A RISCHIO ABBANDONO I CANI AFFIDATI AI CANDIDATI ALLE ELEZIONI
Roma (17 maggio 2014) - Secondo i dati provenienti dai 100 canili monitorati da AIDAA e sparsi in tutta Italia sono oltre 200 i candidati alle elezioni europee (prevalentemente di Forza Italia, ma anche del NCD e di Fratelli d'Italia e del PD) , e almeno 400 i candidati alle elezioni locali che in queste ultime due settimane, forse rispondendo all'appello di Silvio Berlusconi hanno chiesto di poter adottare dei cani trovatelli cosi da poterli esibire durante la campagna elettorale. Alla proposta dei volontari dei canili e dei rifugi che potevano avere il cane solo dopo le elezioni per evitare il rischio altissimo di abbandono dell'animale in caso vadano male le elezioni dei possibili 600 adottanti ben 360 si sono detti non disposti ad attendere e hanno rinunciato ad adottare il cane a dimostrazione che in ben il 60% dei casi le adozioni avevano il solo scopo di utilizzare il cane durante la campagna elettorale con il rischio elevatissimo che lo stesso finisse tra un paio di settimane per strada. Sempre secondo un dato raccolto da AIDAA oltre la metà dei candidati alle europee ha nella sua scheda di presentazione una foto con un cane o un gatto o un altro animale domestico. "La boutade di Berlusconi sul fatto di voler svuotare i canili ha avuto un effetto per certi aspetti deleterio- ci dice Lorenzo Croce presidente AIDAA- in quanto in molti fiutando il vento del possibile voto animalista si sono affrettati a farsi fotografare con cani e gatti o a chiedere l'adozione di cani nei canili pubblici, rinunciandovi qualora i volontari intelligentemente si sono offerti di dare loro il cane solo dopo il 25 maggio in modo che lo stesso non fosse solo un espediente per raccogliere voti di preferenza, e questo conferma come spesso gli appelli anche se fatti con buona volontà rischiano di essere travisati provocando di fatto un incremento del randagismo".