mercoledì 14 aprile 2021

BECCATI A PESCARE ANGUILLE NOVELLE. MULTA SALATA PER I BRACCONIERI

Il personale del comando stazione dei carabinieri forestali di Camaiore, coadiuvato da altri militari forestali della provincia di Lucca, anche quest’anno nel periodo gennaio – marzo, ha intrapreso una campagna di controlli per le prevenzione e repressione del bracconaggio del novellame di anguilla europea. I servizi, contro il bracconaggio dei poveri avanotti che tanta strada hanno percorso, sono stati svolti in orario serale e notturno nei giorni che presentavano caratteristiche idonee per il loro avvicinamento verso riva. Sono stati individuati e controllati una decina di soggetti (i pescatori di frodo erano in numero più elevato ma molti sono riusciti a darsi alla fuga) che con mezzi non consentiti (nasse e cerchiaie) avevano catturato un numero significativo di avanotti. I mezzi illegali sono stati sequestrati e i piccoli di anguilla, fortunatamente ancora in vita, sono stati reimmessi in acqua. A ciascuno dei trasgressori è stata contestata una sanzione di 2000 euro per l’uso dei mezzi non consentiti ed una sanzione pari a 20 euro per ogni avanotto pescato illegalmente. Complessivamente le sanzioni elevate ammontano a circa 24mila euro.

Particolare attenzione è stata posta al controllo di questa forma di bracconaggio in quanto l’anguilla europea è registrata come “in pericolo critico” nella lista rossa dell’Unione internazionale per la conservazione della natura, che è il gradino immediatamente precedente l’estinzione; trattasi inoltre di una specie compresa nella convenzione di Washington (Cites) che regola il commercio internazionale delle specie di fauna e flora minacciate di estinzione. Le principali cause della rarefazione dell’anguilla, specie poco sensibile all’inquinamento, sono proprio da ricercare nell’eccessivo sforzo di pesca soprattutto a carico dei giovani.

Le abitudini riproduttive delle anguille, rimaste avvolte nel mistero per secoli, sono proprio tra le ragioni percui questa specie riveste un elevatissimo interesse. Solo recentemente è stato definitivamente conosciuto il complesso ciclo riproduttivo di questa specie: quando raggiungono la maturità riproduttiva, le anguille femmina discendono i fiumi per raggiungere il mare, incontrando così gli individui maschi che vivono nelle acque salmastre alle foci. È da qui che in autunno comincia la sorprendente migrazione verso il mar dei Sargassi, un viaggio lungo oltre 6mila chilometri.