ATROCI SOFFERENZE PER DIECI MILIONI DI MAIALI UCCISI OGNI
ANNO IN ITALIA
Spesso ci si sofferma a parlare
dell’uccisione dei cani, dei gatti e degli altri animali domestici, molto
spesso ci troviamo a dover discutere di queste cose magari davanti a un panino
con i wusterl, o a una festa dove vanno alla grande le salamelle. Bene,
soffermiamoci solo per qualche minuto sul fatto che anche i maiali, si i maiali
che molti di noi mangiano senza pensarci su un attimo, anche loro dicevo sono
trucidati, e non si tratta di qualche migliaio di esemplari, ma di dieci
milioni di maiali l’anno solo nella nostra civile Italia, che vengono uccisi,
anzi massacrati tra indicibili sofferenze, sia nei macelli degli allevamenti
intensivi, che in campagna dove spesso (indifferentemente al nord come al sud)
vengono dapprima picchiati, brutalizzati e poi ammazzati. Se va bene li
ammazzano con un colpo di corrente, mentre sono tutti in fila e quelli dietro
spaventatissimi vedono i loro simili morire, e non venitemi a dire che non
capiscono, perchè il dolore e la paura non sono solo umane, anzi forse noi ne
abbiamo meno di altre razze viventi di questa terra. Se va male vengono uccisi
con un chiodo sparato nel cervello con tutto il dolore che questo comporta. Dieci
milioni di maiali uccisi solo per soddisfare la nostra bieca voglia di carne,
la nostra bieca voglia di “assaggiare qualcosa di buono”. In realtà purtroppo
lo specismo è ancora troppo diffuso in Italia e nella nostra “civile” Europa.
Noi da anni facciamo battaglie contro l’uccisione dei cani nelle perreras,
bene, poi capita che si va ad una cena dove si raccolgono fondi per i cani
spagnoli, e che cosa trovate nel piatto? La porchetta. Perfetto. E’ il momento
di iniziare a guardare le altre creature con occhi nuovi, non meravigliamoci se
ogni anno ammazzano qualche migliaio di cani e di gatti nella sperimentazione,
non meravigliamoci se ogni anno 6 milioni di oche vengono trucidate solo per
far piacere alla nostra gola. Non meravigliamoci nemmeno per i cani spagnoli o
ucraini o rumeni. Guardiamoci allo specchio e meravigliamoci della nostra
assoluta crudeltà