lunedì 30 giugno 2014

AIDAA: LA COOP “ANCHE PER LORO”

AIDAA: LA COOP “ANCHE PER LORO”

Brindisi ( 28.6.2014 ) - La Coop “anche per loro”, questa la lodevole iniziativa dell’azienda nata da un accordo tra l’A.I.D.A.A. ( sezione Brindisi ), e la stessa, presso il centro commerciale Ipercoop “Le colonne “, a supporto dell’attività quotidiana dei volontari dell’Associazione Italiana Difesa Animali Ambiente per i tanti animali bisognosi.
L’intesa mira alla promozione di una cultura sempre più allargata in merito al rispetto della vita, la tutela animale, infatti,  è una tematica di cui si parla ormai ogni giorno, ma lo scenario che si presenta per le strade locali è lo specchio di un pensiero comune ancora troppo obsoleto.
La Coop intende apportare un contributo concreto, e ,  un monito anche per l’utenza, per le Istituzioni, ignare del grosso lavoro condotto dai volontari dell’AIDAA con le poche risorse a disposizione per sostentare circa duecento felini , 50 dei quali ricoverati presso una piccola casa-rifugio mantenuta dagli stessi volontari dell’Associazione.   
Un evento che potrà coinvolgere tutti in poco tempo e col minimo sforzo, chiunque infatti potrà contribuire ad aiutare gli animali sfortunati attraverso un semplice gesto durante la spesa nel centro Commerciale. Basterà aggiungere una scatoletta di cibo umido o un sacchetto di croccantini alla propria spesa per poi donarlo all’ AIDAA presso il banco alimentare di raccolta all’altezza della Reception Ipercoop.
La colletta alimentare Pro-animali ha un ruolo basilare- sostiene Antonella Brunetti Propresidente AIDAA- soprattutto perché supportata da un’azienda importante come la Coop resasi portavoce per i più bisognosi e per  la diffusione di una compagna solidale che abbraccia altre specie viventi oltre quelle umane, in tal modo, - continua- potremmo informare l’utenza dell’attività dell’associazione e dispensare consigli utili sulla tutela animale.
La raccolta avrà luogo il prossimo  sabato 5 Luglio dalle 10 a mezzanotte, giornata anche di inizio saldi e notte bianca nell’Ipercoop, presso l’area reception- banco informazioni del centro commerciale “Le Colonne”

Info AIDAA 3471704189


Ph by Domenico Summa




domenica 29 giugno 2014

FACEBOOK. BLOCCHI VIOLENZA SU ANIMALI

FACEBOOK BLOCCHI LA VIOLENZA SU ANIMALI
immagini come queste devono scomparire


Roma (29 giugno 2014) – Centinaia di pagine segnalate ogni mese, filmati e fotografie di cani e gatti picchiati e massacrati postati giornalmente e segnalati e Facebook che fa spallucce rispondendo che le segnalazioni di video orribili e di pagine che incitano al massacro di animali “non violano gli standard della comunità”. Una situazione paradossale ed insostenibile anche perchè lo stesso socialnetwoork è utilizzato da adulti e bambini e molti video che evidenziano veri e propri massacri di animali non solo sono reati penali ai sensi dell'articolo 544 del codice penale, ma sono a rischio emulazione specialmente da parte dei minorenni più irrequieti. Da qui la decisione dell'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE – AIDAA di denunciare pubblicamente lo scandalo dei filmati violenti di massacratori di animali e picchiatori degli stessi che ogni giorno girano e di rivolgere un appello pubblico ai responsabili di Facebook e di tutti gli altri social a non permettere più la pubblicazione e la diffusione di filmati che violano oltre alla legge italiana anche la coscienza di milioni di persone. “Chiediamo maggior rispetto- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale AIDAA- e maggior controllo su chi pubblica e diffonde filmati orrendi di maltrattamenti e uccisioni su animali, ogni giorno noi riceviamo segnalazioni che inoltriamo, abbiamo visto che in alcuni casi pagine e filmati vengono effettivamente tolti, ma spesso non si procede alla loro rimozione e nonostante si tratti di filmati orribili e crudeli e che per giunta rischiano di essere oggetto di emulazioni. Invitiamo i responsabili del social network ad applicare un maggior controllo ed un maggior rigore nei confronti di chi posta e diffonde materiale violento a danno degli animali”.

SESSO A PAGAMENTO CON IL CANE NEL CUORE DI PERUGIA

PERUGIA. DUE STUDENTESSE OFFRONO SESSO CON IL CANE
FOTO DI REPERTORIO


Perugia ( 29 giugno 2014) – Un annuncio di un centro massaggi nel cuore di Perugia pubblicato sui siti specializzati era in in realtà una casa privata affittata a due studenti universitarie originarie di Lecce e Milano che offrivano i loro servigi sessuali a clienti facoltosi ed all'occasione anche pratiche di sesso a pagamento con l'intervento extra (100 euro) del cane di una delle due (la milanese) addestrato nell'arte del sesso orale. La segnalazione è giunta alcune settimane fa al telefono amico di AIDAA e lo stesso presidente Lorenzo Croce che da anni si batte per far diventare reato la pratica del sesso con animali anche a livello europeo si è messo in contatto telefonico con le due studentesse, spacciandosi per un imprenditore di passaggio a Perugia, dapprima le due non hanno confermato la pratica del sesso orale con il cane (una femmina meticcia nera di media taglia) ma solo dopo le insistenze del presidente AIDAA hanno confermato che era possibile avere un rapporto a tre (con loro due più il cane al modico prezzo di 500 euro duecento a testa per le ragazze e 100 per la prestazione canina). Da qui la decisione di Aidaa di rendere pubblico quanto accade nell'appartamento che si trova nel cuore di Perugia non distante da Corso Vannucci. “Intanto abbiamo rintracciato ed avvisato la proprietaria dell'appartamento dove le due ragazze vivono e salturariamente si prostituiscono con il cane- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- le due ragazze sono state immediatamente cacciate dalla casa dalla proprietaria esterefatta, ora stiamo ricostruendo il giro dei clienti in modo da poterli denunciare tutti, prostitute e clienti per il reato di maltrattamento del cane ai sensi dell'articolo 544 del codice penale. Per quanto ci risulta inoltre le due- conclude Croce- rispettivamente di 24 e 26 anni hanno abbandonato i corsi universitari e sono tornate nelle loro città di origine”.

AIDAA-MICETTI DI BRINDISI A TELENORBA

UNN BEL SERVIZIO DI TELENORBA SULLE ATTIVITA' DI AIDAA MICETTI DI BRINDISI LO POTETE VEDERE COLLEGANDOVI CON IL LINK PUBBLICATO SOTTO LE FOTOGRAFIE




per vedere il servizio completo clicca qui sotto
https://www.youtube.com/watch?v=TnJxVLUqOzo

FERMARE LA DERATTIZZAZIONE CRIMINALE


FERMARE LA DERATTIZAZIONE. DI RISCHIANO DECINE DI ANIMALI AVVELENATI
IL CARTELLO CHE ANNUNCIA LA STRAGE

Reggio Calabria (29 giugno 2014) – “La derattizzazione fatta con i criteri usati dal comune di Villa San Giovanni oltre a procurare una morte atroce ai topi, mette a repentaglio la vita di decine di cani e gatti randagi- ci dice Lorenzo Croce presidente nazionale di AIDAA- e secondo diverse segnalazioni che sono pervenute alla nostra associazione in realtà questo tipo di derattizzazione nasconde la volontà di uccidere anche i randagi per questo noi chiediamo all'amministrazione comunale a provvedere a una maggiore accortezza nel realizzare queste forme di derattizzazione e che le stesse avvengano lontane dalle zone dove vivono le colonie feline e da dove si cibano i cani randagi” Un'appello importante all'amministrazione comunale di Villa San Giovanni viene lanciato dall'AIDAA che da anni si occupa del problema degli avvelenamenti dei cani e gatti randagi e di proprietà durante le campagne di derattizzazione pubblica. Il rischio che molti animali randagi finiscano per divorare i resti dei bocconi avvelenati lasciati dai topi è purtroppo reale. Per questo motivo AIDAA ha inviato una diffida al comune di Villa San Giovanni con la quale lo invita a bloccare la derattizzazione sia per l'atroce morte a cui vanno incontro i topi, sia per il rischio a cui sono sottoposti i randagi liberi della zona. “Qualora un solo animale dovesse risultare avvelenato- conclude Croce- noi riterremo responsabili gli amministratori locali e quelli dell'azienda sanitaria e li porteremo in tribunale a rispondere della loro incompetenza”.

Per info 3478883546

sabato 28 giugno 2014

AIDAA: NO AI FILMATI VIOLENTI IN TELEVISIONE

Ieri due telegiornali hanno trasmesso un video contenente dei maltrattamenti ad un cane. Noi siamo felici che il bastardo che ha maltrattato il cane sia stato identificato e denunciato ma non siamo d'accordo sul trasmettere questi filmati che possono creare emulazione. per questo abbiamo scritto al garante delle telecomunicazioni chiedendo provvedimenti. E nella giornata di ieri abbiamo diffuso un comunicato stampa. AIDAA: NO VIOLENZE SUGLI ANIMALI IN TV
ecco il testo del comunicato diffuso ieri. 


Roma ( 27.6.2014 ) - Ci congratuliamo con il Corpo Forestale dello Stato per aver scovato e denunciato il torturatore dei cani di Monte Silvano, riteniamo però controproducente, la decisione di alcuni telegiornali locali e Nazionali di trasmettere il filmato di questo maltrattamento nelle edizioni mattutine degli stessi Tg, il rischio, di emulazione è purtroppo più alto dell'indignazione e della presa di coscienza collettiva, invitiamo pertanto, i responsanbili di testata a valutare l'opportunità, in futuro, di trasmettere tali atti violenti in telegiornali che sono visti molto spesso anche da ragazzi e bambini.Nell'ultimo anno, sono state decine, gli animali torturati e uccisi da bande di ragazzini.
"riteniamo sgradevole e diseducativo trasmettere in orario di punta video espliciti su torture di animali- ci dicono- Lorenzo Croce e Antonella Brunetti, Presidente e Propresidente AIDAA, e ci auguriamo che questo fatto non porti ad emulazioni, specialmente da parte di ragazzi violenti, perchè il rispetto si promuove attraverso la diffusione positiva del lavoro di tantissimi italiani impegnati per la tutela animale e non con la violenza verso gli stessi.

EUROPA RICONOSCA EQUIDI COME ANIMALI DI AFFEZIONE

AIDAA. L’EUROPA RICONOSCA CAVALLI, ASINI, MULI E BARDOTTI COME ANIMALI DI AFFEZIONE

Roma (28 giugno 2014) – L’Associazione Italiana Difesa Animali ed Ambiente – AIDAA con una proposta a firma del presidente Lorenzo Croce, della vice presidente e responsabile settore equidi Catia Brozzi, della vice presidente per il nord Italia Catia Gatto ha chiesto alla commissione europea per le petizioni di valutare la possibilità di estendere lo status di animali di affezione agli equidi ed in particolare ai bardotti, asini, cavalli e muli. La petizione firmata dai tre rappresentanti AIDAA chiede altresi che venga vietata a qualsiasi livello la loro macellazione e che agli stessi vengano riconosciuti i diritti europei oggi applicati ai cani ed ai gatti. “Noi riteniamo – dicono i tre esponenti di AIDAA- che gli equidi abbiano oramai di fatto assunto lo status di animali di affezione e per questo chiediamo che l’Europa gle lo riconosca con gli stessi diritti applicati ai cani ed ai gatti”.

LA PROPOSTA
EuroparlRequestFormPetition@europarl.europa.eu
A Io
Oggi alle 1:37 PM
Accusiamo ricevuta del vostro messaggio. Provvederemo quanto prima a inviare una risposta.
Dati personali
Tipo:
Signor
Cognome:
croce
Nome:
lorenzo
Nazionalità:
italiana
Indirizzo postale:
via roma 62
codice postale:
20010
Città:
pregnana milanese
Paese:
Italia

Dati sulla petizione
Nel caso in cui la commissione per le petizioni dichiarasse ricevibile la vostra petizione, siete d''accordo affinché quest''ultima venga trattata pubblicamente?
Autorizzate l''iscrizione del vostro nome in un registro pubblico, accessibile da Internet?

Titolo della vostra petizione:
EQUIDI SIANO ANIMALI DI AFFEZIONE
NOI SOTTOSCRITTI LORENZO CROCE (PRESIDENTE NAZIONALE AIDAA PRESENTATORE) CATIA BROZZI (VICE PRESIDENTE NAZIONALE AIDAA RESPONSABILE SETTORE EQUIDI) CATIA GATTO (VICE PRESIDENTE AIDAA NORD ITALIA) visto l'aumento del numero di cavalli, asini, bardotti e muli, salvati dal macello e considerati animali di affezione. chiediamo a codesta commissione petizioni del Parlamento Europeo di mettere all'ordine del giorno una proposta di riconoscimento degli equidi ed in particolare di Cavalli, Muli, Asini e Bardotti quali animali di affezione e di vietarne a tutti i livelli lo sfruttamento e la macellazione dando loro gli stessi diritti riconosciuti a cani e gatti.


IN AUMENTO ABBANDONI IN LAZIO E TOSCANA

CANI ABBANDONATI IN FORTE AUMENTO IN TOSCANA E LAZIO


FIRENZE/ROMA (28 GIUGNO 2014) –  Sono in aumento specialmente nelle regioni Toscana e Lazio gli abbandoni di cani ed in particolare di cuccioli. Al telefono amico AIDAA nel mese di giugno (dato compreso tra i giorni 30 maggio 2014 fino alle ore 12.00 di oggi sabato 28 giugno 2014) sono giunte complessivamente 1.506 telefonate di avvistamento di cani vaganti ed abbandonati sulle strade e nelle città italiane. Tra queste spiccano in negativo oltre alle solite regioni del sud Italia anche la Toscana con 168 segnalazioni (contro le 55 del mese precedente relative prevalentemente a cani giovani) con in testa le provincie di Firenze, Livorno, Siena e Grosseto ed il Lazio con 154 segnalazioni rispetto alle 89 del mese precedente, qui le provincie con maggiori segnalazioni sono Frosinone, Latina, Roma città e Viterbo. Tornano dopo alcuni anni di quasi totale assenza la Valle d’Aosta con 17 segnalazioni rispetto alle 2 del mese di maggio e città come Milano con 13 segnalazioni rispetto alle 4 del mese precedente e Parma con 16 segnalazioni rispetto alle 3 del mese precedente.  A guidare la classifica rimangono la Puglia (213 segnalazioni) e la Campania con 207 segnanazioni. Complessivamente rispetto a maggio si registra un incremento del 26% del numero delle segnalazioni

giovedì 26 giugno 2014

FERMIAMO LA BOXE TRA CAPRONI

FERMIAMO LA “BOXE TRA CAPRONI”



Torino (26 giugno 2014) – Combattimenti tra caproni come in una riunione pugilistica dove i caproni vengono pesati e poi combattono tra di loro divisi per categorie di peso (e lunghezza di corna) con rischi reali di farsi male. Quella che si combatte domenica a Lemie in provincia di Torino all'interno della manifestazione “rassegna confronto tra le capre” è una specie di semifinale in vista delle finali nazionali che si svolgono a Lanzo. Ovviamente l'ASSOCIAZIONE ITALIANA DIFESA ANIMALI ED AMBIENTE- AIDAA chiede che questa manifestazione che rischia di essere cruenta per gli animali costretti a parteciparvi loro malgrado venga sospesa e per questo il presidente di AIDAA Lorenzo Croce ha inviato una email sia al servizio veterinario della ASL che al Ministero della Salute, ai Nirda della Forestale ed ai Nas dei carabinieri perchè intervengano per bloccare la manifestazione che oltre ad essere cruenta è assolutamente indecorosa e stupida e di mal esempio per i bambini a cui si fanno vedere gli animali combattere. “Quando me l'hanno segnalato sono rimasto basito ed il pensiero è corso ai combattimenti tra tori e tra cani- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ho parlato direttamente con l'organizzazione che mi ha confermato che si tratta di veri combattimenti tra capre e caproni divisi per categorie di peso. E' inammissibile che questo possa accadere in Italia, i combattimenti, anche quelli incruenti tra animali sono vietati per legge e per questo abbiamo chiesto al ministero della salute, e agli enti preposti di fermare questa assurda riunione di combattimenti caproneschi”.

BRINDISI.AIDAA E POMPIERI SALVANO GATTO DAL TOMBINO

Gattino incastrato in un pluviale: i vigili del fuoco lo salvano
„tratto 

tratto dal sito brindisi report



BRINDISI – Era rimasto incastrato in un pluviale, con le zampe immobilizzate. Una situazione  estremamente delicata, che avrebbe potuto avere gravi conseguenze se non fosse stato per l’impeccabile intervento dei vigili del fuoco. Grazie a quest’ultimi, un gattino è uscito indenne da un tubo per lo scolo dell’acqua piovana situato lungo la facciata di una palazzina al civico 13 di via Osanna.
Alcuni residenti, intorno alle 12,30 odierne, allarmati dai miagolii che provenivano dal pluviale, hanno subito digitato il 115 (numero d’emergenza dei vigili del fuoco) contattando contestualmente i volontari dell’Aidaa (Associazione italiana difesa animali e ambiente). Si trattava di un intervento estremamente complesso. Il piccolo esemplare non aveva margine di movimento. Ancora qualche minuto e sarebbe potuto morire soffocato.



SALVATO DA VANESSA ORA MANGIA E DORME

SALVATO DA VANESSA BRANCA (AIDAA) A ROMA,ORA QUESTA MERAVIGLIA NEL NIDO CASERECCIO MANGIA E DORME E VIVE DA DIO....



MACISTE. UCCISO COSI' DAI BOCCONI AVVELENATI


MACISTE ERA UN CANE BUONISSIMO, SI UN RANDAGIO, MA TUTTI I GIORNI AL MATTINO SI PRESENTAVA CON ALTRI DUE O TRE CANI AL CANCELLO DI FRANCESCO E STELLA A CARPINO IN PROVINCIA DI FOGGIA. ALCUNI BASTARDI HANNO VISTO BENE DI UCCIDERLO CON DEI BOCCONI AVVELENATI. E CON LUI PROBABILMENTE E' MORTO ANCHE FRECCIA,IL SIMIL VOLPINO COMPAGNO DI GIOCHI E DI LIBERTA' DI MACISTE IL CUI CORPO PERO' NON E' ANCORA STATO TROVATO. FRANCESCO SI E' RIVOLTO A NOI CHE GLI ABBIAMO CONSIGLIATO COME MUOVERSI. ORA IL CORPO DI MACISTE SI TROVA ALL'ISTITUTO DI ZOOPROFILASSI DI FOGGIA DOVE SARA' ANALIZZATO MENTRE SONO PARTITE LE DENUNCE E LA RICERCA DEGLI ASSASSINI NON RIMARRA' INFRUTTUOSA. 




ANTISPECISMO. AIDAA NEL COMITATO PROMOTORE NO VIVISEZIONE

IL MOVIMENTO ANTISPECISTA (http://www.antispec.org/index.html) CHE RACCOGLIE I MASSIMI ESPONENTI DELLA LOTTA ALLA VIVISEZIONE, CHE VANNO DAL PROFESSOR FEDI, A VALERIO POCAR,MASSIMO TERRILE E SUSANNA PENCO PER CITARNE ALCUNI HA MESSO A PUNTO UN DOCUMENTO PER IL SUPERAMENTO DELLA VIVISEZIONE E AFFIANCA IN MANIERA TECNICA E PUNTUALE IL MILIONE DI FIRME RACCOLTE A LIVELLO EUROPEO PER CHIEDERE ALLA UNIONE EUROPEA DI ABOLIRE LA SPERIMENTAZIONE ANIMALE. COME AIDAA SIAMO STATI INVITATI A FAR PARTE DEL COMITATO PROMOTORE DI TALE INIZIATIVA. ALLA QUALE ABBIAMO ADERITO SENZA ALCUNA ESITAZIONE RITENENDO QUESTO COINVOLGIMENTO UN ONORE ED UN RICONOSCIMENTO ALLE NOSTRE POSIZIONI INTRANSIGENTI RISPETTO ALLA LOTTA ALLA VIVISEZIONE ED ALLA SPERIMENTAZIONE ANIMALE. 
DI SEGUITO UN SUNTO DEL DOCUMENTO PROPOSTO DAL MOVIMENTO ANTI SPECISTA E DA NOI SOTTOSCRITTO. 


Sul superamento della sperimentazione animale.
19 giugno 2014
Il documento in estrema sintesi1.
  1. I test sugli animali non umani per la tossicità delle sostanze chimiche e dei farmaci sono universalmente riconosciuti ‘non affidabili’, fornendo, secondo i pochi autori che osano esprimersi in termini statistici (nella voluta assenza di dati ufficiali), un’affidabilità del 33%, e per il resto risposte non valide o diametralmente opposte a quelli effettuati, con le stesse sostanze, sugli umani. Mentre, per essere scientificamente validi, dovrebbero raggiungere un’affidabilità almeno del 90%. Ciò è dovuto alle differenze genetiche e biologiche tra le specie. I test sulle sostanze chimiche, per la loro immissione al commercio, non vengono inoltre ripetuti sugli umani, causando disfunzioni e gravi malattie difficilmente attribuibili a tali sostanze data la mancanza e l’impossibilità di indagini epidemiologiche tempestive ed adeguate.
  2. I test sull’efficacia dei farmaci, dal lato terapeutico, sono ancora meno affidabili, data la altrettanto significativa differenza dal lato biologico tra le specie. Non per nulla vengono effettuati nuovamente sugli umani, dopo il test sui non umani, sia dal lato tossicologico, sia terapeutico. La stragrande maggioranza (90%) dei farmaci testati sui non umani non supera tale prova, e solo il 10% dei farmaci viene quindi avviato ai test clinici sugli umani Nonostante ciò, moltissimi farmaci, dopo i test clinici previsti dalla normativa, risultano tossici e iatrogeni, causando gravi effetti collaterali e spesso la morte. Il che significa che tali test non sono effettuati nella maniera dovuta, o non sono effettuati affatto (es. cancerogenicità, tossicità genetica e riproduttiva, tossicocinetica). A ciò occorre porre rimedio informando la popolazione dei test non effettuati (trasparenza) e dei rischi per l’assunzione di farmaci di nuova autorizzazione (pubblicazione della data relativa).
  3. Per le sostanze chimiche, di conseguenza, occorre che tali test siano effettuati anche sugli umani, come per i farmaci, essendo presenti nei cibi, nell’acqua, nell’aria, nel terreno. Il che pone il problema etico, per entrambi i prodotti, dell’opportunità di mettere a rischio la salute e la vita umana e non umana per scopi economici e commerciali (anche per moltissimi farmaci). Occorre quindi una revisione dei criteri etici (v. Buone Pratiche Cliniche e Comitati etici) sia ai fini degli scopi, sia dei criteri per il reclutamento dei volontari (reale consenso informato in tutte le fasi previste dalla normativa sui test clinici, riconoscimento dei meriti, trasparenza degli esperimenti e dei nominativi dei volontari, salvo il diritto alla privacy). Ciò non si vuol però fare per ragioni economiche (rallentamento enorme della ricerca applicata, concorrenza, rallentamento della produzione industriale, impatto su PIL, occupazione, ecc. ). Si preferisce quindi continuare nella ricerca di ‘metodi alternativi’, in ossequio al principio delle ‘3R’, fino a quando si considererà obsoleto tale ‘metodo’ per ragioni primariamente economiche. Il sistema pertanto non funziona e non è etico.
  4. I ‘metodi alternativi’ studiati per gli esperimenti sui non umani, per poter essere utilizzati proficuamente (commercio nella UE e nei paesi dell’OCSE), devono essere validati dall’EURL ECVAM, il centro di coordinamento della UE, e laboratori autorizzatia livello nazionalein base alla nuova direttiva 2010/63. Ma tali test vengono effettuati solo su alcune specie non umane (topi, ratti, cavie, cani, gatti, pesci, ecc.), o comparati ai risultati ottenuti su questi ultimi, invalidando di conseguenza il risultato sia nei riguardi di altri non umani (specie escluse dai test), sia degli umani. Nella maggior parte dei casi tali metodi utilizzano ancora animali vivi, o colture cellulari (metodi in vitro) provenienti da animali non umani uccisi appositamente. Benché ciò riduca il numero degli animali utilizzati, non si risolve il problema alla radice. Gli animali non umani utilizzati nella UE sono infatti annualmente circa 11 milioni. I metodi ‘sostitutivi’ sono pochissimi, e riguardano gli effetti meno gravi .
  5. Al fine di approntare metodologie realmente ‘sostitutive’ per i test di tossicità, occorre quindi trovare nuovi metodi, afferenti la biologia delle varie specie (meccanismi di azione biologica). Ossia il ‘perché’ una sostanza risulta tossica, e non il semplice dato di fatto, ossia ‘l’effetto che fa’. La ricerca di tali meccanismi, a livello tossicologico, è quindi la vera alternativa ai ‘metodi alternativi’, sia per i non umani, sia per gli umani. Ciò richiede tempi assai lunghi. Nel frattempo, occorre che il metodo di validazione dell’EURL ECVAM sia specie-specifico, e che gli esperimenti siano autorizzati solo ove eticamente ammissibili (v. sopra). Anche quelli già validati andrebbero quindi verificati in tal senso.
  6. Per l’efficacia dei farmaci, data la complessità degli organismi animali, e le insufficienti conoscenze della loro biologia, in attesa che la scienza sia in grado si simularla ‘in silico’ tramite modelli computerizzati, o tramite altre metodologie (tossicogenomica, ecc..), occorre parallelamente affrontare la realtà e, senza trarre in inganno le persone, ammettere la necessita di test specie-specifici più approfonditi, con le relative conseguenze etiche, giuridiche ed economiche, ed una legislazione più rigida e trasparente sulla farmacovigilanza. Di conseguenza i test dei farmaci sui non umani potrebbero essere aboliti, non avendo alcuno scopo pratico, oltre ai risvolti negativi (etici, scarto di molecole utili, perdita di tempo e denaro, ecc.), e rimpiazzati da metodi sostitutivi ‘complementari’ i quali, fino a che non saranno validati a fronte dell’esperienza, non potranno sostituire gli organismi animali viventi. Pena il continuare a ‘sacrificare’ inutilmente milioni di non umani.
  7. Per i cosmetici, il regolamento attuale permette ancora i test relativi alla cancerogenicità, tossicità genetica e riproduttiva, e tossicocinetica, salvo il vietare la commercializzazione (solo nella UE) dei prodotti così testati. E’ possibile abolirli, con una legge nazionale, essendo esclusi dall’ambito di applicazione della direttiva 2010/63 che vieta assurdamente norme ‘più restrittive’ da parte dei singoli Stai membri della UE.
  8. La così detta ‘medicina traslazionale’ basa ancora i propri principi sulla presunta ‘trasferibilità’ dei risultati sui non umani alla specie umana. Occorre renderla specie-specifica, applicando anche qui i principi etici del ‘non nuocere’. Analogamente per la ricerca di base e la didattica, per la quale ultima occorre ricorrere a modelli di simulazione disponibili, benché a volte costosi, in applicazione della legge nazionale sull’obiezione di coscienza.
  9. In merito alla direttiva 2010/63, occorre contestarne a livello UE le illegittimità (contravvenzione a molti principi del Trattato della UE) e l’illiceità di alcuni metodi (Allegato VII) non indispensabili all’osservanza di norme UE ed OCSE dette ‘regolatorie’, classificabili come vere e proprie torture, alias vivisezione, oltre a modificarne molti altri aspetti. Analogamente, il decreto legislativo nazionale di recepimento di tale direttiva andrebbe rivisto, relativamente al divieto di ‘taluni metodi’, ammesso dalla direttiva suddetta, che avrebbero potuto essere inseriti nella norma nazionale (vedere sopra) e l’utilizzo di animali selvatici e/o randagi delle specie domestiche già escluso dalla normativa nazionale (legge quadro 281/91). Andrebbe altresì rivista la struttura ed autonomia degli ‘Organismi preposti al benessere degli animali’ (alias Comitati etici per i test sui non umani) per garantirne l’efficacia e l’assenza di conflitti di interessi, introdotto il bilanciamento delle figure professionali del Comitato etico nazionale, oggi non definito dalla suddetta direttiva, precisato il livello di competenza dei Centri di coordinamento nazionale per i metodi alternativi, e introdotte severe sanzioni per l’inosservanza delle prescrizioni di tale norma (es. mancato utilizzo di metodi alternativi e sostitutivi validati).
  10. La legge italiana sull’obiezione di coscienza dovrebbe essere rivista, rendendo obbligatoria la manifestazione di volontà di studenti e ricercatori, sanzionando la discriminazioni e la mancata predisposizione di corsi senza l’utilizzo di animali non umani.
  11. I metodi sussidiari alla rilevazione degli effetti delle sostanze chimiche e dei farmaci (analisi epidemiologiche e sui corpi umani tramite la donazione del corpo post mortem) dovrebbero essere regolamentati, e finanziati adeguatamente, anche ai fini della abolizione della didattica sugli animali non umani (es. laparoscopie e esercitazioni di anatomia).
  12. Province e Regioni dovrebbero porre in atto tutte quelle misure (peraltro previste dalla Costituzione) riguardo la loro autonomia legislativa, per garantire la salute dei cittadini e lo sviluppo di una ricerca scientifica biomedica etica.
  13. Parlamento e Governo dovrebbero meglio garantire ai cittadini il diritto alla salute tramite il ricorso a misure sussidiarie per la produzione di farmaci generici e indispensabili negli ospedali, sollecitando il finanziamento pubblico di progetti relativi ad una ricerca biomedica etica, anche con il ricorso alla donazione volontaria di quote dell’IRPEF (come oggi viene fatto ma per motivazioni assai meno importanti).
  14. E’ auspicata la formazione di un Comitato promotore per la presentazione alle Istituzioni ed ai soggetti politici delle proposte contenute nel presente documento, e di un ‘Tavolo di lavoro’ per la loro discussione e realizzazione.
1 Cfr. Sul superamento della sperimentazione animale in www.antispec.org > Pubblicazioni > Dossier.

mercoledì 25 giugno 2014

RUBA DUE VITELLI E LI RIVENDE. DENUNCIATO

TRATTO DAL SITO 
GIORNALEDELL'UMBRIA.IT

Gli uomini  del Corpo forestale dello Stato del Comando di Spoleto, al termine di una lunga operazione di polizia giudiziaria, hanno denunciato all’Autorità giudiziaria  un commerciante di bestiame reatino responsabile del furto di vitelli  ai danni di  un allevatore  della stessa zona,  e  della loro successiva vendita ad un allevatore  di  Maiano  di  Spoleto.
L’allevatore reatino che aveva  subìto il furto, nello scorso  mese di aprile, ne aveva  fatto denuncia ai  Carabinieri,  dichiarando che gli animali rubati,  due vitelli dell’età di due-tre mesi di vita,  erano nati da fattrici di sua proprietà, nella sua stalla in località Poggio Bustone, in provincia di Rieti.
I carabinieri del Comando stazione di Rivodutri, Rieti, hanno richiesto la collaborazione alle indagini del Comando stazione forestale di Spoleto, il cui personale nei primi giorni del mese di maggio ha rinvenuto  presso un allevamento  bovino  in località  Maiano di Spoleto due vitelli di razza meticcia che il titolare riferiva  aver  regolarmente  acquistato alla fine del mese di aprile da un commerciante di bestiame di Greccio.
Acquisto regolare a suo dire poiché gli animali erano provvisti  dei  documenti di identificazione  ed  origine previsti.

Del rinvenimento era  stato  informato l’allevatore  autore della denuncia di furto che,  successivamente, accompagnato presso l’allevamento di Maiano di Spoleto, ha riconosciuto  senza ombra di dubbio come suoi  i  due vitelli, reclamandone la restituzione. 
Il personale della forestale ha sottoposto  a sequestro penale gli animali, affidandoli in custodia all’allevatore spoletino che li aveva acquistati.
Al fine di attestare l’effettiva identità, e proprietà, degli animali, gli uomini della  Forestale hanno effettuato accertamenti in collaborazione con i servizi veterinari delle Asl di Rieti e Foligno-Spoleto e richiesto alla Procura competente l’autorizzazione ad effettuare l’esame comparativo del Dna tra i due vitelli e le  presunte fattrici madri.
A seguito di tali analisi, l’Istituto zooprofilattico sperimentale dell’Umbria e Marche di Perugia ha attestato la compatibilità tra il Dna dei vitelli oggetto del furto ed il Dna delle fattrici dichiarate in denuncia come madri, confermando quindi l’appartenenza dei due vitelli  a colui che ne aveva denunciato il furto.

Il commerciante reatino, che aveva venduto i vitelli all’allevatore spoletino, è stato pertanto denunciato all'autorità giudiziaria e dovrà rispondere sia del reato di furto di bestiame, il cosidetto “abigeato”, che prevede la reclusione fino a sei anni ed una multa, sia del reato di falso ideologico per aver falsificato la documentazione propedeutica alla vendita dei capi bovini, punito con la reclusione fino a due anni, e del reato di truffa, a seguito di querela,   punito con la reclusione fino a tre anni e una multa.

ORE CONTATE PER I RAPITORI DEL CANE DI PERUGIA


Avrebbero le ore contate i rapitori del cane di Perugia ritrovato poi ucciso, probabilmente impiccato dal suo stesso guinzaglio mentre tentava di liberarsi, infatti secondo quanto riferito da fonti di polizia di Assisi, la stessa avrebbe requisito i filmati delle telecamere presenti nella zona dell'eremo dei Carcerati dove è poi stato ritrovato il cane morto. Nei filmati vi sarebbero immagini utili alle indagini. Si sgonfia la pista dello sfregio religioso, mentre pare che il povero cane rapito al suo proprietario sabato pomeriggio possa essere morto poche ore dopo l'avvenuto rapimento. 

martedì 24 giugno 2014

FESTA DEL GIARDINO? NO FUNERALE DELLA FORSIZIA

di SALVINA INZANA
VICE PRESIDENTE NAZIONALE
RESPONSABILE SETTORE AMBIENTE - AIDAA

Giorni fa, poco prima della chiusura dell'anno scolastico, per l' attuazione del progetto della FESTA DEL GIARDINO, un professore della facoltà di agrearia insieme ad gruppo di studenti della scuola Pareto di Milano, sono venuti ad inserire, nel giardino della scuola, delle aiuole con delle piantine aromatiche . La finalità era quella di incentivare il rispetto per il verde da parte del bambini. Ma quando sono andata a vedere il risultato sono rimasta basita! Non per quello che avevano messo ma per ciò che avevano tolto, cioè una bellissima Forsizia che era situata nel giardino da più di 35 anni! In compenso, a circa 3 metri da dove era prima posizionata , era stata "confezionata" una piccola aiuola composta da piante aromatiche. Dato che sia la Dirigente che il Comune si sono dichiarati estranei a questa iniziativa ho contattato il sopraddetto docente il quale, dopo aver tentato di coinvolgere altri, ha ammesso di essere stata lui a farla sradicare per una pura e semplice questione estetica e per mettere in evidenza la nuova aiuola. Riassumendo... ora la scuola si ritrova con delle piantine bisognose di molte cure e dipendenti dalle annaffiature e la buona volontà delle commesse. Infatti sono già sofferenti e, probabilmente, non supereranno l'estate. Mentre la Forsizia, perenne e robusta, non aveva bisogno di nessuna cura . Era la prima ad annunciare primavera con i suoi bei fiori gialli ed era ogni anno più bella. Quindi sia ai bambini che agli studenti di agraria che hanno visto sradicare l'essenza è stato trasmesso un messaggio di non rispetto del verde, al contrario della finalità del progetto . Spero che tale informativa sia utile perchè tali arbitrarie iniziative non vengano messe in atto in altre scuole.

TROVATO IMPICCATO IL CANE RUBATO A PERUGIA

TROVATO IMPICCATO IL CANE RAPITO A PERUGIA. AIDAA METTE 5.000 EURO DI TAGLIA


Perugia (24 giugno 2014) E’ stato ritrovato impiccato ad Assisi proprio dietro l’eremo delle Carceri (quello di san Francesco per capirci) il cane di razza Amstiff che era stato rubato a Perugia nei giorni scorsi. Il furto del cane era stato cruento, infatti secondo la ricostruzione fatta nella denuncia presentata ai carabinieri dal proprietario del cane lo stesso era stato aggredito da tre persone che gli avevano puntato un coltello alla gola e gli avevano sottratto il cane. Poi la tragica scoperta dei vigili di Assisi che hanno rinvenuto il cane morto strozzato dal suo stesso guinzaglio forse mentre tentava di ribellarsi. Sempre secondo la denuncia fatta dal ragazzo che aveva il cane al guinzaglio ad aggredirlo sarebbero stati tre cittadini di origine magrebina e il fatto che il cane sia stato trovato proprio dietro l’eremo del SANTO di Assisi fa ipotizzare anche un gesto di sfregio verso la religione anche se la questione presenta diversi punti interrogativi. AIDAA ha deciso di mettere una taglia di 5.000 euro sulla testa dei responsabili del rapimento e della morte del cane. “Non sono in grado di dire quali siano le motivazioni di quanto accaduto- ci dice Lorenzo Croce presidente di AIDAA- ma appare evidente che un cane non si ruba in pieno centro città e poi lo si lascia legato a 35 chilometri di distanza lasciandolo morire soffocato se non vi sono delle motivazioni particolari che comunque non spetta a noi individuare. Posso dire che come AIDAA come in altri casi a noi interessa quanto successo al cane e che qualunque siano le motivazioni crediamo si debba arrivare all’individuazione ed alla cattura dei responsabili di questo orrore. Per questo mettiamo una taglia sulla testa di questi ladri ed assassini. Ciò non toglie che mi ponga delle domande su tutta la vicenda- conclude Croce- se dietro questa storia non ci sono motivi di sfregio religioso, il cane potrebbe essere stato rapito o per addestrarlo ai combattimenti o forse anche per la riproduzione”.

4 GATTINI SALVATI A BRINDISI

DAL SITO BRINDISI OGGI
http://www.brindisioggi.it/salvati-gattini-abbandonati-corso-roma-sole/
BRINDISI- Quattro gattini abbandonati su Corso Roma a Brindisi in pieno giorno, i passanti li salvano da morte certa.
Questa mattina quattro micetti sono stati abbandonati davanti ad una gioielleria su Corso Roma. I piccoli, tutti fortunatamente in buona salute si sono subito fatti notare. Miagolavano e cercavano riparo dal sole infilandosi sotto le auto parcheggiate. Alcuni passanti ed il titolare di un negozio si sono accorti della loro presenza. Alcuni micetti si erano infilati nel vano motore di una vettura. La gente ha cercato subito di raggiungerli e metterli al sicuro. Immediatamente sono stati allertati anche i volontari dell’Aidaa che si sono recati sul posto per dare una mano e prenderli in consegna.
Dalle buone condizioni di salute dei gatti e dal loro aspetto pulito e curato si è capito che con molta probabilità i poveri animali erano stati appena abbandonati.
“Accade sempre più spesso, soprattutto con la bella stagione- dice Antonella Brunetti  dell’Aidaa- La gente pensa di liberarsi così degli animali. Ogni giorno riceviamo telefonate da persone che vogliono disfarsi dei loro animali domestici. C’è gente che arriva a minacciare di andare in campagna ed abbandonarli  se non interveniamo”.
gattoL’Aidaa risponde continuamente a telefonate simili ed interviene sempre anche se oramai gli stalli per i gatti e i cani sono al collasso.
Questa mattina uno dei quattro gattini ritrovati su Corso Roma è stato subito adottato dalla redazione di BrindisiOggi.

RESOCONTO LAVORO DI AIDAA TRINITAPOLI

attività dalle sezioni: AIDAA TRINITAPOLI

Nel primo periodo di attività della sezione AIDAA-Trinitapoli, gli interventi si sono concentrati nell’arginare il fenomeno del RANDAGISMO nel territorio cittadino attraverso l’impegno diretto ed esclusivo di ogni singolo volontario.
Grazie anche al supporto morale e materiale della presidentessa della sede AIDAA-Terlizzi, Filomena Urbano, e considerato l’alto numero di casi sui quali si è intervenuti a seguito delle segnalazioni da parte dei cittadini stessi, si è costituito e si va consolidando un gruppo composto da persone creando una sezione a Trinitapoli grazie alla dottoressa e presidentessa Aidaa Maria Grazia Iannella, che investono parte del proprio tempo e delle proprie risorse per contribuire al progresso civile del nostro paese e per aiutare tanti animali bisognosi.

Si è intervenuti su casi urgenti e disperati (cani randagi con rogna, cani investiti e non soccorsi, proliferazioni continue di cagne, casi di maltrattamento). Molti sono gli esemplari recuperati, stallati e preparati per l’adozione.
Un cane/gatto in difficoltà non va recuperato solo nutrendolo, ma anche togliendolo da una situazione di disagio e garantendo, se del caso, interventi riabilitativi, educativi, veterinari come vaccinazioni e sterilizzazioni: attività non sempre di stretta competenza delle associazioni non convenzionate, lasciate in balia della proprie forze, ma delle quali AIDAA-Trinitapoli si fa ugualmente carico, facendo leva sul sentimento di compassione e generosità dei propri volontari.
A destare stupore è il senso di generale INDIFFERENZA e scarso coinvolgimento di cui la collettività cittadina ha fatto mostra dinanzi ad un’iniziativa che, si ritiene, sia di interesse generale. Per non parlare dei casi di maltrattamenti sugli animali ad opera dei minori, talvolta frutto di uno scarso controllo dei genitori, nonché dell’assenza di un’esplicita azione di condanna e sanzione da parte del mondo adulto.
Nei pochi mesi di attività, i territori di Trinitapoli e di alcuni comuni limitrofi sono stati “liberati” da circa 60 cani, molti dei quali affidati in stallo, prima dell’adozione, alle volontarie di Terlizzi, che li hanno ospitati presso le proprie abitazioni. Senza l’aiuto dei pochi che sostengono attivamente e positivamente il progetto, sarebbe stato impossibile tamponare il problema del randagismo che continua a fuoriuscire come liquido dalle crepe di una botte di vetro in frantumi.
L’associazione si impegna a sensibilizzare e comunicare costantemente il lavoro svolto ed i risultati conseguiti attraverso il profilo facebook “Adotta un angelo peloso”, e segue gli adottanti a fini di monitoraggio e supporto.
Svolge, inoltre, una stringente attività su internet per cercare di favorire il maggior numero di adozioni nel tempo più breve possibile.

È stata avviata una collaborazione con una struttura veterinaria privata, immensa gratitudine è per il dott. Francesco Ventura che supporta il lavoro dell’associazione con professionalità, coinvolgimento e passione.
La porzione di realtà con la quale ci si è fino ad ora relazionati si è dimostrata difficilmente permeabile ad iniziative di questo tipo, dove la compassione per gli animali e l’indignazione per l’incuria ad essi destinata si esprime decisa a livello teorico, ma non trova poi applicazione nel sostenere il quotidiano lavoro di preparazione del bel piatto che si è abituati a vedere solo quando sia stato servito.
In vista dell’estate, periodo terribile per l’incremento degli abbandoni e malattie, serviranno ancora più energie per far fronte ai casi che si prevedono in aumento.
Si fa pertanto appello alla sensibilità e generosità di tutti.




TERLIZZI: ANCHE NEVE JUNIOR ADOTTATO

NUOVA ADOZIONE DEL CUORE DI AIDAA TERLIZZI. ANCHE NEVE JUNIOR HA TROVATO CASA. MERAVIGLIOSO. 


lunedì 23 giugno 2014

LE BANDE DI TRAFFICANTI IN AGITAZIONE....


Sono giorni dove non c'è pace, per i trafficanti e le trafficone di cani che dal sud vengono inviati al Nord e da qui in Germania e negli altri paesi del nord Europa. Le bande si agitano, cercano di capire cosa sta succedendo, insultano, spiano, mandano avanti i loro amici a insultare e quelli un po più fini a chiedere notizie. Partono poi come sempre le campagne denigratorie, di diffamazione personale, stile mafioso, con l'obbiettivo di isolare per poter meglio colpire. Non mancano i mentecatti e le mentecatte che minacciano fisicamente o peggio. Ma tant'è è un canovaccio già conosciuto e sperimentato in passato quando abbiamo fatto saltare il tappo sulle truffe dei cani spagnoli, con finte volontarie (molte delle quali ce le ritroviamo oggi nel giro delle canare del centro-sud a organizzare staffette a pagamento e a portare al nord decine di cani alcuni dei quali con il cimurro e la parvovirosi) che si facevano pagare i cani che dicevano di salvare dalle perreras, ed altre pseudo organizzazioni che organizzavano viaggi della speranza a 500 euro a cane. Un film già visto e che questa volta rischia di diventare una telenovela, perchè la situazione si allarga a macchia d'olio ed in pochi giorni stiamo raccogliendo tanto di quelle testimonianze, scritte e firmate da far tremare i polsi, ci vuole del tempo a ragionare, mettere insieme tutto quello che sta succedendo. Una cosa è certa il velo che si sta squarciando è impressionante, un giro complessivo di affari di milioni di euro. Situazioni che al momento riguardano solo tre regioni ma che presto si allargheranno. Sono centinaia i dati, le connivenze e le situazioni che stiamo analizzando. Un cancro esteso sulla pelle degli animali, un cancro senza precedenti.Fatto di persone per bene che si lasciano trascinare per amore degli animali in situazione illegali. Furti di cani,allevamenti di cucciolate destinate ai canili tedeschi, giri vorticosi di soldi attraverso bonifici inviati e ricevuti, post pay intestate a nonne, zie e parenti vari. Un delirio che sarebbe da liquidare come truffa di bassa lega se dietro non ci stessero organizzazioni che lucrano sulla pelle dei cani, solo dei cani, questi rendono, e rendono bene. Ma sopratutto persone che si iniziano a scannare tra loro, denunce incrociate, persone che telefonano a denunciare situazioni di altre persone quando loro nascondono negli armadi scheletri ben peggiori. Le bande si agitano.. si agitano di brutto, ma come una tempesta in un bicchiere d'acqua sono destinate a finire in fondo allo scarico del cesso. E le peggiori nelle patrie galere. Non siamo in grado di dire quanti soldi spostano queste bande di delinquenti, quante persone sono consapevolmente o meno coinvolte. Ma si agitano, e iniziano a mordersi tra loro. Speriamo di liberarcene in fretta, per il bene dei volontari onesti e soprattutto per il bene degli animali. 
Alla prossima
Lorenzo Croce