Nel primo periodo di attività della sezione AIDAA-Trinitapoli, gli
interventi si sono concentrati nell’arginare il fenomeno del RANDAGISMO nel
territorio cittadino attraverso l’impegno diretto ed esclusivo di ogni singolo
volontario.
Grazie anche al supporto morale e materiale della presidentessa della sede
AIDAA-Terlizzi, Filomena Urbano, e considerato l’alto numero di casi sui quali
si è intervenuti a seguito delle segnalazioni da parte dei cittadini stessi, si
è costituito e si va consolidando un gruppo composto da persone creando una
sezione a Trinitapoli grazie alla dottoressa e presidentessa Aidaa Maria Grazia
Iannella, che investono parte del proprio tempo e delle proprie risorse per
contribuire al progresso civile del nostro paese e per aiutare tanti animali
bisognosi.
Si è intervenuti su casi urgenti e disperati (cani randagi con rogna, cani
investiti e non soccorsi, proliferazioni continue di cagne, casi di
maltrattamento). Molti sono gli esemplari recuperati, stallati e preparati per
l’adozione.
Un cane/gatto in difficoltà non va recuperato solo nutrendolo, ma anche
togliendolo da una situazione di disagio e garantendo, se del caso, interventi
riabilitativi, educativi, veterinari come vaccinazioni e sterilizzazioni:
attività non sempre di stretta competenza delle associazioni non convenzionate,
lasciate in balia della proprie forze, ma delle quali AIDAA-Trinitapoli si fa
ugualmente carico, facendo leva sul sentimento di compassione e generosità dei
propri volontari.
A destare stupore è il senso di generale INDIFFERENZA e scarso
coinvolgimento di cui la collettività cittadina ha fatto mostra dinanzi ad
un’iniziativa che, si ritiene, sia di interesse generale. Per non parlare dei
casi di maltrattamenti sugli animali ad opera dei minori, talvolta frutto di
uno scarso controllo dei genitori, nonché dell’assenza di un’esplicita azione
di condanna e sanzione da parte del mondo adulto.
Nei pochi mesi di attività, i territori di Trinitapoli e di alcuni comuni
limitrofi sono stati “liberati” da circa 60 cani, molti dei quali affidati in
stallo, prima dell’adozione, alle volontarie di Terlizzi, che li hanno ospitati
presso le proprie abitazioni. Senza l’aiuto dei pochi che sostengono
attivamente e positivamente il progetto, sarebbe stato impossibile tamponare il
problema del randagismo che continua a fuoriuscire come liquido dalle crepe di
una botte di vetro in frantumi.
L’associazione si impegna a sensibilizzare e comunicare costantemente il
lavoro svolto ed i risultati conseguiti attraverso il profilo facebook “Adotta
un angelo peloso”, e segue gli adottanti a fini di monitoraggio e supporto.
Svolge, inoltre, una stringente attività su internet per cercare di
favorire il maggior numero di adozioni nel tempo più breve possibile.
È stata avviata una collaborazione con una struttura veterinaria privata,
immensa gratitudine è per il dott. Francesco Ventura che supporta il lavoro
dell’associazione con professionalità, coinvolgimento e passione.
La porzione di realtà con la quale ci si è fino ad ora relazionati si è
dimostrata difficilmente permeabile ad iniziative di questo tipo, dove la
compassione per gli animali e l’indignazione per l’incuria ad essi destinata si
esprime decisa a livello teorico, ma non trova poi applicazione nel sostenere il
quotidiano lavoro di preparazione del bel piatto che si è abituati a vedere
solo quando sia stato servito.
In vista dell’estate, periodo terribile per l’incremento degli abbandoni e
malattie, serviranno ancora più energie per far fronte ai casi che si prevedono
in aumento.
Si fa pertanto appello
alla sensibilità e generosità di tutti.