Alcuni animali, e in particolare i cani, possono allontanarsi dal proprietario per una leggerezza del padrone o avere dei comportamenti aggressivi improvvisi e imprevedibili, che non dipendo da alcun fattore esterno ed esulano apparentemente dalle responsabilità di chiunque. Anche i cani più docili e mansueti, infatti, possono provocare piccoli o grandi danni a oggetti o persone oppure, più comunemente, essere investiti da un’auto dopo essere sfuggiti al controllo del padrone.
In questi casi, essere coperti da un’assicurazione consente al proprietario di coprire le spese per i danni provocati all’auto ed eventualmente al conducente e, soprattutto, quelle relative alle cure veterinarie, necessarie per ripristinare il buono stato di salute del cane.
Inoltre, le polizze specifiche per animali domestici tutelano il padrone anche per ciò che concerne le spese mediche e legali oltre a quelle legate ai danni provocati a terzi. Infatti, tralasciando i possibili incidenti che dipendono da un comportamento imprevedibile dall’animale, può capitare che questo si ammali o si ferisca e necessiti di operazioni chirurgiche o cure veterinarie particolari, talvolta piuttosto costose.In questi casi, se l’assicurazione stipulata comprende questi fatti (nel conteggio della quota pecuniaria da versare a titolo di premio della polizza), queste spese possono essere rimborsate totalmente. Per ciò che concerne la tutela legale, questa è indispensabile nei casi di controversie legate a incidenti e sinistri causati dal cane.
Spesso, capita che il conducente di un veicolo, per schivare un cane inavvertitamente sfuggito al padrone, possa urtare altre automobili o recinzioni/muri/ostacoli di vario genere; nei casi più gravi, potrebbe provocare danni più o meno importanti a se stesso, ad altri automobilisti, all’animale o a entrambi. Proprio per queste ragioni, è consigliabile stipulare un’assicurazione sugli animali. Questa tipologia di polizza tutela, in primis, il padrone del cane e prevede il rimborso di tutte le spese legate a un danno provocato a se stesso o a terzi da parte dell’animale stesso.
In secondo luogo, una polizza di questo tipo funge da copertura nel caso in cui l’animale acquisisse improvvisamente degli atteggiamenti lesivi (o aggressivi) verso le cose, il proprietario o soggetti estranei.
Obblighi: ordinanze e registri
Nel 2003, il Ministero della Salute, emanò un’ordinanza in materia di tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività di cani, contenente una lista di 17 razze considerate pericolose per le quali era obbligatorio stipulare un’assicurazione.
Nello specifico, le razze inserite nella cosiddetta black list erano:
- Bull Terrier;
- Bulldog Americano;
- Cane da pastore di Charplanina;
- Cane da pastore dell’Anatolia;
- Cane da pastore dell’Asia centrale;
- Cane da pastore del Caucaso;
- Cane da Serra di Estrela;
- Filo Brasileiro;
- Mastino Napoletano;
- Perro da canapo majoero;
- Perro da presa Mallorquin;
- Pit bull mastiff;
- Pit bull terrier;
- Rafeiro do Alentejo;
- Rottweiler;
- Tornjak;
- Tosa inu.
Nel 2009, un’ordinanza emanata dal Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali ha eliminato la precedente lista, basandosi sul principio per cui non esistono razze considerabili maggiormente pericolose di altre.
In sintesi, la pericolosità di un cane dipende dal padrone, il quale ha il dovere di assumersi la completa responsabilità delle azioni compiute dal proprio animale domestico, anche nel caso in cui queste fossero a danno di terzi.
Tuttavia, qualche anno più tardi, il 6 Agosto 2013, un’ulteriore ordinanza – emanata dal Ministero della Salute in materia di tutela dell’incolumità pubblica dall’aggressività di cani – ha sottolineato come, nonostante non fosse più in vigore l’ordinanza del 2003, non fosse comunque permesso ai padroni di cani inseriti nel Registro aggiornato dei cani dichiarati a rischio elevato di aggressività di non sottoscrivere alcuna assicurazione.
Ciò significa che il proprietario di un cane che ha manifestato episodi di aggressività o procurato danni a terzi (morsi o aggressioni) è tenuto, previa segnalazione del veterinario, a sottoscrivere una polizza specifica per animali domestici.
In sintesi, a oggi l’assicurazione non è obbligatoria e ciascun proprietario è libero di stabilire se stipularla o meno. Nonostante ciò, il veterinario può ritenere opportuno, in determinati casi, obbligare il proprietario, mediante specifica segnalazione, a stipularne una nei casi in cui il cane in questione abbia procurato danni a terzi o manifestato aggressività.
Quanto costa un’assicurazione cane gatto e cosa include?
I costi per l’assicurazione sugli animali dipendono da ciò che includono ma, generalmente, non hanno costi eccessivi. Questa, infatti, è molto simile a una comune assicurazione di responsabilità civile (RC) e copre le spese per i danni causati a terzi (se questi sono indicati nelle condizioni generali dell’assicurazione) stabiliti dal massimale.
Più precisamente, l’assicurazione può offrire la copertura per:
- Spese per i danni arrecati a terzi: queste possono essere dovute a un comportamento diretto dell’animale, e più nello specifico al cane che, sfuggendo al padrone, provochi un incidente. Il premio assicurativo copre anche i danni subiti come conseguenza indiretta di un comportamento del cane che possa recare danno (di natura materiale/fisica o medica) a terze parti;
- spese sanitarie: relative all’animale nel caso in cui questo si procuri un danno a livello fisico e il padrone sia costretto a sostenere spese mediche più o meno ingenti per visite, farmaci, operazioni ecc…
- spese legali: nel caso in cui, avendo l’animale procurato un evento dannoso quale un incidente o un danno, si debbano coinvolgere avvocati per consulenze legali, sostenere un processo di tipo civile o amministrativo ecc.
Come accennato in precedenza, i prezzi relativi a un’assicurazione sugli animali sono relativamente contenuti. Questa tipologia di polizze, infatti, ha un prezzo che oscilla tra i 100 e i 200 euro all’anno, in base ai massimali e alle garanzie.