venerdì 16 maggio 2025

LIBIA MASSACRATI GLI ANIMALI DELLO ZOO DI ABU SALIM DOPO GLI SCONTRI A TRIPOLI

 Leoni, antilopi e specie protette sono stati uccisi a sangue freddo o trafugati nello zoo di Abu Salim, nel caos seguito ai recenti scontri armati nella capitale libica Tripoli. È quanto denunciato dal giornalista libico Amr Fathalla in una serie di post pubblicati sul social X, accompagnati da immagini che mostrano i resti di diversi animali uccisi nello zoo situato nel sobborgo meridionale di Tripoli, roccaforte dell’ex comandante dell’Autorità per il sostegno alla stabilizzazione (Ssa), Abdulghani al Kikli, noto come “Ghaniwa”, ucciso in un agguato nei giorni scorsi.

Secondo Fathalla, “anche gli animali non sono stati risparmiati dalla violenza” scoppiata nella zona dopo la morte del leader miliziano. In un altro messaggio, il giornalista ha rivelato che esemplari di Ammotragus lervia – la pecora berbera o “oudad”, specie protetta e a rischio di estinzione – sarebbero stati rubati dallo zoo, macellati e venduti nel vicino mercato della carne del quartiere islamico. “Una barbarie inaccettabile”, scrive Fathalla, aggiungendo che si tratta di un crimine che va perseguito. L’ambasciata d’Austria in Libia ha rilanciato il contenuto della denuncia, accompagnandolo con la frase: “Ogni atto di crudeltà verso gli animali riduce la nostra umanità collettiva”. Al momento non è chiaro se le autorità locali abbiano avviato un’inchiesta sull’accaduto. Lo zoo di Abu Salim si trova in un’area che nei giorni scorsi è stata teatro di pesanti combattimenti tra milizie rivali e forze legate al Governo di unità nazionale (Gun) di Abdulhamid Dabaiba.