domenica 30 aprile 2023

LUPO AMMAZZATO DAI BRACCONIERI A TORRIMPIETRA

 Ucciso con un colpo di arma da fuoco. E’ questa la fine a cui è andata incontro uno degli esemplari di lupo tornati a colonizzare il territorio romano. L’animale, una femmina, è stata rinvenuta nella zona ad ovest della Capitale, a Torrimpietra, quindi a poca distanza da luoghi dove sono presenti, in forma ormai stanziale, due branchi.

Ennesimo caso di bracconaggio

“Era una femmina adulta, in perfette condizioni fisiche” ha commentato il naturalista Marco Antonelli che, da anni, monitora i lupi presenti nella riserva del litorale romano e nell’oasi Lipu di Castel di Guido “Purtroppo, il foro sul costato, lascia pochi dubbi sul fatto che l’animale sia stato ucciso da un colpo di arma da fuoco. E’ l’ennesimo caso di bracconaggio che osserviamo in questo territorio dove, la presenza dei lupi, non rappresenta più una novità”.

La presenza dei lupi a Roma

Da circa 10 anni  i predatori, sul rischio di estinzione agli inizi degli anni 70, sono tornati a popolare le aree periurbane che circondano la capitale. I video e le fotografie di branchi, nella provincia, stanno negli ultimi mesi diventato sempre più frequenti. Ma nella zona di Castel di Guido, territorio che si trova nel municipio XI,  la presenza è accertata e, anche grazie all’ausilio delle fototrappole, documentata da almeno 7 anni. 

L’esemplare trovato privo di vita “aveva un grosso buco da cui era anche fuoriuscito, sul torace, una parte delle interiora – ha spiegato Antonelli, che ha potuto verificare di persona le condizioni dell'animale – Adesso comunque verrà analizzato dall’istituto zooprofilattico di Lazio e Toscana e la necroscopia potrà fornire la conferma della dinamica che, comunque, appare chiara”.

I branchi monitorati

L’esemplare è stato rinvenuto a poca distanza dalla riserva del litorale romano. “Siamo stati allertati da una persona che lo aveva avvistato mentre stava facendo una passeggiata con il cane” ha spiegato Antonelli “non sappiamo se questa lupa appartenga ad uno dei due branchi che stiamo seguendo, per ora ci rimane il dubbio”. Lo scorso settembre il numero di cuccioli che questi animali avevano procreato, aveva raggiunto numeri da record. Solo la coppia dominante dell'oasi di Castel di Guido ne aveva generati sette. Ad oggi però, ha fatto sapere il naturalista che li sta monitorando, ne sono sopravvissuti solo due per cause da accertare.

E sempre da accertare è l'origine di questa lupa, vittima del bracconaggio. Al riguardo Antonelli ha spiegato che sarà effettuata un'analisi genetica che consentirà di confrontare le risultanze con i campioni genetici dei due branchi monitorati a nord di Roma. A quel punto sarà possibile sapere se, questa femmina, ne faceva parte o se invece era arrivata alla porte della Capitale alla ricerca di un compagno.