venerdì 14 febbraio 2025

LASCIA I CANI NELL'ORTO ABUSIVO IN FIAMME. UNO MUORE. ANZIANO CONDANNATO A 5 MESI

 Un pensionato torinese di 82 anni è stato processato e condannato per aver realizzato una baracca e un orto abusivo sulle sponde del torrente Stura. La vicenda ha avuto un risvolto giudiziario dopo un incendio accidentale, scoppiato il 18 agosto 2022, che ha provocato la morte di uno dei suoi tre cani.

Il tribunale ha inflitto all’82enne una condanna a cinque mesi e 10 giorni di reclusione, oltre a una multa di 400 euro, con la pena sospesa. L’uomo è stato ritenuto colpevole di invasione di terreni e abbandono di animali, poiché, sebbene visitasse l’area quasi quotidianamente, secondo gli inquirenti non forniva ai suoi cani cure adeguate. Tuttavia, è stato assolto dall’accusa di uccisione di animali.

Le indagini, condotte dopo il rogo, hanno escluso qualsiasi responsabilità diretta dell’uomo nell’incendio, chiarendo che si trattò di un evento accidentale. I due cani sopravvissuti furono affidati all’Enpa già nel 2022, garantendo loro un nuovo ambiente sicuro.

L’anziano è stato difeso dall’avvocato Giulia Frisenna, che ha sottolineato come il suo assistito non avesse alcuna intenzione di danneggiare gli animali e che l’accusa più grave, quella di uccisione di animali, sia caduta durante il processo.

La sentenza mette in evidenza la necessità di un maggiore controllo sugli animali lasciati in situazioni precarie, anche quando i proprietari ritengano di fornire loro un’assistenza sufficiente. Il caso ha sollevato dibattiti sulle condizioni di detenzione degli animali e sulle responsabilità legali dei proprietari, anche in contesti di precarietà abitativa.