZZATO DAI BRACCONIERI A TORRIMPIETRA
Ucciso con un colpo di arma da fuoco. E’ questa la fine a cui è andata incontro uno degli esemplari di lupo tornati a colonizzare il territorio romano. L’animale, una femmina, è stata rinvenuta nella zona ad ovest della Capitale, a Torrimpietra, quindi a poca distanza da luoghi dove sono presenti, in forma ormai stanziale, due branchi.
Ennesimo caso di bracconaggio
“Era una femmina adulta, in perfette condizioni fisiche” ha commentato il naturalista Marco Antonelli che, da anni, monitora i lupi presenti nella riserva del litorale romano e nell’oasi Lipu di Castel di Guido “Purtroppo, il foro sul costato, lascia pochi dubbi sul fatto che l’animale sia stato ucciso da un colpo di arma da fuoco. E’ l’ennesimo caso di bracconaggio che osserviamo in questo territorio dove, la presenza dei lupi, non rappresenta più una novità”.
La presenza dei lupi a Roma
Da circa 10 anni i predatori, sul rischio di estinzione agli inizi degli anni 70, sono tornati a popolare le aree periurbane che circondano la capitale. I video e le fotografie di branchi, nella provincia, stanno negli ultimi mesi diventato sempre più frequenti. Ma nella zona di Castel di Guido, territorio che si trova nel municipio XI, la presenza è accertata e, anche grazie all’ausilio delle fototrappole, documentata da almeno 7 anni.
L’esemplare trovato privo di vita “aveva un grosso buco da cui era anche fuoriuscito, sul torace, una parte delle interiora – ha spiegato Antonelli, che ha potuto verificare di persona le condizioni dell'animale – Adesso comunque verrà analizzato dall’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana e la necroscopia potrà fornire la conferma della dinamica che, comunque, appare chiara”.
I branchi monitorati
L’esemplare è stato rinvenuto a poca distanza dalla riserva del litorale romano. “Siamo stati allertati da una persona che lo aveva avvistato mentre stava facendo una passeggiata con il cane” ha spiegato Antonelli “non sappiamo se questa lupa appartenga ad uno dei due branchi che stiamo seguendo, per ora ci rimane il dubbio”. Lo scorso settembre il numero di cuccioli che questi animali avevano procreato, aveva raggiunto numeri da record. Solo la coppia dominante dell'oasi di Castel di Guido ne aveva generati sette. Ad oggi però, ha fatto sapere il naturalista che li sta monitorando, ne sono sopravvissuti solo due per cause da accertare.
E sempre da accertare è l'origine di questa lupa, vittima del bracconaggio. Al riguardo Antonelli ha spiegato che sarà effettuata un'analisi genetica che consentirà di confrontare le risultanze con i campioni genetici dei due branchi monitorati a nord di Roma. A quel punto sarà possibile sapere se, questa femmina, ne faceva parte o se invece era arrivata alla porte della Capitale alla ricerca di un compagno.
ANCORA BOCCONI AVVELENATI AD OSIMO
SIMO - Bocconi avvelenati al parco Silvestri, spunta la lettera contro il killer dei cani. La missiva, all'ingresso della struttura, ricorda Maya e Kira, gli ultimi due cani rimasti uccisi dalla follia di un odiatore. Non è firmata, si rivolge a qualcuno che "non ha cuore e non è degno di essere chiamato persona" e ricorda che i due cani volevano solo correre e giocare in quel parco pensado di essere al sicuro. Poi l'appello alle forze dell'ordine: "E' il momento di intervenire"
sabato 29 aprile 2023
BOA COSTRICTOR A SPASSO PER MILANO
Ieri mattina agenti della Polizia locale sono intervenuti in via Sant'Abbondio per la presenza di un boa constrictor lungo circa 2 metri che si aggirava libero sulla sponda del fiume Lambro. Sul posto anche i vigili del fuoco.
La Locale ha proceduto al recupero del rettile e al successivo ricovero dello stesso. Fino al loro intervento era stato accudito sul posto da un amatore che aveva constatato che il serpente era in buona salute anche se affamato. È stato poi consegnato a un'associazione specializzata e al suo personale della sede di Melegnano, attrezzata con rettilario e di veterinario.
PONZA TROVATO L'ARSENALE DEI BRACCONIERI
Oltre 500 cartucce nascoste sotto terra sono state sequestrate dai carabinieri a Ponza: i militari hanno eseguito un controllo antibracconaggio sulle isole di Ponza, Palmarola e Zannone, ed hanno trovato, occultati all’interno di sacchetti di plastica interrati, 571 cartucce inesplose ed in ottimo stato.
Lo scopo del servizio è quello di impedire attività illecite a danno degli uccelli migratori, in particolare, tortore, quaglie e rapaci che purtroppo sono spesso vittime di bracconieri.
Le isole pontine rappresentano infatti uno snodo fondamentale lungo le rotte migratorie e quindi il bracconaggio è molto diffuso, tanto da farle rientrate in uno dei sette ‘black spot’ (aree calde del bracconaggio italiano) individuati nel Piano d’azione nazionale
venerdì 28 aprile 2023
FUGATTI FIRMA LA SECONDA ORDINAZA PER ABBATTERE JJ4. AIDAA:"SCELTA INCOMPRENSIBILE E INDICE DI CONFUSIONE POLITICA".
TRENTO (28 aprile 2023) "La decisione del presidente Fugstti di firmare la seconda ordinanza per l'abbattimento dell'orsa Gaia è un abominio amministrativo eìin dispregio di tutte le posizioni politiche a favore della salvezza dell'orsa a partire dai genitori del runner ucciso dall'orsa nel tentativo di difendere i propri cuccioli. La scelta del presidente della provincia di Trento di firmare la seconda ordinanza è chiaramente una mossa disperata di un uomo solo che vuole dimostrare quancosa al suo elettorato, Con tra la'ltro un atteggiamento da bastian contrario perchè pochi forse ricordano che Fugatti chiese le dimissioni dell'allora presidente Rossi quando fu ammazzata l'orsa Daniza, questo paragone crediamo che basti a raccontare la inoerenza di questo presidente nelle scelte politiche". Questo il comunicato dell'Associszone Italiana Difesa Animali ed Ambiente AIDAA a commento della decisione del presidente della provincia di Trento Maurizio Fugatti di firmare una nuova ordinanza per l'abbattimento dell'orsa Gaia.
ASINI PER LA RACCOLTA DIFFERENZIATA E CANE PER RACCOGLIERE LA PLASTICA. AIDAA DENUNCIA IL COMUNE DI CASTELBUONO PER MALTRATTAMENTO
PALERMO (28 Aprile 2023) - Un cane per raccogliere rifiuri di plastica e asini usati per la raccolta differenziata dei rifiuti, sono due iniziative messe in campo dal Comune di Castelbuono in provincia di Palermo che lasciano perplessi gli animalisti dell'Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente che ha deciso di rivolgersi alla magistratura per chiedere di verificare che non vi sia in questa attività rischi per la salute degli animali e sopratutto non vi sia maltrattamento nei confronti degli asini. " Noi riteniao che lo sfruttamento di animali per lavori che possono senza ombra di dubbio fatti dagli umani sia inaccettabile, ora che in un comune si usino capre per brucare l'erba ai bordi delle strade è una cosa lodevole, che invece si usino i cani per raccogliere platica e gli asini per raccogliere rifiuti è per noi quanto meno inappropriato- scrivono nel loro comunicato gli animalisti di AIDAA- aldilà dell'uso improprio degli animali per queste attività ci chiediamo quali sono le protezioni che sono state messe in campo per tutelare i rischi per la salute a cui asini e cani sono sottoposti , ma - conclude il comunicato AIDAA- noi crediamo che questo uso degli animali sia improprio ed in alcuni casi, parliamo ad esempio nella gestione degli asini che secondo informazioni in nostro possesso vengono usati metodi non propriamente pacfici, con l'uso di fruste e bastoni , quindi chiediamo al comune di fermare queste iniziative in attesa che si esprima la magistratura palermitana sull'esposto in fase di presentazione".
DUE CANI FUGGONO E SBRANANO LE CAPRETTE DELL'AGRITURISMO
Cani scappano da Castelletto di Cuggiono e causano guai a Bernate Ticino.
Cani ammazzano tre caprette
Sono scappati dall’abitazione in cui si trovavano e sono arrivati nell’agriturismo: qui hanno attaccato e ucciso tre caprette. E’ quanto avvenuto nella notte tra martedì e mercoledì a Bernate Ticino. Ad uccidere le tre caprette sono stati quattro cani, meticci di pitbull, scappati da una casa privata di Castelletto di Cuggiono. I quattro cani, come detto, sono riusciti ad allontanarsi da dove erano custoditi arrivando fino a Bernate. Precisamente nella zona di un agriturismo dove vi erano alcuni animali. E hanno puntato dritto proprio a questi ultimi. Sono saltati addosso a tre piccole capre, uccidendole.Il proprietario dell’agriturismo, vista la scena, ha lanciato l’allarme. La mattina seguente sul posto sono arrivati la Polizia locale, l’accalappiacani e il veterinario dell’Ats. A fatica, i quattro quattrozampe sono stati recuperati, inoltre sono stati ispezionati i resti delle povere caprette. Gli agenti hanno elevato una sanzione nei confronti di chi doveva accudirli per "malcustodia" degli stessi. E ora spetterà al servizio veterinario dell’Ats pronunciarsi sulla pericolosità dei quattro cani che potrebbero tornare da chi li accudiva oppure essere portati in un’altra struttura.
giovedì 27 aprile 2023
CUCCIOLO DI CAPRIOLO SALVATO NEL PARMENSE
Dal Rifugio Matildico hanno postato un video che mostra le prime cure effettuate al
Bore (Parma), 27 aprile 2023 - Il cucciolo di capriolo smarrito e in difficoltà è stato recuperato dalla locale e poi affidato alle cure dei volontari del Rifugio Matildico Centro Recupero Animali Selvatici (C.R.A.S) di Bore adibito al recupero di animali selvatici ammalati, feriti o che si trovano in situazioni di difficoltà, convenzionato con la Provincia di Parma.
"Grazie al nostro agente e grazie al personale e ai volontari del Rifugio Matildico che si occupano di prestare il loro aiuto nell’alimentare, accudire e curare gli animali fino al successivo reinserimento in natura", il post del sindaco di Bore Diego Giusti sui social.. "Il primo capriolo del 2023! Non è mai arrivato un cucciolo di capriolo in questo periodo. Grazie alla polizia locale di Bore e al sindaco Diego Giusti che gli ha permesso di fare la staffetta, per potere consegnare a noi questo cucciolo di capriolo. Ora lo stiamo allattando e sta bene" commentano i volontari e raccomandano "se non sono feriti o in pericolo non toccateli e nel dubbio chiamate!". Per contattare il rifugio è possibile chiamare il numero di cellulare 339.405.3723 e scrivere alla mail: info@rifugiomatildico.it.
La stagione delle nascite
Con l'arrivo di maggio si avvicina anche alla stagione delle nascite dei caprioli. Nella primavera inoltrata, generalmente da metà maggio a metà giugno, le femmine mettono al mondo uno o due cuccioli. Passeggiando in un sentiero naturalistico è possibile scorgerne uno. I piccoli caprioli, infatti, non seguono le loro mamme nella prima fase di vita, ma attendono il loro ritorno accovacciati tra l’erba alta o i cespugli.
Si mimetizzano con il loro manto, rimanendo immobili e aspettando che la madri si ricongiungano a loro per allattarli. Passeggiando è possibile incontrare un capriolo rannicchiato tra l’erba, bisogna evitare qualunque contatto come il prelievo o il recupero del piccolo che altrimenti potrebbe essere poi abbandonato dalla madre. Se, invece, il cucciolo dovesse essere ferito e la situazione richiede intervento contattare un Cras.
TRENTINO. INSEGUONO ORSI IN MACCHINA, LI FILMANO E POSTANO SUI SOCIAL. DENUNCIATI
BOCCONI AVVELENATI A CEPAGATTI. MORTA UNA CAGNOLINA
Èstata segnalata la presenza di bocconi avvelenati nella zona centrale di Cepagatti. La segnalazione è stata registrata e pubblicata prontamente dalla pagina Facebook locale Cepagatti News LiberaMente informati, che raccomanda massima attenzione ai proprietari di cani.
Nei giorni scorsi è stata registrata, infatti, la morte di una cagnolina, deceduta dopo 6 giorni di agonia.
Pur non conoscendo la zona esatta in cui si trovano i bocconi avvelenati, si presume che sia quella frequentata dalla cagnolina morta nei giorni scorsi, quella di via Varattiera, alle spalle del parco pubblico Santuccione.
Un fenomeno che, purtroppo, si ripete frequentemente in molte località, sia nei piccoli paesi che nelle città più grandi, come la stessa Pescara.
PREOCCUPAZIONE PER I CUCCIOLI DI JJ4 SOPRAVIVERANNO.
La storia dell’orsa Jj4 continua a far discutere e dividere. Ad oltre una settimana dalla sua cattura continua a essere incerto il suo destino. L’orsa ha aggredito e ucciso il runner 26enne Andrea Papi nei boschi della Val di Sole in Trentino e per questo motivo è stata catturata. Ritenuta pericolosa, ora è stata portata presso il centro faunistico di Casteller in attesa della decisione del Tar che l’11 maggio si esprimerà sulla possibilità di abbatterla o di trasferirla in altro rifugio adeguato. Intanto aumentano le proposte di quanti, parchi o zoo, sarebbero disponibili ad adottarla e accoglierla salvandola da una sorte infausta. E aumentano anche le preoccupazioni di quanti si chiedono che fine abbiano fatto i suoi cuccioli. Separati dalla loro mamma al momento della cattura, che ne sarà di loro? Potranno sopravvivere?
mercoledì 26 aprile 2023
AIDAA. QUASI PRONTO IL PROGETTO PER IL RECUPERO DEI DUE ROTT CHE HANNO AGGREDITO PATRIZIA LAMARCA
SAN REMO (26 APRILE 2023) "Non ci siamo dimenticati affatto dei due rottrweiler che ad inizio aprile hanno aggredito la signora Patrizia Lamarca che a seguito del loro morsi ha trovato la morte. In queste settimane abbiamo lavorato alla costruzione di un progetto per il loro recupero, ora sappiamo che sono in canile e che gli stessi sono oggetto di uno scaricabarile da parte delle istuzioni. Vogliamo ribadire che non lasceremo soli quei cani e che ad inizio maggio presenteremo un progetto sia per la loro rieducazione e per trovare una nuova famiglia al termine della rieducazione sia al comune che all'ASL progetto che se andrà a buon fine tirerà fuori da quel canile i due rott". Questo il comunicato dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA in merito al futuro dei cani coinvolti nella triste vicenda ch ha portato alla morte della signora Patrizia Lamarca.
SI ACCASCIA PER UN MALORE. LO SALVA IL CANE
AGI - Era uscito da casa per andare a raccogliere della verdura quando improvvisamente è stato colto da un malore e si è accasciato a terra. A salvarlo è stato un cagnolino. È successo a Caltanissetta, nei pressi di via Parri, una zona impervia della città. Il cane era con il suo padrone quando improvvisamente si è allontanato correndo.
Poi è tornato nuovamente dal suo padrone e ha iniziato ad abbaiare insistentemente fino a quando il suo padrone ha deciso di seguirlo. Poco dopo l'anziano, un 87enne, è stato ritrovato riverso a terra. Il proprietario del cane ha quindi chiamato il 118. I soccorritori, dopo le prime cure del caso, hanno trasferito l'uomo al Sant'Elia per accertamenti.
martedì 25 aprile 2023
LUPO UCCISO A DRAGONI DAI BRACCONIERI. E' CACCIA APERTA AL COLPEVOLE
La notizia di un giovane lupo trovato morto qualche giorno fa nella zona di Dragoni, vittima di un laccio usato dai bracconieri per catturare cinghiali, ha alzato il sipario sugli equilibri precari di un mondo colpevolmente ignorato. A partire da due fulcri, distinti e convergenti: il primo è quello che i lupi, unici predatori di cinghiali in natura, stanno ripopolando le montagne casertane dopo anni di rischio estinzione; il secondo è quello del bracconaggio, crimine tristemente diffuso che rifornisce il mercato nero alimentare di carni prive dei controlli sanitari di legge. E la trasmissione di malattie da animale a uomo, come la trichinella, non soltanto impongono il rispetto delle regole ma determinano l’urgenza di tutelare predatori naturali come il lupo che, tra non poche trappole, starebbe ripopolandosi.
LA FIDANZATA DI ANDREA PAPI SE LA PRENDA CON CHI VUOLE ACCOGLIERE GLI ANIMALISTICON I FUCILI IMBRACCIATI
ESCHE PERICOLOSE PER CANI E GATTI A CECINA
Alcune esche pericolose per la salute dei cani (pezzi di carne con dentro ami o altri pezzi di ferro) sono stati scoperti da una cittadina lo scorso 22 aprile in zona Palazzaccio (Cecina). La donna ha poi prontamente segnalato il tutto alla polizia municipale del posto come spiegato dalla Guardia nazionale ambientale che ha raccolto la segnalazione: "Occorre prestare la massima attenzione e segnalare qualsiasi atteggiamento sospetto alle autorità, l'anonimato verrà sempre garantito. Purtroppo in quella zona non è la prima volta che si verificano episodi del genere".
GATTI UCCISI E GETTATI VIA A ROVIGO
ROVIGO - Un altro episodio agghiacciante, dopo l'orrenda vicenda del cane Pepe, ucciso a fucilate ad Anguillara Veneta.
Questa volta siamo a Rovigo, alle porte del capoluogo, nella frazione di Granzette. Dove qualcuno, a quanto emerge dalle segnalazioni, avrebbe ucciso perlomeno due mici, per poi gettarne via i corpicini. La segnalazione è arrivata tramite i social, documentata con foto.
In particolare, nella serie di immagini, si vedono i corpi dei gatti, apparentemente lanciati oltre la rete di recinzione di un giardino. "Ci sono due gattini - si legge nella segnalazione - che sono stati uccisi e gettati proprio oltre la rete. Uno dei due gatti è quasi tutto ricoperto di ghiaino, quello usato per le lettiere dei gatti. Tutti a Granzette sappiamo chi getta questo tipo di rifiuto per strada e mi è arrivata voce che sia stata proprio una certa persona ad uccidere e gettare i corpi, perché è stata vista! Questo è un reato, una crudeltà che secondo me non deve rimanere impunita... Io comunque farò denuncia verso ignoti ma chi sa dovrebbe parlare".
lunedì 24 aprile 2023
TRENTO. ESPOSTO AIDAA SU CONDIZIONI ORSO PAPILLON E SU GESTIONE ECONOMICA CENTRO DI LE CASTELLER
TRENTO ( 24 Aprile 2023) Ricordate l'Orso Papillon (M49) quello rinchiuso proprio a Le casteller carcere per orsi del Trentino dal quale era evaso due volte? Ebbene quell'orso non aveva fatto nulla agli uomini ma è stato catturato e rinchiuso in cattività perchè aveva in qualche occasione rubato polli e miele. Dopo le due evasioni è stato sepolto in questa struttura, castrato ed imbottito di farmaci per renderlo docile. Noi non ci siamo dimenticati di lui ne di quello che gli è stato fatto per annullare di fatto la sua natura di orso indomito e intelligente, e a quanto ci è stato riferito questo trattamento è operativo anche in questi periodi in cui l'inferno per orsi di Le casteller è tornato alla ribalta dopo che vi è stata rinchiusa in via speriamo provvisoria l'orsa Gaia (jj4). Ora l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE AIDAA invierà un esposto alla procura della procura di Trento ed al ministero dell'Ambiente per chiedere che si indaghi sulla gestione degli orsi reclusi a quello che pomposamente viene chiamato centro faunistico ed in particolare sulle condizioni da salute di Papillon e sul suo trattamento o maltrattamento che dir si voglia. "Quello di Le casteller non è un centro faunistico ma semplicemente una prigione - scrivno gli animalisti di AIDAA- dove l'orso papillon sarebbe imbottito di farmaci per annullare la sua indole e la sua intelligenza, noi chiediamo alla procura di indagare ed al ministero di farsi promotore di una seria indagine specialmente sulle condizioni di tenuta dell'orso papillon per il quale chiediamo il trasferimento. Ma chiediamo anche una serie di controlli sulla qualità dei prodotti usati per alimentare gli orsi e di verificare, cosa sulla quale abbiamo diversi dubbi e sospetti, se essi siano delle qualità previste e di verificare anche i conti della gestione economica della struttura".
UCCIDONO UN GATTO CON LA CARABINA
Empoli, 24 aprile 2023 – La chiamata al gattile di Empoli è arrivata sabato sera. La vittima è un gatto maschio, tigrato, probabilmente domestico e non randagio, stando a giudicare dalle condizioni in cui si trovava. Quando gli esperti degli ’Aristogatti’ lo hanno visto, hanno subito capito che era in gravi condizioni. Portato in clinica, il micio è arrivato privo di vita e quelli che all’inizio erano soltanto dei sospetti sono diventate certezze alla vista delle radiografie: la causa delle ferite mortali era riconducibile a due colpi di fucile sparati da distanza ravvicinata. Un gesto probabilmente deliberato che non ha lasciato scampo all’animale, fulminato senza pietà . Il fatto, secondo quanto ricostruito dai volontari del gattile, dovrebbe essere avvenuto a Vinci, in pros simità della cabina dell’acqua della frazione di Faltognano, a due passi dal celebre leccio. Per questo, come si legge in un post su Facebook degli ’Aristogatti’, se qualcuno avesse smarrito un gatto con quelle caratteristiche in zona è invitato a contattare il gattile. I volontari sospettano che l’animale non sia randagio ma abbia un padrone che in questo momento lo starà probabilmente cercando.
CONANNATO A DUE MESI DI CARCERE IL TORTURATOEE DI CANI
VICENZA. Una vicenda drammatica che ha visto un povero cagnolino torturato. E' quello che è successo nell'Alto Vicentino e che ora ha portato alla condanna di due mesi e 20 giorni un uomo di 46 anni che ha chiesto nel giudizio il rito abbreviato con lo sconto di un terzo della pena.
Protagonista di un drammatico episodio è Bruno un meticcio di pochi anni. Un giorno il cane era uscito dalla porta di casa ed era sparito. Poco prima la padrona si era accorta che all'esterno del cancello era presente un furgoncino bianco con un uomo al suo interno. La donna vide il veicolo allontanarsi, notando che all'interno l'uomo stava colpendo qualcosa con un bastone.
Immediatamente furono avviate le ricerche del povero cane anche con un appello che è stato diramato sui social. Successivamente il cane era stato trovato e portato al canile di Vicenza. Era stato rinvenuto in condizioni drammatiche con diverse ferite su tutto il corpo, delle fratture sul cranio e dei tagli al naso. Oltre a questo aveva perso due denti.
Le successive indagini avevano permesso di individuare il responsabile che ora è stato condannato. L'uomo dovrà anche versare 2 mila euro.
SAN CATALDO . E' CACCIA ALL'AVVELENATORE DI CANI
SAN CATALDO. In queste ultime ore è caccia all’avvelenatore di cani. Le guardie del WWF si sono mobilitate, soprattutto nella zona dell’Hotel Helios, in quanto qualcuno continua a disseminare bocconi con i quali avvelenano i cani. Un fenomeno che, purtroppo, continua a far registrare vittime innocenti tra gli amici a quattro zampe.
In queste ultime ore si sta cercando di dare un nome e un volto a chi realizza bocconi avvelenati che uccidono i cani senza pietà alcuna. Diverse le segnalazioni attorno ad una pratica che continua a lasciare una scia di morte tra gli amici a quattro zampe.
Ovviamente, contestualmente alla caccia all’avvelenatore anonimo, il consiglio è quello di evitare di portare i cani nelle zone in cui sono stati segnalati bocconi avvelenati e, qualora capitasse di imbattersi in questi bocconi, di darne immediata comunicazione alle autorità competenti.
NIENTE VETERINARIO DOPO LE 20 SULL'ELBA. IL CANE MUORE
Tragedia sull’Isola d’Elba, dove un cane è morto: l’animale è stato male ma dopo le 20:00 la padrona non ha trovato nessun veterinario aperto.
Il cane sta male ma sull’isola non c’è nessun veterinario disponibile
Il cane di una donna che vive all’Isola d’Elba si è sentito male intorno alle ore 20:40 di martedì scorso, il 18 aprile. La padrona, Sara Marchiani, ha quindi provato a contattare un veterinario, chiamandone a ripetizione gli otto specialisti presenti sull’isola, senza ricevere risposta. Infatti, nessuno di questi era ancora in servizio.
È stata così costretta ad imbarcarsi sul primo traghetto disponibile per raggiungere una clinica veterinaria a San Vincenzo, in provincia di Livorno, l’indomani alle 05:00, ma per Oscar – questo il nome del cane – era ormai troppo tardi, ed è morto in viaggio.
Il racconto della padrona: “Se un cane sta male dopo le 20 muore”
«Se un cane sta male alle 20:40 di un martedì sera su quest’isola muore. Oscar mi è morto stamattina sulla nave delle 5 durante un disperato tentativo verso la clinica di San Vincenzo. Dire che mi fate schifo è un eufemismo. Questo è un lavoro che andrebbe fatto con il cuore, vocazione e vero intento di salvare vite. Per “l’orario d’ufficio” la laurea la si può prendere di ogni».
Questa la polemica della donna fatta sul proprio profilo Facebook, a corredo di uno screenshot che mostra le chiamate fatte ai veterinari.
domenica 23 aprile 2023
INCENDIO A LECCO. MUOIONO TRA LE FIAMME UN GATTO, UN CANE ED UN PAPPAGALLO
Lecco, 22 aprile 2023 - I loro padroni si sono salvati perché non erano in casa, ma i loro animali domestici sono morti soffocati dal fumo provocato dal fuoco che la notte scorsa è divampato in un appartamento di via don Luigi Monza, nel rione di San Giovanni. I vigili del fuoco di Lecco sono intervenuti con due squadre per domare il rogo, ma quando dopo due ore sono riusciti a entrare all'interno hanno trovato un cane, un gatto e un pappagallo senza vita.
Si tratta dei tre animali di casa che si trovavano all'interno del locale più devastato dalle fiamme, quello da cui molto probabilmente è divampato il rogo le cui cause sono ancora da determinare.
A uccidere i tre animali però non è stato il fuoco, ma il monossido di carbonio che li ha soffocati. L'appartamento è tuttora inagibile.
BRACCONIERI CON ELETTRO- STORDITORI PER PESCI. 5 DENUNCIATI
ANSA) - BOLOGNA, 23 APR - Cinque pescatori di frodo sono stati denunciati dai carabinieri forestali in provincia di Ferrara.
Si tratta di un gruppo di romeni, tra i 20 e i 44 anni, di cui due già conosciuti ai militari, intercettati nel territorio di Codigoro, località Torbiera.
Quando sono stati bloccati, sono stati loro sequestrati due elettro-storditori di costruzione artigianale, due batterie per auto, due gommoni gonfiabili, due guadini, l'auto utilizzata per il trasporto, e circa 200 kg di carpe. Quelle ancora vive sono state reimmesse in acqua, alcune di quelle morte inviate a un laboratorio per svolgere esami e altre smaltite. I cinque sono stati denunciati a piede libero per i reati di bracconaggio ittico e maltrattamento animali. (ANSA).
RAGAZZO MOLESTA IL CANE CHE LO MORDE
TARCENTO - Un bambino è stato soccorso questa mattina, 22 aprile 2023, dal personale sanitario per le ferite che ha riportato a seguito del morso di cane; è successo in area privata, nella zona del Tarcentino. Gli infermieri della Sores hanno inviato sul posto l'equipaggio di un'ambulanza e l'elisoccorso. Il bambino è stato preso in carico dal personale sanitario e trasportato all'ospedale Santa Maria della Misericordia di Udine con ferite fortunatamente non gravi. Attivati i Carabinieri della Compagnia di Cividale del Friuli.